In altri termini, quando le immagini vengono riprodotte in sequenza (una dopo l’altra), gli oggetti appaiono come se si muovessero autonomamente. 

La stop motion ha radici profonde nella storia del cinema, Un pioniere fu Georges Méliès, che ha usato tecniche simili nei primi anni del ‘900. Tra l’altro, abbiamo dedicato una puntata intera a Méliès. Se ve la siete persa, andatela a recuperare. 

In tempi più recenti, alcuni film iconici che hanno fatto riferimento alla stop motion sono:

  • “The Nightmare Before Christmas”, film del 1933 di Henry Selick, prodotto da Tim Burton.
  • “Coraline”, film del 2009 sempre di Henry Selick, basato sul romando di Neil Gaiman.

Le tecniche di stop motion possono variare. La più comune è la claymation, che usa plastilina modellata. Un’altra è la puppet animation, che consiste nell’usare pupazzi per riprodurre il movimento. Esiste poi anche la cut-out animation, che usa figure di carta ritagliate.

È una tecnica molta laboriosa. Pensate che per un secondo di film, sono necessari 24 fotogrammi e quindi per un minuto di film sono necessari 1’440 fotogrammi. 

Martin Stoilkov

Condividi
Starpeoplenews è un membro del Programma di affiliazione Amazon UE, un programma pubblicitario di affiliazione pensato per fornire ai siti un metodo per ottenere commissioni pubblicitarie mediante la creazione di pubblicità e link a Amazon.it