Sempre più spericolato, avventuroso e inarrestabile, Roberto Giacobbo e il suo avatar “Robbo” debuttano su Italia 1, venerdì 11 settembre, in prima serata, con «Freedom – Oltre il confine».

Divulgazione pop realizzata viaggiando sull’imponente Freedom-Track e una carovana di auto, van, furgoni, camper, verso i luoghi più interessanti dell’Italia e del mondo. Un lavoro portato a compimento nella massima sicurezza, tenendo conto delle nuove regole sanitarie, e una ripartenza piena di significati e di rinnovato entusiasmo per la vita e le bellezze del nostro Paese. Tra gli ingredienti del programma, il gemello digitale di Giacobbo (in grado di raggiungere luoghi virtuali e reali, dove le telecamere tradizionali non possono arrivare), personaggi, testimoni, domande cui dare una risposta, immagini spettacolari tra Stati Uniti ed Egitto, Irlanda e Francia, con un occhio di riguardo verso l’Italia, raccontata con punti di vista inediti e di grande impatto visivo. La nuova edizione di «Freedom» offre reportage dai colori sempre più curati e vividi, grazie a tecnologie top di gamma, ulteriormente potenziate: macchine da presa con lenti cinematografiche; microcamere; fotocamere leggere; action cam; nove telecamere UHD – con la novità rappresentata da quella montata sul Mini-Freedom-Track -, al lavoro in simultanea con droni di ultimissima generazione, cui si aggiungono uso di AR, scanner 3D, laser, modelli a nuvole di punti.

Lo staff

«Freedom» è anche uno staff affiatatissimo di 40 elementi, di cui 16 per le riprese in trasferta. Donne e uomini pieni di passione e voglia di fare sempre meglio, pronti a seguire Giacobbo in cunicoli e anfratti, tra permessi speciali e chiavi che aprono spazi inaccessibili ai comuni mortali. O a passare molto tempo di fronte a un computer per finalizzare, colorare e montare ore e ore di riprese. La stessa équipe che, al termine di ogni serata, è protagonista dell’Armaggedon, una scenografica sequenza in slow-motion che vede presenti tutti gli inviati che hanno lavorato all’episodio. «Freedom» è anche inclusione grazie alle grafiche Easy Reading, un font ad alta leggibilità per aiutare la lettura dei dislessici (oltre 700 milioni nel mondo), quale forma di attenzione e rispetto verso gli spettatori, in particolare i più giovani che vivono questa peculiarità. Il Sistema Freedom prevede anche lo spin-off Freedom Magazine (testata a cura di Fivestore, divisione editoriale di Mediaset, il cui prossimo numero esce il 22 settembre) e il volume Storia alternativa del Mondo, in libreria dall’8 settembre per i tipi di Mondadori, dove l’autore traccia la storia dell’uomo dalle piramidi a oggi.

SINOSSI PRIMA PUNTATA

Freedom rende omaggio agli eroi che 19 anni fa, a New York, hanno affrontato l’attacco al World Trade Center. Due, le testimonianze esclusive: una ragazza italiana presente al momento del crollo e il capo dei Vigili del Fuoco di New York, anch’egli di origini italiane. La squadra di Freedom, unica TV europea, ha partecipato a una commovente cerimonia in ricordo dei pompieri caduti nel disperato tentativo di salvare il maggior numero di vite umane. A Milano ha subito un destino simile a quello dei grattacieli di Manhattan, la torre più alta del Castello Sforzesco: progettata nel ‘400, distrutta un secolo dopo è stata ricostruita nei primi del ‘900. Oggi è chiusa al pubblico, ma grazie a un permesso speciale le telecamere di Freedom mostrano per la prima volta in TV gli interni di questo edificio. In Egitto, con l’immancabile Zahi Hawass, Giacobbo va alla scoperta di uno dei monumenti più enigmatici del Paese: il Serapeo di Saqqara, una sorta di bunker sotterraneo dell’antichità, dove sono custoditi 24 sarcofagi giganti, realizzati con il granito di una cava distante quasi mille chilometri. Infine, in Sicilia, più precisamente sull’Etna, esistono ben 40 piramidi. Perché? Con il truck di Freedom, Giacobbo sale sull’orlo di uno dei crateri del vulcano più grande d’Europa, alla ricerca della soluzione a questo mistero dimenticato.

«Freedom – Oltre il confine» è un programma di: Roberto Giacobbo; capo progetto: Irene Bellini; scritto con Valeria Botta, Massimo Fraticelli, Danilo Grossi, Marco Zamparelli; regia: Ico Fedeli. Per Mediaset: curatela, Elsie Arfaras; produzione esecutiva, Monica Paroletti.

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