Cosa scatta nel corpo e nella testa di una donna quando improvvisamente si sente attratta da un uomo? Molto comunemente lo definiamo sfarfallio dello stomaco, turbamento dei sensi, un incontrollabile desiderio di possessione. Avete presente Glenn Close in “Attrazione Fatale”? Bé Michael Douglas non lascerebbe indifferenti neanche la più gelida delle donne! Sta di fatto che quando un uomo ci fa tremare le gambe (e non solo), il desiderio di averlo diventa quasi incontrollabile.
Non vi siete mai ritrovate a dire o pensare “Quell’uomo mi fa sangue”, o peggio ancora “sesso”? Ecco, questo è a mio avviso l’attrazione. Il sangue che improvvisamente bolle nelle vene, quasi fino a sentirlo, le gambe tremanti, lo stomaco che si contorce, il desiderio che avanza. Una serie di fenomeni inaspettati e imprevedibili, quasi fuori controllo. Può scattare dopo una lunga chiacchierata o al primo sguardo. Probabile che un vecchio amico, sempre visto come tale, ad un certo punto ci provoca delle strane emozioni, destabilizzando quello che davano come un rapporto assodato.
Sta di fatto che quando arriva difficile uscirne illesi, a meno che non si possiede un enorme self control o le circostanze ci impongono di ignorare certi segnali che il corpo ci manda. Ma, credetemi, assecondarla è l’esperienza più assoluta e vera che la vita possa regalarci.
Vediamo un po’ cosa sostiene la scienza. Cosa succede al nostro corpo quando ci piace qualcuno? Studiando il linguaggio del corpo, psicologi e scienziati hanno inquadrato una serie di segnali che testimoniano che la persona che abbiamo di fronte non ci è affatto indifferenti. Si tratta di reazioni spesso involontarie di cui, nella maggior parte dei casi, non abbiamo coscienza. Ecco i cinque segnali più evidenti.
In primis il tono di voce. Pare che davanti ad un tipo attraente noi femminucce tendiamo a modificare il tono della nostra voce. Niente di più vero e ve lo confermo subito. Fate mente locale e riportate alla memoria, ad esempio, l’attimo in cui il vostro telefono squilla e sul display appare il tanto desiderato nome. Dopo l’entusiasmo iniziale (magari aspettavamo questa telefonata da un po’), parte l’operazione gargarismi vari per schiarire la voce e via con il “pronto” più sexy e profondo che siamo riuscite a tirare fuori. Questo vuole essere solo un banale esempio, la stessa tattica la utilizziamo anche durante una conversazione face to face. Come se attraverso la voce volessimo far vibrare le sue corde più nascoste.
Contestualmente reagiscono gli occhi. Secondo una ricerca norvegese le donne dilatano le pupille se si trovano di fronte un potenziale partner durante il periodo dell’ovulazione. Pare che la causa sia la dopamina rilasciata dal cervello quando si è colpiti da una persona attraente.
A questo punto scatta l’operazione “mirroring” così definita dagli psicologi anglosassoni, ovvero la tendenza ad imitare i gesti della persona entrata nelle nostre grazie. Pare che i maschietti apprezzino questo nostro gesticolare a loro immagine e somiglianza.
Non potevano mancare le tanto temute manine sudate o sudaticce. Altro aspetto che, secondo l’antropologa Helen Fisher, colpisce molto gli uomini. A saperlo prima mi sarei evitata tanti anni di vestiti intrisi del mio sudore nel goffo tentativo di nascondere l’indesiderato effetto.
Infine arriva l’effetto “Mentana”, ovvero iniziamo a parlare a raffica con il cuore che batte all’impazzata. Anche per questo abbiamo una vera e propria spiegazione scientifica. Alla vista di una persona attraente il nostro cervello invierebbe segnali precisi alla ghiandola surrenale, la quale inizierebbe a secernere ormoni come l’adrenalina e noradrenalina, che contribuirebbero ad aumentare il battito cardiaco e la nostra loquacità. Risultato? Un’irrefrenabile voglia di parlare nel tentativo di catturare la preda. Sperando di non annoiarla!
Tolto l’effetto “Mentana”, (o almeno in linea di massimo dovrebbe essere così), tutti questi segnali fanno pensare ad un’emozionante nottata tra le lenzuola, voce suadente, pupille dilatate, mani sudate. È inutile, noi donne andiamo davvero oltre!
A questa piccola classifica si aggiungono poi le teorie secondo cui saremmo attratte da uomini che ricordano la figura paterna, oppure da dettagli fisici (come mascella larga e sopracciglia prominenti) che garantirebbero un alto livello di testosterone, o ancora il colore rosso, che accenderebbe il desiderio sessuale. C’è anche chi sostiene che gli uomini siano attratti da donne sorridenti o con un buon appetito, o le donne da uomini poco barbuti. Insomma, ad ognuno la sua. Sta di fatto che quando un uomo ci entra nel sangue e nell’anima difficile scacciarlo prima di aver testato fino a che punto quest’attrazione ci può portare. Se poi all’attrazione fisica si aggiunge quella mentale il rischio di non liberarsene più è quasi inevitabile.
Come recita una frase di cui non ricordo la fonte, “Di una mente non ti liberi neanche quando chiudi gli occhi!” Parole sante aggiungerei…

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