


Giovedì 8 maggio 2025, la Chiesa cattolica ha vissuto una giornata storica con l’elezione di Robert Francis Prevost al soglio di Pietro.
Il nuovo Pontefice, che ha scelto il nome di Leone XIV, è il primo Papa nordamericano nella storia della Chiesa e succede a Papa Francesco in un momento cruciale, tra grandi attese di continuità e desiderio di rinnovamento.
Un Conclave rapido e una scelta sorprendente
L’elezione è avvenuta al quarto scrutinio, nel secondo giorno di Conclave, segno di un consenso solido tra i cardinali elettori. La fumata bianca è apparsa alle 18:08, accolta dagli applausi di oltre 150mila fedeli riuniti in Piazza San Pietro, mentre le campane della basilica risuonavano in tutta Roma. La scelta di Prevost ha colto di sorpresa molti osservatori e pellegrini: il suo nome non era tra i più citati dai vaticanisti alla vigilia, a conferma dell’imprevedibilità del Conclave e della volontà dei cardinali di puntare su una figura capace di coniugare esperienza internazionale, sensibilità pastorale e capacità di mediazione.
Chi è Leone XIV
Robert Francis Prevost, 69 anni, originario di Chicago, è un religioso agostiniano con una lunga esperienza missionaria in Perù, dove ha guidato la diocesi di Chiclayo dal 2015 al 2023. Nel 2023 era stato chiamato a Roma da Papa Francesco per guidare il Dicastero per i Vescovi, uno degli incarichi più delicati della Curia romana, e presiedeva anche la Pontificia Commissione per l’America Latina. La sua biografia riflette una Chiesa sempre più globale e attenta alle periferie, con uno sguardo particolare verso l’America Latina, che lo stesso Prevost ha definito “una seconda patria”.
Il primo discorso: pace, giustizia e attenzione ai poveri
Affacciandosi dalla loggia centrale della Basilica vaticana, Leone XIV ha ringraziato il predecessore e rivolto parole di pace e speranza al mondo. Nel suo primo discorso ha sottolineato la necessità di una Chiesa “vicina ai poveri”, l’importanza della giustizia e il desiderio di “costruire ponti per il dialogo”, invocando una “pace disarmata e disarmante”. Ha salutato in modo particolare i fedeli latinoamericani, ricordando il suo legame con il Perù.
Reazioni e significato dell’elezione
L’elezione di Leone XIV è stata accolta con entusiasmo e sorpresa sia in Italia che all’estero. Il primo ministro britannico Keir Starmer ha definito la nomina “storica”, sottolineando la gioia dei cattolici di tutto il mondo per l’inizio di un nuovo capitolo nella guida della Chiesa. Negli Stati Uniti, la sua elezione ha suscitato speranza e orgoglio nella comunità cattolica, mentre in America Latina è stata letta come un riconoscimento al ruolo crescente di questa regione nella Chiesa universale.
Le sfide che attendono Leone XIV
Il nuovo Papa eredita una Chiesa attraversata da molteplici dossier aperti, tra riforme avviate da Papa Francesco, questioni di governance, dialogo interreligioso e impegni per la giustizia sociale e la pace. Leone XIV dovrà trovare un equilibrio tra la continuità con il pontificato di Bergoglio e la necessità di imprimere la propria visione, in un contesto globale segnato da tensioni geopolitiche e da una crescente richiesta di rinnovamento spirituale e istituzionale.
Conclusione
Con l’elezione di Leone XIV, la Chiesa cattolica apre una nuova pagina della sua storia, affidandosi a una figura dal profilo internazionale, capace di parlare ai diversi continenti e di incarnare una Chiesa “in uscita”, fedele al Vangelo e attenta alle sfide del nostro tempo. Nei prossimi giorni, Leone XIV assumerà formalmente il suo incarico con una Messa solenne in Piazza San Pietro, dando così inizio al suo pontificato.