Ed è ancora protagonista su uno scenario internazionale la pittrice Ester Campese che in arte si firma Campey la quale ritira il “Premio internazionale Città di Budapest” nell’ambito dell’importante manifestazione cosmopolita “Biennale Internazionale dell’Est” .
L’Est Europeo è un luogo stimolante e prestigioso in continua crescita sia artistica che economica e senza dubbio la nota pittrice Ester Campese è ben collocata in tale ambito essendo lei stessa espressione artistica cosmopolita oltre che elegante e raffinata pittrice che si è da tempo distinta attraverso le sue opere nel panorama artistico contemporaneo.
Questo ulteriore prestigioso riconoscimento che viene tributato a Campey si aggiunge già a i tanti che l’artista ha ottenuto nel corso della sua acclarata carriera, i cui vari direttori artistici, critici ed addetti ai lavori le riconoscono per “aver saputo valorizzare l’arte e la creatività italiana in Europa”.
All’artista Ester Campese, da tempo soprannominata “la pittrice delle donne” per la sua predilezione nel dipingere soggetti femminili, viene da tempo riconosciuta la sua valenza raffinata e la sua continua ed incessante ricerca artistica indispensabile nel nostro tempo che è testimonianza reale e tangibile di evoluzione e crescita culturale” per tutti. Per questo tra i molti premi riconosciutole ce ne sono diversi che testimoniano sia il suo impegno profuso senza sosta nell’ambito artistico, ma non di meno in quello culturale avendo avuto la capacità di attuare e coniugare fattivamente la sua capacità di andare oltre i canoni del comune pensare, contribuendo in tal modo nella creazione di nuove esperienze che concorrono a catalizzare un cambiamento positivo non solo in Europa ma anche nel mondo”.
Ester Campese infatti si è naturalmente fatta latrice di messaggi positivi immediati o indiretti attraverso il suo linguaggio che propone con le sue opere in quel suo stile artistico certamente riconducibile all’impressionismo moderno, ma anche talora al concettualismo, al filone intellettuale teorico ed introspettivo. Lei stessa ha avuto modo di dichiarare che nelle sue opere “amo trasferire un concetto, un’emozione, che vada al di là della pura immagine riprodotta. Questo mi è stato riscontrato da diversi critici e storici d’arte che hanno potuto osservare ed apprezzare i miei lavori”. Nel seguito uno stralcio della critica della Dott.ssa Finicelli storica d’arte “…una pittura concettuale dove la rappresentazione del reale è strumentale a un significato simbolico che va al di là di quanto rappresentato. L’approccio alla pittura della Campese è di tipo contemplativo, ogni elemento è tramite verso un discorso più profondo che va indagato nelle sue molteplici implicazioni”.
Campey ha esposto in tutto il mondo nel corso nella sua fulgida carriera ancora in ascesa e attivissima. Ricordiamo solo alcune città in cui è stata presente Miami, Osaka, Dubay e New York, mentre in Europa Parigi, Montmartre, Londra, Barcellona e non da ultima Mosca dove questo autunno ha esposto all’ “Art Exibition Moscow 2019” e dal 22 al 27 alla Galleria Pintér di Budapest.
Un curriculum ineccepibile, di tutto rispetto, consolidato nel tempo e che passo dopo passo si arricchisce di nuovi prestigiosi riconoscimenti. Un’artista che è oggi anche orgoglio italiano e degno talento artistico del “Bel Paese” e rappresentante della nostra bella Patria in Italia e nel mondo.