La lotta alla Violenza di Genere è ancora aperta. Oggi più più di ieri. Ma per quale motivo ancora persiste questa piaga sociale?
Ci son stati molti cambiamenti e trasformazioni, soprattutto negli ultimi 50 anni. Profondi. Ma non abbiamo vinto. Purtroppo no. Troppi retaggi culturali medievali ci portiamo dietro, duri a morire, perché ormai fanno così parte della vita di ognuno da passare “innoservati”.
Dico sempre “solo perché lo dicono genitori/parenti/amici, anche più grandi d’età o anziani, non vuol dire che sia giusto e corretto. Non vuol dire proprio nulla. Bisogna sempre mettere in discussione tutto, altrimenti non ci evolveremo in meglio.”
Sin da piccoli in vari contesti sociali ci propongono la “cultura della violenza”, “la cultura dello stupro”, “la cultura del fotti il prossimo prima che fotta te”.
A scuola ma anche in famiglia. Ci bombardano di tutto questo anche i giornali, tv, pubblicità, web. Dicono che è così che gira il mondo. Ma allo stesso tempo dicono che è sbagliato. Ma così gira il mondo. Se non lo accetti, sei fuori. Non sei normale. Però non devi essere così. Ma fa più figo se lo sei.
Dirlo così sembra partorito dalla mente di persone bipolari e/o borderline. Ma se riflettete è così da sempre.
E stare zitti, non cambieranno le cose. Daremo solo atto ad assecondarli.
Non dobbiamo lamentarci, ma AGIRE.
Questo tipo di retaggio culturale proviene dal machismo, del patriarcato, di tutta una dottrina di pensieri marci e tossici. Che portiamo dietro forse da epoche medioevali.
Volte a sottomettere, dividere e sottolineare:
questo è da uomo, quest’altro da donna.
Tutto questo genera atti di violenza, psicosi, controversie e malessere.
Quanti tipi di violenza conoscete? Qual è la peggiore secondo voi?
Ci sono tantissime forme di violenza. Le peggiori? Mi direste, l’omicidio e le percosse feroci contro le persone indifese.
Vi dico si. Ma non è corretto, certo, l’omicidio e le percosse lo sono, terribili e non sto qui a ribattere.
Però esiste una forma peggiore, che apparentemente lascia la persona in vita, sono forme subdole, invisibili dall’esterno. Non lasciano tracce inizialmente, finché non diventa troppo tardi per agire.
Parlo della violenza psicologica. È praticata da tantissime persone e può colpire tantissime vittime contemporaneamente. A volte la si usa anche inconsapevolmente.
Anche chi cerca di risolvere le cose può colpire peggio e far sentire doppiamente vittima e peggio come se fosse colpa della vittima.
Ma andiamo con ordine.
Tutti subiamo violenza e ne siamo vittime. Nessuno escluso. Al massimo l’unica cosa che cambia è la forma e l’intensità.
Vittime di violenze soprattutto psicologiche.
Sono sia uomini che donne. Uomini che fanno violenza sulle donne; donne che fanno violenza sugli uomini.
Donne contro donne e uomini contro uomini.
Si anche gli uomini sono vittime di donne e no non, fa ridere e no, non sono “meno uomini” o peggio “meno virili”. Sono solo vittime.
La Violenza non ha sesso ne colore ne etnia ne religione. La violenza è violenza e va eliminata.
Certo cambia l’intensità con cui si “propaga”. Va solo analizzata e abbattuta.
Ora però voglio soffermarmi sulla Violenza contro le donne.
Va aggiunto un particolare, quella del voler sottomettere e reprimere le donne.
Per la supremazia dell’uomo. Per Controllo e superiorità. Per farla breve è una sorta di “zitta a cuccia” nella società.
Tutto ciò si ripercuote inconsciamente su tutto creando sempre più danni. Cosa però non cambia nonostante tutto?
L’educazione.
Il rispetto.
La civiltà.
Queste tre cose che molte volte sono quasi derise e banalizzate, in realtà non lo sono.
Si da ancora un’educazione sballata. Distorta e patriarcale.
La Violenza sulle donne non nasce solo dall’uomo, ma anche dalle stesse donne, le quali invece di unirsi per abbattere una volta per tutte il male comune, si odiano e si fanno la guerra tra loro.
Ovviamente NON TUTTE LE DONNE SON COSÌ, SIA CHIARO, però sono comunque troppe.
Si, esistono le donne che odiano altre donne.
E se la lotta non parte dallo sconfiggere anche l’odio tra donne, non risolveremo molto.
Bisogna dirlo, anche se molte donne e diverse femministe lo negano e/o riversano le colpe solo sul maschilismo, il quale si ha troppe colpe, però anche l’odio tra donne va sconfitto. Quindi negarlo o sottovalutarlo, non servirà a migliorare le cose, sarà sempre una lotta “a metà”.
Con questo non voglio assolutamente banalizzare ne giustificare la Violenza perpetrata da uomini violenti sulle donne.
Per carità. Nonostante so che qualcuna leggendo penserà:
“A me non piace molto il concetto di <deve partire prima dalle donne>. Perché si potrebbe sfociare nella maggiore responsabilità. Come a dire <sono problemi vostri>, quando vi chiarirete/risolverete, chiamateci”.
Ed invece NON è questo che intendo!
Quello che intendo è tutt’altro, cioè è più sano collaborare insieme.
A prescindendo dal sesso.
Credo che molti spunti possano provenire anche dagli uomini. E penso che sarebbe utile avere uomini che intervengano nella questione insieme alle donne. Dev’esserci una collaborazione, non solo, bisogna veramente far capire alle donne (che odiano) che le donne non sono nemiche.
Non sono mostri da abbattere per la sopravvivenza personale.
A cura di Hank