“Focus” – la rete tematica Mediaset dedicata alla divulgazione, diretta da Marco Costa, al canale 35 del telecomando – presenta la seconda edizione di «Universo Misterioso», rassegna a cura di Luigi Bignami, al via dal 26 marzo, ogni giovedì, per sei appuntamenti, in onda alle 21.15.

 

Dedicato alle ultime frontiere dell’astronomia e dell’astrofisica, il programma precede una serie di documentari internazionali di grande qualità: monografie dedicate ai pianeti Marte, Plutone, Giove, Saturno…; a fenomeni celesti, come le eclissi; a particolari aree del sistema solare, come la fascia di Kuiper e gli asteroidi. Nel corso di «Universo Misterioso», arricchito da testimonianze dirette di scienziati e ricercatori appartenenti ai più prestigiosi osservatori e istituti, il giornalista e divulgatore parlerà di:

 

26 marzo: asteroidi; un tema più che mai attuale, visto il recente annuncio della NASA sull’asteroide “grande come l’Everest” che il 29 Aprile passerà ad una distanza ravvicinata rispetto alla Terra. Una notizia che ha riaperto il dibattito, non solo sugli strumenti con cui mappiamo il cielo e calcoliamo le rotte di questi corpi celesti, ma anche sulle concrete possibilità che avremmo per disintegrare, o quantomeno deviarne la traiettoria, di quelli destinati ad impattare contro il nostro pianeta;

 

2 aprile: Sole; altro tema all’ordine del giorno. Nell’ultimo anno, gli studiosi si sono più volte interrogati sugli effetti dei “minimi” solari e – all’opposto – delle tempeste solari. Entrambi i fenomeni sono al centro di studi e ricerche della cosiddetta “meteorologia spaziale”;

 

9 aprile: stelle; s’indaga su una loro specifica funzione, poco esplorata. Quella di “fucina” degli elementi chimici naturali, non solo inorganici, ma anche organici e – come tali – alla base dell’origine della vita sulla Terra. Spaziando dal Big Bang a oggi, si esaminano le ragioni e perché possiamo dirci tutti “figli delle stelle”;

 

16 aprile: più recenti scoperte sul sistema solare, affrontando un viaggio vertiginoso tra lune e pianeti, dal centro all’estrema periferia del sistema. L’intento è quello di far emergere le più interessanti osservazioni fatte dalle sonde e dai rover spediti in avanscoperta, nel corso degli ultimi anni;

 

23 aprile; in occasione dei 30 anni del lancio del telescopio spaziale Hubble (24 aprile 1990), ne viene ripercorsa la storia, dal progetto al lancio, ma soprattutto ne vengono raccontate le straordinarie scoperte di cui si è reso strumento, contribuendo ad una vera e propria rifondazione della cosmologia. Nell’occasione vengono mostrate alcune delle immagini di Hubble che, nel corso degli ultimi decenni, hanno acquisito una vasta popolarità nel mondo, tanto per la loro importanza scientifica quanto per la loro bellezza;

 

30 aprile: cosmologia e astrofisica sperimentale. Ovvero, quale rapporto lega queste due attività e in che modo, attraverso il metodo scientifico, le teorie vengono sottoposte a falsificazione? E ancora: le singole osservazioni diventano materiale per costruire nuove ipotesi teoriche? Federico Nati, giovane astrofisico romano che ha pubblicato L’esperienza del cielo (in cui narra di un esperimento particolarmente difficile, da lui condotto in Antartide, tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018). Oggi, la seconda realizzazione di quel test è stata documentata da “Focus”, tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. Il nuovo tentativo, non privo di problemi e difficoltà tecniche e ambientali, è stato coronato dal successo.

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