In 14 edizioni la Casa è cresciuta di metro quadro in quadro: dai 325 mq della prima edizione ai quasi 2.000 mq – tra Casa, spazio sottostante e spazi tecnici – , rinnovandosi di anno in anno, nella composizione delle stanze, nello stile, nell’arredamento. E’ stata teatro di sorprese, momenti felici e tristi. Ha assistito alla nascita di amori e a litigate furibonde. Insomma, proprio come i concorrenti, anche la Casa di Grande Fratello, in tutti questi anni, ha regalato emozioni e momenti indimenticabili a tutti i telespettatori del reality.
La Casa della prima edizione era piuttosto semplice e lineare: una vera e propria “Casa Ikea”. Oltre alle stanze, presenti all’interno della struttura, i ragazzi potevano usufruire di un giardino esterno che nel corso della seconda edizione è stato arricchito con una sauna. Tra le novità della terza edizione c’è stata l’introduzione della suite, un appartamento di 130 mq arredato molto elegantemente, dove i concorrenti potevano godere di numerosi lussi e diverse comodità. E se la Casa della quarta edizione era diventata più grande, con materiali ultra-tech e uno stile classico Luigi XVI rivisitato in chiave moderna, per i concorrenti più “indisciplinati” c’era il tugurio, con balle di fieno come giacigli, tinozze come lavandini, innaffiatoi per doccia, il tutto racchiuso da pareti colore grigio “minaccia di pioggia”. Cambiava anche l’arredamento della suite che diventava più “spaziale” e ricordava un viaggio a metà strada tra “Star Trek” e “Austin Powers”. Nella Casa della quinta edizione, che poteva disporre di una metratura ancora più ampia, cambiavano gli scenari di suite e tugurio. La stanza/premio, con architetture moresche, stoffe di Damasco e tappeti di Persia, evocava ambientazioni da “Mille e una notte”, mentre il tugurio, che raddoppiava le sue dimensioni rispetto all’edizione precedente, rappresentava una vecchia miniera abbandonata, a meno 20 metri sottoterra, dove i ragazzi si cimentavano nei loro compiti chiusi da pareti di rocce e sovrastati da travi di sostegno della volta.
Novità della sesta edizione, invece, è stata la divisione tra “Nababbi” e “Tapini”: due appartamenti che potevano essere paragonati a una sorta di suite e tugurio delle passate edizioni all’ennesima potenza. La Casa dei Nababbi aveva uno stile neoclassico, sui colori del bianco, panna e beige e si ispirava alle suite dei grandi alberghi. La Casa “tugurio”, dei Tapini, invece, aveva in un ambiente unico letti molto “spartani”, doccia e lavandino. Nella cucina mancavano i fornelli e per cucinare i ragazzi dovevano andare all’aperto, nel cortile, e utilizzare una stufa a legna.
Altra novità della sesta edizione era l’Arena, un giardino di 600 mq dove i ragazzi potevano eseguire le prove settimanali. Concepita come un open space, privilegiando la semplicità, l’essenzialità, i colori naturali e il design moderno, la Casa della settima edizione di Grande Fratello era dotata di una sala fitness con tanto di sauna in cristallo trasparente, piscina e un giardino rilassante. Bellissima la suite: un vero e proprio Paradiso Terrestre, un ambiente creato appositamente per il relax dei concorrenti, all’insegna dell’aroma therapy, con uno scenario fatto di rocce, sabbia bianca, palme, piante tropicali, liane e tre piccole cascate d’acqua. Completamente diverso lo scenario della tanto temuta quanto divertente Discarica, uno spazio a cielo aperto in mezzo ai rifiuti dove la vita, per i concorrenti, è stata davvero molto dura e piena di disagi, ma dove sono nate alcune delle amicizie più belle della settima edizione del reality. Per l’ottava edizione, invece, dietro la celebre porta rossa, si nascondeva non una ma ben tre Case: un vero e proprio Condominio che, però, doveva essere ultimato. In attesa della fine dei lavori – a opera dei ragazzi stessi – i concorrenti hanno dovuto vivere in un Camping che li ha costretti a non pochi disagi. La nona edizione è stata all’insegna della bioarchitettura, con numerose iniziative dedicate alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente (elettrodomestici a basso consumo, raccolta differenziata, smaltimento e riciclaggio dei rifiuti, detersivi alla spina). Tutta la Casa, che nella zona relax disponeva anche di un muro in biopietra con tanto di cascata d’acqua, era illuminata, in ogni ambiente, dalla luce esterna. Nel corso del programma si è scoperta, poi, l’esistenza della “Catapecchia”, una Casa molto più piccola e decisamente molto meno confortevole, del Tugurio (a cui si accedeva scendendo tramite una scala nascosta) e della Stanza delle Sorprese. La Casa della decima edizione è stata moderna ma sempre a contatto con la natura. Alberi, prati, spazi ampi, pareti di cristallo e luminosità hanno aiutato i concorrenti a sentirsi meno “reclusi” e più vicini alla realtà. Tutti gli ambienti della Casa erano illuminati dalla luce naturale, collegati tra loro e a contatto con il giardino. I colori dominanti erano il bianco e quelli naturali. Per i meno “meritevoli” c’era il Tugurio, realizzato con tutti “gli avanzi” delle nove edizioni di GF. Completavano la Casa la Stanza delle Sorprese, la Stanza delle Scelte e la Stanza Invisibile.
La Casa di GF11, costruita con materiali ecologici e riciclati, è stata una casa dal design moderno, nei colori del legno, del grigio e del rosso, molto luminosa e piena di vetrate. La cucina aveva le pareti di cristallo, mentre quelle delle stanze da letto erano trasparenti. La zona bagno era una sorta di spa, con le docce che davano direttamente sul giardino. Presenti anche la sauna, la piscina, la sala relax e la Stanza delle Sorprese. Per i più indisciplinati c’era il Tugurio, mentre molte delle scelte più difficili sono state prese nel “caveau”. La passerella delle passate edizioni – e, di conseguenza, la Porta Rossa – era stata spostata nell’Arena.
La Casa del Gf 12 Colorata, giovane e moderna, proprio come i ragazzi che la abiteranno per i prossimi mesi. Sarà così la Casa della dodicesima edizione di GF e sarà anche più grande rispetto agli anni precedenti: tra lo spazio sottostante dell’Arena, gli spazi tecnici e la Casa vera e propria, la superficie occupata sulla collina di Cinecittà, quest’anno, ha raggiunto quasi i 2.000 mq
Il rosso, il turchese e il giallo saranno i colori predominanti. Gli spazi sono molto ampi e tutti collegati tra loro, come in un grande open space. Le grandi vetrate, che affacciano sul giardino, permetteranno alla Casa di riempirsi di luce e offriranno ai ragazzi la sensazione di sentirsi sempre all’aperto. Anche le due stanze da letto, dotate entrambe di letti matrimoniali (otto in totale), avranno un forte richiamo con la natura per consentire ai ragazzi di rilassarsi, con decorazioni che ricordano i campi di grano e la paglia.
Unico elemento comune a tutte le edizioni è il Confessionale, esempio di made in Italy, con le sue punte rosse con le cime nere, esportato anche in altre edizioni nel mondo, dove i ragazzi possono confidarsi con Grande Fratello.
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