Si è appena concluso da pochi giorni (10-13 gennaio 2017) la 91° edizione di Pitti Uomo, ma i ricordi di questa manifestazione restano bellissimi. Le emozioni positive vissute durante questi giorni, si sono trasformate in nuove amicizie e contatti. Approdato a questa edizione come aiutante di Fabio di Nicola, uno stilista a me molto caro, grazie al quale ho avuto la possibilità di presentare con lui una collezione che ha riscosso molto interesse. Pitti, si sta rivelando sempre più una manifestazione importante, un punto d’incontro per tutti gli addetti ai lavori del mondo del menswear. Firenze per tutta la settimana della manifestazione, si veste a festa, negozi e brand, fanno a gara per mettersi in luce, grazie a nuove figure come fashion blogger, influencer, ma anche personaggi del jet-set, che si vestono per quei giorni nei panni di fashion victim, vestiti da Brand istituzionali, marchi della grande sartoria italiana, giovani talenti, oppure da designer emergenti dal Giappone e dalla Corea.

Un selfie, e subito un’esplosione di condivisioni, fanno parte del contorno delle ultime edizioni di Pitti Uomo, soprattutto di quest’ultima edizione che ha avuto come tema guida “Pitti Dance Off”.

L’idea della danza e del balletto contemporaneo come riferimento di libera espressione hanno reinterpretato il mondo dell’abbigliamento maschile, da sempre un baluardo classico e tradizionale.

Una manifestazione che presenta sempre più espositori, quest’anno più che mai mi sono divertito a vedere i vari stand, sempre più allestiti in maniera da attirare il buyer internazionale. Si perché a Pitti conosci ragazzi come Dario, giovane buyer italiano che lavora in Germania e proprio durante manifestazioni come questa individua i brand “giusti” per il mercato tedesco, in particolar modo per Berlino, città dove risiede per lo più e dove sta cercando di crescere professionalmente. Ma Pitti crea anche quell’atmosfera giusta dove puoi conoscere ragazzi spettacolari, come quelli di A-dam, giovane brand olandese di underwear. Una Start Up, che unisce la genialità di questi ragazzi creativi, e rendono unico un prodotto come un semplice boxer da uomo, grazie a valori come l’amicizia e la trasparenza, e supportati da un ottimo marketing.

Pitti è una tappa fissa per gli addetti ai lavori del mondo del menswear, ma anche per i curiosi e gli amanti della moda, e grazie alla condivisione sui vari social è anche un modo per dire “Io c’ero”. Ma una delle cose belle è incontrare tanti amici, colleghi di lavoro, con cui scambi idee, parlare come se non li vedessi da pochi giorni. Si perché durante questa manifestazione le distanze si accorciano e a volte vengono annientate. E’ un modo per passare la giornata con un amico come Alessio che vedi poco durante l’anno, ma per Pitti è un fedele compagno d’avventura. Una delle cose che amo di più, è quando la sera chiudono i cancelli fino al giorno dopo, vai in centro passi da Luisa Via Roma, a cercare qualcosa di “cool” da comprare, per poi finire la giornata con un buon aperitivo al Colle Bereto circondato da tanta bella gente. Finta la “Kermesse” di questi giorni, resta un po’ di malinconia mista a un sorriso, e tutto si conclude con “See you next Pitti”.

Di Cristiano Gassani

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