RAJAE TORNA A VENTIMIGLIA PER DOCUMENTARE LE TRAGICHE CONDIZIONI DEI PROFUGHI
Ieri sera a Striscia la notizia si è tornato a documentare la tragedia dei migranti bloccati a Ventimiglia, la città ligure al confine con la Francia dove attualmente ci sono almeno 300 profughi che vivono di espedienti e in condizioni critiche. Come Musa Balde, il ragazzo di 23 anni originario della Guinea, che alcuni giorni fa si è impiccato nel centro permanenza per i rimpatri di Torino, dove era rinchiuso in seguito a una brutale aggressione subita proprio a Ventimiglia.
Il Tg satirico di Antonio Ricci già nel novembre del 2016 aveva denunciato i gravi disagi degli irregolari (la maggior parte minorenni), respinti dalla Francia e bloccati a Ventimiglia (vai al servizio). E a distanza di quasi 5 anni la situazione è, a causa anche del Covid, peggiorata e potrebbe ora precipitare. «In corrispondenza della bella stagione e dell’aumentare degli sbarchi, la maggior parte delle persone arrivate a Lampedusa finirà a Ventimiglia, perché questa continua a essere la porta preferita per uscire dall’Italia», dichiara Jacopo Colomba della WeWorld Onlus, che mostra all’inviata decine di migranti che, come spesso è successo in questi anni, trovano rifugio sotto al ponte lungo il fiume Roja, vivendo in condizioni igieniche pessime.