Onofrio Capelluti, giovane attore pugliese che mira a diventare il comico della nuova generazione pugliese, seguendo le orme dei suoi più grandi corregionali.
Quali sono le tue esperienze professionali che fino ad ora hai fatto nel mondo dello spettacolo?
Ho molti tatuaggi ma quello che forse può rispondere a questa domanda in maniera esaustiva è quello che porto sul fianco, una citazione di D’Annunzio: “fa della tua vita un’opera d’arte”.
Quando si parla di spettacolo mi piace pensare al suo significato più ampio ovvero quello dell’intrattenimento.
Se ci pensate ogni cosa si può trasformare in uno “spettacolo” grazie ad una buona dose di sorrisi e di emozioni provate. Prendete ad esempio una serata tra amici davanti ad una birra…non può diventare uno “spettacolo di serata”?
Sono un animatore e ogni giorno, in stagione, diventa uno “spettacolo”.
Proprio questa passione nel vedere la gente ridere mi ha portato nel “lontano” 2017 a far parte del laboratorio Zelig Puglia come comico monologhista e in concomitanza essere finalista al mio primo contest cabaret, tenutosi a Molfetta (ospiti speciali Pio e Amedeo).
Sono stato protagonista, prima dell’inizio della pandemia, su canale 5 a “Forum” (trasmissione in diretta) e poco prima invitato ad “Antenna sud” per partecipare al programma “Mó” andato poi in onda nei giorni successivi.
Il mio nome è Onofrio che in egizio è “colui sempre allegro” quindi chi più di me ha il compito di rendere qualcuno felice?!
Quale ritieni sia il tuo x-factor?
Il mio x-factor…probabilmente il mio mettermi alla prova.
Sono molto orgoglioso di essere riuscito a cimentarmi a pieno nella maggior parte dei lavori che ho fatto in passato. Imparare sempre cose nuove, pormi continui obbiettivi, arricchire le mie conoscenze è una cosa che mi ha sempre affascinato.
Riesco a fare tutto quello che mi metto in testa. Posso anche aspettare anni prima di arrivare al mio obiettivo ma come diceva spesso nonna “la goccia fino alla fine lo fa il buco alla pietra”.
Impazzisco per l’improvvisazione, perché lì, proprio in quel momento, capisco che non c’è limite alla mia “stupidità” e ogni volta faccio sempre mia la frase che mi ha detto un collega al mio primo spettacolo di cabaret su di un palco…”fallisci meglio la prossima volta”.
Tra cinema, tv. o moda, cosa preferisci?
Bella domanda. Si può essere innamorati allo stesso tempo del cinema e della tv?
L’adrenalina di essere sotto i riflettori e l’emozione nel guardarti a lavoro finito su uno schermo penso sia impagabile, soprattutto quando senti mamma che dice “Mado quello assomiglia a te”.
Quali sono i sacrifici che hai dovuto sostenere per raggiungere i tuoi obiettivi?
Sicuramente l’andare fuori dalla mia città facendo un lavoro che mi piacesse e non accontentarmi.
Aver cambiato il guardaroba più volte perché i vestiti non sono tutti uguali imparando a mie spese le felpe XL non possono diventare dei “toppini”.
Che il coccolino non può essere usato anche per il pavimento per dare “l’odore” se no rimani due giorni inchiodato al pavimento….
Ma penso che il “sacrificio” più grande sia stato quello di non mangiare la parmigiana di mamma la domenica.
Mamma aveva l’abitudine di mandare milioni di foto su cosa aveva preparato sul gruppo della famiglia “big Family”: 4 persone dove forse l’unica cosa di grande era la pancia di papà. Bene io avevo vergogna di mandare la foto della spinacina e prendevo le foto da Instagram di qualche food influencer.
Mamma non l’avrebbe mai scoperto, non va d’accordo con la tecnologia. Pensate che quando le si è rotto il telefono le ho suggerito di comprare un’i-phon…vedendo il logo Apple ha pensato che fosse un telefono usato dato che la mela era già mangiata.
Sei un giovane pugliese brillante con tanta voglia di emergere anche nella comicità: tra Checco Zalone, Lino Banfi, e Pio e Amedeo, a chi ti sei ispirato?
Sono state nominate 4 persone davvero forti nella comicità, è come dire vuoi più bene a mamma o papà?
Sogno di incontrarli e di lavorarci insieme un giorno, chissà cosa può succedere!
Sono d’ispirazione tutti i nomi fatti, è tutta gente che si è costruita da sola con la propria comicità anche se a tratti simile.
Magari dopo quest’intervista mi aggiungono al gruppo whatsapp dei comici pugliesi.
Me. Eddai per piacere!!!