Intervista concessa dal dj producer Marco Carpentieri a Maria Vittoria Corasaniti
Dj producer e anche musicista, come nasce la tua passione?
“La mia passione nasce da piccolino, avevo 2-3 anni circa, per l’Epifania mi regalarono una tastiera giocattolo della ‘Casio’, grazie ad essa mi sono appassionato della musica, in particolar modo di questo strumento. Ogni giorno trascorrevo molto tempo a suonarla, all’età di 10 anni, mi sono fatto comprare una tastiera professionale, per arrivare fino a quelle ancora più complesse. E’ stato un crescendo, nel frattempo mi dilettavo a suonare nelle feste di compleanno e di paese, nei piano bar, mi esibivo anche con la fisarmonica, accompagnato da mio padre, mi dava una mano anche lui. A 18 anni ho intrapreso la carriera da dj, mi sono appassionato a questo mondo, ed oggi sono ancora qui.”
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“E’ nato tutto inconsapevolmente, ho iniziato per gioco e poi è stato un crescendo, fino ad arrivare ad essere richiesto nei fashion club, una progressione che sicuramente dipende dalla linea musicale che ho seguito istintivamente. Ho scelto un genere musicale prediletto da un determinato target, piano a piano sono cresciute le richieste, negli ultimi anni ho preso parte a molti parties importanti come Bulgari,quelli di alcuni stilisti, la chiusura del 66° Festival del Cinema di Venezia, e tanti altri che mi hanno permesso di crescere artisticamente.”
Dal pianoforte e fisarmonica alla produzione di musica dance, tra i tuoi brani più importanti ricordiamo ‘El Pasito’, ‘Catch Me’, ‘Dreams’, ‘Call My Name’, ci parli di questo passaggio?
“Si dalla musica diciamo pop, quella liscia, dalle balere, valzer, rumba, cha cha cha, mi sono appassionato alla musica dance, ho conosciuto diversi produttori che mi hanno portato a lavorare nei loro studi di registrazione, producendo alcuni dischi, ovviamente le mie conoscenze musicali hanno reso tutto più facile. Dopodiché ho messo su una sala di registrazione personale in casa, riuscendo a produrre da solo i miei brani, perfezionandoli sempre di più. Negli anni ho continuato a collaborare con tanti artisti famosi miei amici, tra cui ‘Prezioso’, ‘Fargetta’, ‘Alex Gaudino’ e altri, le mie produzioni mi hanno portato lontano dall’Italia, come Messico, Polonia, Germania, Francia, America, Spagna, insomma ho girato molto, suono da 20 anni e da circa 12-13 che faccio il dj producer. Tutto questo spinto da una forte passione e determinazione, nei confronti del mio lavoro, della musica, è sempre stato questo il mio obiettivo.”
Quindi possiamo sfatare il mito secondo il quale i dj non si intendono di musica?!
“Allora diciamo una cosa, oggi giorno si fa un po’ confusione parlando di termini dj e produttore, sono due cose differenti. Il dj è colui che mette la musica e che fa divertire la gente, il produttore è invece colui che crea la musica e che cerca di seguire le tendenze, di fare dischi in linea con il mercato, essi poi vanno in mano ai dj che li suonano. Ci sono tanti dj e tanti produttori che sono dei cultori di musica, provengono da quella rock, dal jazz, dal blues, tanti non avevano nulla a che fare con la musica dance, non è importante il genere musicale da cui provieni, non esiste uno di riferimento ma è importante seguire il proprio istinto e la passione. Per fare musica dance occorre avere una preparazione di base, le cose sono cambiate, è vero che ci sono dei ragazzi che si divertono e che provano a mettere dischi, o lo fanno al computer, ma non possono essere menzionati con chi lo fa seriamente come mestiere, bisogna dividere bene le due categorie. Per fare musica jazz, blues, devi saper suonare degli strumenti, per fare musica elettronica devi saper usare bene il computer, non voglio mettere le due cose sullo stesso piano, però è quasi, spesso capita che chi sa usare la chitarra, non sa usare il pc, è comunque uno strumento.”
Qualche altra curiosità sulla figura del dj producer?
“Fare il dj è diventata una moda, come il vestirsi bene, come il jeans strappato, grazie a questa forte tendenza, a questa voglia di inserirsi in questo ambiente, sono nati i ‘Ghost Producer’, coloro che producono canzoni per conto di altri, il loro nome rimarrà nascosto, andrà avanti colui che ha acquistato il brano dandogli egli stesso il nome. Ormai con i soldi si può fare tutto, con un buon ufficio stampa, un buon team di Ghost producer, piano piano puoi ottenere un tuo spazio. Ogni sabato sera milioni di persone, escono e vanno a ballare, spendono dei soldi, si fanno un po’ di strada, quando si recano nei locali, vogliono che qualcuno li faccia divertire e far ascoltare buona musica, quel qualcuno è un vocalist, un dj, i quali dovrebbero essere preparati e in grado di adempiere il loro ruolo. Purtroppo non tutte le discoteche riescono soddisfare le attese dei giovani, alcuni lo fanno in maniera sbagliata, tanti altri invece lo fanno egregiamente, con questo discorso vorrei far capire quanto sia importante il ruolo del dj.”
Lo dovrebbero capire soprattutto i proprietari dei locali giusto?
“Certo, dovrebbero capirlo soprattutto loro, i quali dovrebbero lavorare con persone professionali, pagandoli per quanto realmente valgono, il dj di 50 euro non vale quanto quello di 1000-2000 ecc , ogni cosa ha un prezzo. Poi dovrebbero essere realisti anche i dj, i quali dovrebbero rendersi conto che se lo fanno per gioco, non possono ricoprire alcuni ruoli in maniera esaustiva, dovrebbe essere preparati a qualsiasi situazione, poiché durante la stessa serata ti capita di suonare deep house e subito dopo tech house, poi la commerciale ecc.
Su molti blog che si occupano del mondo della notte, vieni descritto anche come un buon comunicatore, quanto è importante e cosa si intende?
“E’ molto importante, diciamo che oggi con il termine ‘comunicatore’ si possono intendere molti significati, io essendo cresciuto tra Roma, Milano quindi sempre in viaggio, ho cercato di curare anche la mia immagine, essendo anche una bella presenza, adotto sempre un look particolare. Cerco di curare anche le pubbliche relazioni, il modo con cui mi pongo alla gente, di essere sempre meno distante da chi mi viene ad ascoltare, di essere alla mano, non in maniera forzata ma perché realmente sono così, quindi per me vuol dire tutto questo. Oltre alla musica, è necessario valorizzare anche tanti altri aspetti personali, interagire sui social network, la pagina personale su Facebook ormai ha sostituito il sito internet.
Progetti futuri?
“Intanto continuare a fare questo lavoro, è stata un’estate intensa piena di serate, ora mi rimetterò in studio, ho in progetto alcuni dischi, ho ricevuto una proposta di collaborazione all’estero. Ho terminato due dischi con la partecipazione di altri artisti conosciuti, essi dovranno uscire su etichette straniere, stiamo aspettando le risposte. Alcuni mesi fa sono usciti alcuni brani, sono andati molto bene, uno dal titolo ‘Monster’ è uscito con un’etichetta francese, poi il brano ‘Follow you Home’ cantato da Sara Cruz compreso di video.”
In amore?
“Ho una compagna con la quale ho avuto una bimba.”
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