Oggi tocchiamo un argomento un po’ piccante o imbarazzante, dipende dai punti di vista. Sarà vero che, almeno una volta nella vita, una donna finge l’orgasmo? Ahimè, numeri alla mano, credo di si!
Udite, udite! Una donna su cinque non ha mai raggiunto l’orgasmo. Non solo, il 70% del gentil sesso non lo raggiunge con il partner abituale, ma con le scappatelle. Duro colpo per i maschietti, in grado di mettere in discussione qualsiasi aspetto della loro persona, a meno che non si parli di sesso. Guai a ferire o deludere un uomo nelle sue capacità a letto. Eppure non sempre le femminucce sono in grado di raggiungere il culmine del piacere e spesso, anzi nella stragrande maggioranza dei casi, preferiscono fingere, piuttosto che ammettere l’obiettivo mancato.
Secondo uno studio della Columbia University (gli americani sembrano più a loro agio nell’analizzare certi aspetti del quotidiano) pare che il 54% delle donne, almeno una volta nella vita, ha finto di godere, il 10%, addirittura, dichiara di mentire sempre. Aspetto, a mio avviso ancora più preoccupante, gli uomini sembrano non accorgersi del teatrino tra le lenzuola. A prestazione finita, si sdraiano stanchi e soddisfatti della loro impresa, completamente ignari del fallimento, anzi orgogliosi di essere l’artefici di tanto (finto) piacere!
La domanda, direbbe qualcuno, a questo punto sorge spontanea… Perché? Cosa spinge una donna a fingere un’esperienza così bella e intensa, piuttosto che pretendere di esserne la protagonista?
In primis la paura, che sia quella di perdere il compagno o venire etichettate come frigide. Si sa, gli uomini preferiscono imputare alla propria donna un rapporto sessuale a metà, piuttosto che rivedere le loro tecniche amatoriali. Vigliaccamente riversano le loro attenzioni verso chi reputano più in grado di ricevere tanto piacere. Quindi, perché ammettere l’orgasmo mancato? Meglio concedersi un momento da Oscar (Meg Ryan in “Harry ti presento Sally” docet), piuttosto che rischiare di uscire dal letto single.
Esistono poi i finti orgasmi frutto dell’ignoranza. Che vuol dire? Semplice, tante donne non conoscono affatto il proprio corpo, non sono in grado di definire cosa le fa godere e cosa no. Nella maggior parte dei casi sono donne che non si sono mai masturbate o non si sentono a loro agio nel comunicare al proprio uomo come toccarle, accarezzarle. Anche nel sesso, anzi soprattutto a letto, bisogna aprirsi al dialogo, lasciando fuori dalle lenzuola tabù o inutili sensi di colpa, frutto di un’educazione conservatrice e cattolica. Tranquille, parlare di sesso non ci porta direttamente all’inferno, tutt’altro, ci apre le porte di un paradiso visitabile da vive e vegete!
C’è poi chi finge per sfinimento, esauste da una prestazione che più che alla passione porta ad una lenta agonia, o chi finge per semplice altruismo, per non ferire i sentimenti del partner, impegnato anima e corpo in quella che sembra l’impresa del secolo.
Secondo Paolo Zucconi, specialista in psicoterapia comportamentale e psicologia cognitiva, a fingere l’orgasmo sono donne che non riescono ad ammettere in alcun modo di non provare piacere, anzi sono convinte di essere anorgasmiche, vivendo una situazione di doppia difficoltà, da un lato perché si privano di un’esperienza così piacevole, dall’altro si sentono inadeguate, quasi difettose. Eppure oggi, anche le cosiddette donne anorgasmiche sono curabili e guaribili. Mie care amiche, non avete scuse, armatevi di coraggio e pazienza e conquistatevi la vostra fetta di piacere. Tra l’altro, la finzione a letto non è prerogativa prettamente femminile, anche gli uomini fingono, soprattutto quelli che lamentano la cosiddetta eiaculazione ritardata, sbarazzandosi in fretta del preservativo.
A questo punto immagino il panico tra i maschietti. Se la situazione è veramente questa, si chiederanno, “come faccio a capire se mente?”. I francesi la chiamano “la piccola morte”, se la vostra donna ha goduto, dopo il piacere dovrebbe curvare i piedi verso l’interno, se non lo fa iniziate a porvi almeno il dubbio. Questo sembra un segnale inequivocabile, poi naturalmente metteteci le pupille dilatate, il viso rilassato, i capezzoli turgidi e l’immancabile bagno di sudore. Fate voi, di elementi ne avete abbastanza, poi è anche vero che non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere!
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