Pamela Petrarolo ha fatto un pezzo di televisione italiana, e ancora oggi, dopo 27 anni il programma è ancora attuale. Lo dimostra il grandissimo seguito che ancora hanno, soprattutto dopo la conferma dell’affetto del pubblico avuto nel corso di questi anni. Nuovi propositi per Pamela, che coglie l’occasione del suo nuovo album “A metà”, per lanciare una collaborazione con la grande Raffaella Carrà, sulle note della canzone “Non è niente di importante” che diede il titolo al suo secondo album, scritta da Stefano Acqua, che è lo stesso musicista che ha scritto il nuovo singolo di Pamela “Vivere a metà”.
Dopo 23 anni dal tuo ultimo album, sei ritornata con un nuovo lavoro discografico. Per quale motivo questa lunga attesa?
Mi sono presa del tempo per uscire, ci ho lavorato su soprattutto negli ultimi due anni e mezzo. Tutti se lo aspettavano dopo Non è la Rai, ma volevo fosse qualcosa che io sentivo profondamente. Essendomi dedicata più alla tv la musica l’avevo accantonata, e nel corso degli anni avevo provato più volte di tornare alla musica ma non ne ero mai realmente convinta. Ho ritenuto che questo fosse il momento più indicato per un nuovo disco, e devo dire che sono state superate anche tutte le aspettative.
In pochissime settimane sei balzata nella Top ten delle piattaforme digitali, sulle quali hai debuttato per la prima volta perché prima di oggi non si trovava nessuna traccia dei tuoi lavori passati. Te lo saresti aspettato?
Inizialmente non ci credevo, poi invece ho capito che i miei fan mi stavano aspettando da moltissimo tempo. Ai tempi del programma i miei dischi avevano venduto 70 Mila copie, ed oggi con un risultato del genere avrei vinto sicuramente il disco d’oro. La musica adesso viene ascoltata attraverso il digitale, ma il
vero fan al cd materiale non ci rinuncia.
Tu nasci come personaggio televisivo, ma un grande della tv italiana come
Gianni Boncompagni ti scopre cantante.
Da lì il soprannome che Gianni mi diede: “The voice”. Tra l’altro a 17 anni mi assegnó anche il ruolo di coreografa, che non volevo assolutamente accettare. Il giorno dopo alla sua proposta uscì la
notizia che ero la coreografa più giovane del mondo nella pagina dello spettacolo de “Il Messaggero”. Lui aveva deciso, è quello fu. Boncompagni è stato colui che li ha creata, il mio pigmalione, e gli sono grata in eterno. Ancor prima di Non è la Rai, nell’89, ho debuttato con lui a Domenica In come mascotte vestita da Minnie in una rubrica per bambini.
Il destino ti ha riportato anni dopo alla Domenica live di Barbara d’Urso per due stagioni.
Si lo avevo modo di ballare, esibirmi dal vivo, e di fare anche un medley di canzoni di Raffaella Carrà durante la puntata speciale di Capodanno in prima puntata. Ricordo che Barbara quella notte mi invió un messaggio per dirmi che il mio intervento era stato una bomba.
Raffaella Carrà ha inserito in un suo album la tua canzone “Non è niente di importante”, e tu invece la sua “Io non vivo senza te”. Uno scambio di tutto rispetto?
Si anche se adesso uno dei miei sogni è quello di fare un featuring insieme a lui proprio su “Niente di importante”, Sto cercando di farle arrivare la notizia.
Nel cast di Non è la Rai c’era anche tua sorella Romina. Ha continuato come te nel mondo dello spettacolo?
Lei non era un’appassionata. Aveva deciso di partecipare a Non è la Rai per pagarsi gli studi. La prese come un’avventura di passaggio, anche se per qualche anno aveva lavorato alla Domenica In di Mara Vernier. Poi ha scelto di fare un altro lavoro.
In che rapporti sei con le altre ragazze?
Esiste un gruppo whazzapp di noi ragazze. Saremo una ventina circa. Abbiamo tantissime cose ancora in comune, oltre che artistiche, anche personali.
Facevi coppia fissa con Emanuela Panatta. Ancora oggi siete legate?
Siamo come sorelle. Siamo amiche dal ‘91. Abbiamo continuato a lavorare insieme anche dopo. Mi ha
mandato un videomessaggio quando di recente sono stata ospite a Detto Fatto. È stato emozionante, proprio come 27 anni fa.
In concomitanza con la notizia dell’uscita del tuo album, alcuni colleghi hanno enfatizzato la notizia della malformazione congenita della tua figlia più piccola. Puoi chiarirci meglio la situazione?
Sono separata da due anni dal mio ex
marito ed ho il divieto assoluto di parlare di mia figlia. Ho risposto ad una domanda di un giornalista, che però ci ha ricamato sopra.
Ma come andarono realmente le cose dell’incontro tra te e Robbie Williams?
Ero soprattutto una fan scatenata di Jason dei Take that, ma anche Robbie non mi dispiaceva. Durante una pausa delle prove Robbie mi chiese di trasferirmi a Londra con lui, ma non conoscendo l’inglese non capivo cosa mi stesse chiedendo ed ho bissato la
sua proposta, perdendo l’occasione della mia vita di diventare la signora Williams ( ride ).
“Hanno insistito tanto e alla fine ho accettato, cosa avrei dovuto fare?” Con queste parole hai commentato e ironizzato su Instagram la réunion delle Spice Girl, e il tuo ruolo di ipotetica “sostituta” di Victoria Beckham. Come usi i social?
Sono molto presente sui social,mi diverto tantissimo.
Il Ritrattista delle dive, Daniele Pacchiarotti, ha scelto te come Icona per rappresentare gli anni ‘90. Che effetto ti fa?
Sto aspettando che arrivi questa sorpresa che lui mi ha riservato.non vedo l’ora. Conosco la sua arte e sono certa che del mio ritratto ne rimarrò incantata.
Sono due anni che arrivi quasi ad essere tra i concorrenti di Tale e quale show. Quanto ti piace imitare?
Tantissimo. Lo faccio già dai tempi di Non è la Rai, avevo proprio una rubrica in cui facevo tutte le imitazioni delle altre ragazze. Anche questa mia passione nasce a Non è la Rai, Gianni mi aveva affidato una rubrica.
Sir Flavio Iacones
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