La parola “ancora”, mi ricorda tante cose, ma è un termine, spesso molto personale. Ad esempio io lo collego alla musica. Mi ricorda quando fin da ragazzo, sentivo una canzone che mi piaceva, e chiedevo magari all’interno di un locale all’amico dj, di mettere “ancora” quel pezzo.
I musicisti in generale, e in ultimo i dj, sono diventati nel corso dei decenni, figure d’ispirazione per moda e non solo, insomma veri e propri V.I.P , o almeno molti di loro. Spesso proprio sui palchi, ma anche nella “movida” che generano gli eventi musicali, sono nate diverse intuizioni artistiche, grazie a loro, che hanno influenzato i trend futuri.
La parola “Movida” o “festa”, ha avuto la sua espansione iniziale negli anni ’90. Presa in prestito dai nostri parenti spagnoli, che si traduce semplicemente con due parole: “vita notturna”, votata al divertimento e alla spensieratezza.
Nel corso degli anni, in base anche alle condizioni economiche e sociali della clientela, le offerte dei locali, da pub a disco bar sono cambiate e hanno risentito di contaminazioni intercontinentali. Il noto happy hour, nato nei paesi anglosassoni, con lo scopo anche di divertirsi, prende spunto dal passato e si evolve, tra apericena e show notturni di vario carattere, che non si limitano solo a proposte enogastronomiche, ma guardano a contesti diversi e più contemporanei.
Dal 2000 si parla di un profilo professionale che è quello del dj set.
Abbiamo conosciuto durante una serata, Giona Guidi, che dal 2011 collabora con Armani per la direzione musicale degli eventi targati Emporio Armani.
Bello, simpatico e solare, tra le sue tante collaborazioni, Giona, vanta brand come Pinko, Audi, Puma. Per casa Bocelli ha curato la selezione musicale in occasione del capodanno, e anche per altri party esclusivi di pari levatura, In ultimo sabato 9 settembre presso la Tenuta il Palagio di Figline Val D’Arno, la proprietà appartenente al cantante Sting, dove ha intrattenuto gli ospiti della celebre star britannica, e giovedi scorso (21 settembre 2023), in occasione della Milan Fashion Week ha selezionato musica presso lo Smeg Store Milano, dove un esclusivo party è stato allietato dalla presenza della celebre Chef Rubina Rovini.
Il nostro bel dj, ci racconta che in particolare il ruolo di “disc jockey/Musicista” per lui ha rappresentato un obiettivo, scaturito da una profonda passione per il mondo della musica.
Una vera e propria esigenza naturale per Giona, intraprendere questo mestiere che affascina molti giovani, alla ricerca di opportunità lavorative più dinamiche.
Approdato a Pisa per motivi di studio a inizio anni ‘90, dove dopo poco tempo scopre la Versilia, di cui se ne è innamorato all’istante.
Sangue Romano, trapiantato in Piemonte, Giona, è un cittadino del mondo, che ha avuto la fortuna di vivere in alcuni posti iconici, tra cui New York, Londra, Sao Paulo, ma con il cuore sempre legato alla Versilia.
Nel 1993, comincia a mettere musica al Seven Apples. Da quel momento, ha avuto modo di suonare in tutti gli altri locali come Faruk, Capannina, Beach Ostras, Twiga e poi Yab, Meccanò, Central Park, Flo, Tenax, Kama Kama, e in ultimo proprio quest’estate alla Bussola di Focette.
La professione del Dj, secondo Giona, non è per tutti, perché non si limita ad avere ottime conoscenze in merito alle tendenze musicali, ma ci spiega che dietro a una serata c’è tanto tempo trascorso a valutare quale musica proporre.
Giona si riconosce fortunato, soprattutto negli ultimi anni, perché grazie a due persone; tali Kushnarova e Cantinotti, è riuscito a lavorare molto, anche dopo il difficile periodo del Covid, che ha messo a dura prova la vita dei locali e delle figure che ci lavorano all’interno, tra cui i dj.
Dopo una bella chiacchierata con questo carismatico dj, baciati dal sole che tramonta su Forte dei Marmi, è arrivato il momento dei saluti, ma prima una domanda finale per concludere questa piacevole intervista.
Gli abbiamo chiesto cosa sognasse per il suo futuro, e lui prontamente ha risposto che conta di espandere nuovamente la presenza internazionale, sviluppando contestualmente il suo format IBERICA, che identifica il suo stile musicale, sia come radio show che come format da offrire a clubs ed eventi.
E noi non possiamo che augurargli un grosso “ in bocca al lupo “.
A cura di Cristiano Gassani