Al XX Festival d’autunno l’ipnotica energia della tarantella sposa le sonorità tradizionali irlandesi con Taranta Celtica.
Il concerto il 24 agosto a Montauro
Sarà la Grangia Sant’Anna di Montauro ad ospitare uno degli eventi più originali di questa ventesima
edizione del Festival d’autunno. Il 24 agosto, nella suggestiva cornice di ciò che resta del complesso
fortificato, distrutto dal terremoto del 1783, ci sarà infatti la prima nazionale di TarantaCeltica, il progetto
internazionale che mette insieme l’energia ipnotica della tarantella del Sud Italia con le sonorità
tradizionali irlandesi, nato da un’idea dei maestri percussionisti Andrea Piccioni e Dave Boyd.
«Da questa commistione nasce un evento performativo unico – afferma il direttore artistico del Festival
d’autunno, Antonietta Santacroce -, un’esibizione emozionante come poche, capace di offrire una visione
che supera ogni confine culturale e restituisce musiche folk antiche e profonde. Protagonista sarà un
ensemble formato da polistrumentisti di livello mondiale, che trae ispirazione dal canto e dalla musica da
ballo di Calabria e Puglia e dal ricco e articolato repertorio di gighe, reel, polke e canzoni irlandesi. Il tutto in
uno scenario incantevole come quello della Grangia Sant’Anna di Montauro che non potrà che rendere
ancora più affascinante e magica tutta la serata».
Lo spettacolo TarantaCeltica, realizzato grazie all’Istituto Italiano di cultura di Dublino e da Culture Ireland,
prodotto dalla Ten42 productions, ha già debuttato con un concerto in prima mondiale a Clonmel, nella
contea di Tipperary in Irlanda, lo scorso aprile, e adesso aprirà la tournée in Italia proprio al Festival
d’autunno.
I componenti ufficiali della formazione di TarantaCeltica sono i già citati Andrea Piccioni (tamburello,
tamburi a cornice, nacchere e scacciapensieri), rinomato maestro di tamburi a cornice e tamburo italiano –
con all’attivo collaborazioni con illustri artisti internazionali del calibro di Bobby McFerrin, Reinhard May,
Paul McCandless, Dónal Lúnny -, e Dave Boyd (bodhrán ed elettronica, voce), compositore che ha lavorato
con i teatri nazionali di Inghilterra, Irlanda e Scozia, con la Royal Shakespeare Company e con molte
importanti compagnie di danza internazionali.
Di fianco a loro ci sono Courtney Cullen (fiddle e fluet, rispettivamente il violino e il flauto tradizionale
irlandese), Miro Corapi (voce, lira, flauto armonico, chitarra), Marcello Di Carolis (chitarra battente,
chitarra), Brian Morrissey (banjo, bodhrán, flauto a fischietto e percussioni), Lottie Cullen (uilleann pipes,
fisarmonica e flauto a fischietto). Nell’occasione dei concerti italiani, e quindi anche di quello in
programma al Festival d’autunno, all’ensemble di TarantaCeltica si uniranno due special guest calabresi,
molto conosciuti dalle nostre parti, e non solo: parliamo di Danilo Gatto (organetto, zampogna, voce), già
componente dei Re Niliu, poi fondatore di formazioni “storiche” come i Phaleg e l’Orchestra Popolare
Calabrese – che vanta collaborazioni con Simone Cristicchi, Piero Pelù e Hevia – e Antonio Critelli (flauti,
lira, ciaramella), ricercatore e costruttore di strumenti musicali tradizionali, dalle lire, alle zampogne, alle
ciaramelle, anche lui tra i fondatori di Phaleg e Orchestra Popolare Calabrese.
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