“Voglio vivere in Marilyn” – esordisce così la showgirl Cristina Roncalli in un intervista ai microfoni di STAR PEOPLE NEWS.
“Ho deciso di intraprendere un percorso chirurgico per essere come lei, assomigliarle anche nell’aspetto fisico” Ma questa esigenza della show-girl non è improvvisata, ma dettata da motivazioni ben più profonde. Una settimana fa Cristina aveva rivelato di avere dei continui contatti con il sovrannaturale, e per continuare i suoi racconti personali, dopo essere stata da noi messa a suo agio ci ha rivelato qualche altro piccolo particolare:
“Fin da piccola vivo in parallelo col mondo paranormale, sono una sensitiva e spesso parlo con le anime e a 12 anni la grande diva americana è apparsa vicino a letto della mia cameretta dicendomi che io sono la sua reincarnazione.
So già cosa starete pensando, ma non sono né matta ne visionaria, sono solo una giovane donna innamorata di Marilyn e vivo come lei.
Dopo quella visione ho cominciato a notare delle stranezze che hanno fin da piccola caratterizzato la mia vita.
Il numero 26 ad esempio, suo anno di nascita, mio numero fortunato fin da piccola, il 26 mi hanno battezzata, il 26 sono stata portata in collegio a Santa Maria Capua Vetere, il 26 ho avuto lo stesso intervento suo di rimozione della colecisti stessi tagli, e tanti altri 26 ho avuto sempre fatti inspiegabilmente importanti.
Dimenticavo, mi sono sposata nel 2006.
Un bel giorno l’inventore del fan club italiano della diva mi ha voluta conoscere di persona e scelta per posare col rossetto appartenuto a Marilyn 60 anni fa, emozione immensa che mai dimenticherò.
A prescindere, Marilyn mi appare ogni qualvolta la sento fortemente al mio fianco, in sembianze umane ma eteree, la trovo davanti a me tutte le volte che ho un problema, le parlo, mi aiuta a superarlo, parlo con lei come fosse viva, lei è viva, sono io!
Io sono lei!
Abbiamo avuto un infanzia simile, sofferta e vittime di abusi.
Crescendo mi è stato detto che io e lei abbiamo lo stesso sguardo, stessa malinconia negli occhi, stesse movenze! Il giorno della sua nascita e in ricorrenza della sua morte io apparecchio la tavola per due, le servo la cena, e trascorriamo la serata insieme.
Ecco perché ho deciso dopo un attenta riflessione durata anni, di farla rivivere in me oltre che nell’animo, nel mio aspetto fisico.
L’altro giorno sono stata a visita da un chirurgo che ha capito la mia esigenza e a breve comincerò un percorso per somigliare a lei nei tratti somatici”.