Marianna tornerai nelle sale come coprotagonista nel nuovo film di Alessandro Valori “Come saltano i pesci” accanto a Simone Riccioni, Brenno Placido e Biagio Izzo. Ci parli del tuo ruolo in questo film?
In “Come saltano i Pesci” interpreto Angela. Si tratta della storia di una famiglia, di quelle vere, imperfette. Di quelle in cui si dicono bugie a fin di bene, che alla fine fan più danni che altro, in cui si litiga proprio per superare gli ostacoli e restare uniti, forse anche più di prima. Angela, in questa storia familiare, è l’outsider. All’inizio è una ragazza che non si fida di nessuno e che vive la sua vita seguendo la corrente, un po per curiosità un po per fuggire dalle responsabilità della vita, ma la corrente le farà incontrare Matteo e Giulia (Simone Riccioni e Maria Paola Rosini) e proprio grazie a loro riscoprirà il calore degli affetti e troverà il coraggio di “saltare fuori dalla rete”.
E’ lontano questo personaggio dal tuo modo di essere?
Angela è per certi aspetti simile e per altri diversa da me. Quando lavoro alla costruzione di un personaggio parto sempre da qualcosa che mi appartiene, in questo caso dalla sensazione di oppressione che attanaglia Angela all’inizio del film, e che sento in certi momenti della mia vita, quando per esempio non riesco ad esprimermi al 100% o vorrei fare di più di quanto già non faccia. Angela, però, sceglie di scappare, io invece mi intestardisco. Credo di avere una tenacia che Angela impari solo alla fine della storia, forse proprio perchè io ho quelle persone che mi vogliono bene e mi sostengono, che a lei mancavano.
Ci anticipi qualche chicca riguardo a “Matrimoni e altre follie”, la fiction che andrà in onda in primavera su canale 5 e che vedrà Marianna recitare accanto a Massimo Ghini, Nancy Brilli e Giulio Berruti?
Matrimoni e altre Follie è la storia di un piccolo condominio in cui le vite dei condomini, inevitabilmente, si intrecciano. Ciò che è davvero interessante è la tipologia di “famiglie” che racconta: la famiglia allargata, i coinquilini, i fratelli, fino ad arrivare a me, Alice, giovane mamma di Lele, un anno, che decide finalmente di staccare il cordone ombelicale dalla mamma e andare a convivere col fidanzato e papà del suo bimbo. La vera chicca è che in 4 mesi di riprese, Gabriele (il vero nome del bambino) è ovviamente cresciuto molto e uno degli ultimi giorni, mentre stavamo registrando una scena, all’improvviso si è alzato in piedi ed a cominciato a camminare!
Sarai anche nel film di Guy Ritchie Operazione U.N.C.L.E.. Cosa ti galvanizza di tutti questi successi?
Più che successi, io li vedo come traguardi, ed ogni volta che ne raggiungo uno è come una piccola vittoria nel mio percorso. Ogni progetto a cui partecipo è una vittoria nella misura in cui mi dà la possibilità di imparare, di crescere e, ovviamente, di sognare.
Hai lavorato con i grandi del cinema italiano tra cui Pieraccioni. Qual’è il tuo valore aggiunto che induce produzioni e registi a puntare su di te?
Il “valore aggiunto” proprio non saprei. Ma credo che, a parità di talento, la differenza la faccia il lavoro di preparazione, lo studio. Io ho un approccio molto metodico, sono rimasta la stessa secchiona che ero al liceo!
Nel 2008 il tuo trampolino di lancio è stato Miss Italia. Lo rifaresti alla luce di come è la sorte attuale di questo concorso di bellezza che ha dato tanto alla tradizione televisiva del nostro Paese?
Ho partecipato ad un Miss Italia che purtroppo oggi non c’è più. Sono due concorsi diversi e per quel che è oggi non lo rifarei, ma è vero anche che quel Miss Italia 2008 mi ha cambiato la vita. non avrei mai incontrato Anna Strasberg (quell’anno in giuria) e probabilmente non mi sarei mai innamorata della recitazione. E questo non posso dimenticarlo, quindi mi dispiace che non ci sia più questa occasione per tante ragazze come me, di intraprendere nuovi percorsi.
La tua parentesi nella moda si è limitata a Miss Italia?
In realtà ho fatto la mia prima sfilata a 14 anni ed ho portato avanti la carriera da modella per una decina d’anni prima di dedicarmi completamente alla recitazione. Ho avuto la fortuna di lavorare per grandi come Gattinoni, Ermanno Scervino e Giorgio Armani. Ho vissuto un sogno che mi ha dato un prezioso bagaglio di esperienze che oggi porto con me.
Con tutti questi impegni hai tempo di coltivare un amore?
Il tempo di coltivare l’amore ci sarebbe sempre. Mi piace pensare che in amore, più che mai, la volontà faccia la differenza. Ma questo non vuol dire che l’amore ci sia. Ho imparato a star bene con me stessa, credo sia l’unico modo per amare veramente qualcuno, non per bisogno ma per scelta. Quindi sono diventata inevitabilmente più esigente.
Qual’è il tuo uomo ideale?
Piacerebbe saperlo anche a me com’è fatto il mio uomo ideale, fino ad ora pare io mi sia sempre sbagliata..ergo, quando lo incontrerò potrò risponderti.
Se dovessi scegliere un uomo dello spettacolo come partner in amore chi attirerebbe la tua attenzione?
Sicuramente Leonardo Di Caprio, anche solo per capire cos’ha in quella sua testa per fare quelle interpretazioni uniche ed irripetibili. E poi è risaputo che gli piacciano le bionde, quindi sarebbe una bella sfida!