Veronica Satti figlia del cantante Bobby Solo ha da poco pubblicato il suo libro “Come una bussola senza il suo Nord”, un libro che racconta il male di vivere legato a tutte quelle malattie psichiche che ancora oggi sono molto spesso sottovalutate, malattie che percorrono i binari di un girone infernale sprofondando nel buco nero del tabù.
Ricordiamo che Veronica soffre di un disturbo borderlaine di personalità che l’ha portata a compiere atti di autolesionismo.
Ebbene,ad 1 mese dalla pubblicazione del suo libro,Veronica si dice delusa da tutti quelli che sono i meccanismi televisivi che non le hanno permesso di affrontare al meglio questa tematica.

Un lungo sfogo che lascia un po’ d’amaro in bocca:

“Sono delusa dalla TV mi sarei aspettata molta più sensibilità e interesse verso un problema di salute che riguarda molte persone.
Non ho mai avuto la presunzione di dire che questo libro è una medicina ma di sicuro questa mia testimonianza potrebbe essere d’aiuto non solo a tutte quelle persone che come me ogni giorno combattono questo mostro invisibile, ma anche ai loro familiari.
Finché gli ha fatto comodo la mia storia e quella di mio padre andava tutto bene, ora invece se non sto alle loro “dinamiche” per fare audience allora non mi considerano? Nessuno al mondo dovrebbe essere trattato così, la tv dovrebbe avere più sensibilità soprattutto in questo periodo di forte stress.

La televisione ha un grande potere e dovrebbe sensibilizzare di più alcune tematiche avvolte da un velo di ignoranza.Basta dire “ma la tv è così”, non posso pensare che sia solo questo.
Se la televisione è questa non ne voglio far parte, non ho interesse di far parte di questi beceri meccanismi.
Per me è diventata una vera e propria missione, dobbiamo sdoganare quei preconcetti e luoghi comuni secondo i quali avere problemi psichici equivale a vergogna.
Non possiamo permettere che la vergogna sia un ostacolo alla terapia e alla guarigione.
Il fenomeno è in esponenziale incremento soprattutto in questo lungo periodo di pandemia ,dobbiamo proteggere i nostri giovani.
Voglio rendermi utile senza nessun tornaconto non sono ossessionata dalla notorietà”.

E’ un periodo veramente difficile per Veronica che oltre a combattere per questa malattia che l’affligge da tempo, sta facendo di tutto per scoperchiare questo vaso stracolmo di pregiudizi e poca informazione cercando di portare alla luce quella che semplicemente è una realtà che riguarda tutti noi”.

Luigi Raimondo Migliaccio

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