Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista e blogger, ha intervistato per noi e per voi, oggi, lo scrittore Mirco Goldoni.

Ciao Mirco e benvenuto su questa testata giornalistica online! Parlaci di te….
Mi chiamo Mirco Goldoni, sono un ingegnere informatico classe 1965 con tante passioni. La lettura innanzitutto, poi suono la batteria a livello dilettantistico e presto servizio come volontario di Protezione Civile. Da circa cinque anni ho cominciato a scrivere racconti e romanzi.

Quando hai deciso di dedicarti alla scrittura e cosa ti ha spinto a farlo?
È stato un hobby nato in sordina, quasi senza accorgermene. Dopo oltre quarant’anni di letture, principalmente di genere fantascientifico, e passione per l’astronomia e l’astrofisica, mi accorsi che stavano prendendo forma nella mia mente tante idee e ipotesi narrative. Poi mi imbattei in una citazione di Toni Morrison, premio Nobel per la letteratura: “Se ancora non hai trovato il libro che avresti voluto leggere, allora scrivilo.”
E quindi, eccomi qua!

Hai pubblicato due libri, ma in arriva c’è un’altra novità: dicci qualcosa di più…
Dopo decenni di fantascienza ‘spaziale’, esplorazione del cosmo e combattimenti galattici, ho sentito la necessità di analizzare un altro mondo ancora in parte sconosciuto: l’Uomo. ‘Progetto Mnemòsyne’ è per me il primo viaggio in questo universo da scoprire che è l’Uomo. Quali benefici o danni provocherà l’invenzione, da parte di un professore del MIT di Boston, di un elaboratore in grado di raggiungere i ricordi delle persone? Cosa succederà al suo allievo quando scoprirà che i ricordi che naviga si stanno sovrapponendo ai propri? Noi siamo i nostri ricordi. C’è tanto da capire. Poi il seguito, ‘Progetto Dedalo’. Lo staff del professore si rende conto che i ricordi così raggiunti sono sterili, fotografie in bianco e nero che mancano delle emozioni, dei profumi, insomma del passato della persona che li vive. Il Progetto pertanto deve evolversi cercando di percorrere a ritroso, in un complicato labirinto, il vissuto del singolo a cui i ricordi si riferiscono.
Novità in arrivo? Tre è il numero perfetto, per cui sto scrivendo il terzo, e ritengo conclusivo volume della saga, nel quale tutti i fili si disporranno ordinatamente, guidati dalla ferrea logica della Natura.
Entro fine anno invece è in uscita un romanzo che esula da questa trilogia ma che continuerà l’esplorazione del nostro io…

Sei evidentemente un sognatore. Ma quali sono i tuoi sogni?
Pace, rispetto, condivisione delle conoscenze. Utopia? Probabilmente sì, ma ogni piccolo passo in quella direzione dovrebbe essere un obiettivo per ciascuno di noi.

Questo è un discorso in generale. Invece, l’obiettivo di Mirco quale è?
Oltre a quello che ho elencato sopra, nel mio piccolo, mi piacerebbe che le mie idee, i racconti e romanzi raggiungessero un pubblico sempre più ampio e si instaurasse un confronto, anche a distanza, sulle mie ipotesi. La fantascienza in fondo non è altro che uno spostare un po’ più in alto l’asticella della conoscenza, e provare a raggiungerla.

Hai un pubblico speciale che vorresti toccare?
Mi piacerebbe partecipare a incontri televisivi o in biblioteche e riuscire ad accendere dibattiti che scaturiscono dalle mie fantasie narrative.

Quali artisti hanno influenzato la tua scelta narrativa?
Nel lungo percorso di lettura intrapreso, me ne vengono in mente quattro. Dino Buzzati, che mi ha avvicinato al fantastico e al paradossale; Isaac Asimov, il Maestro della fantaScienza (uso la S maiuscola volutamente per evidenziare il forte impatto scientifico presente nei suoi lavori); Dan Brown, per la sua capacità nel creare suspence e intrecci, e infine Phil K. Dick, per i suoi fantastici viaggi introspettivi.
Mi piace pensare che il mio stile prenda spunto da questi grandi, ma ho ancora tanto da imparare.

Svelaci qualcosa dei tuoi programmi attuali e futuri.
Ho partecipato a presentazioni letterarie e Fiere del settore tra le quali il Salone del libro di Torino e di Milano. Attualmente sono rientrato ‘tra le mura’ e mi dedico a promozione via radio/TV e social. Ovviamente, continuo a produrre racconti e romanzi: ho ancora tanto da raccontare e da divertirmi…

Citazione preferita?
Volgi sempre il viso al sole: lascerai le ombre alle tue spalle.

Moda e cinema: cosa significano per te?
Non seguo la moda. Per quanto riguarda il cinema, vado a momenti alterni. Forse a causa del recente periodo di blocco forzato dovuto all’epidemia, non ho ancora ricominciato a frequentare il grande schermo. Anche qui preferisco comunque il filone fantascientifico (non quello catastrofista) sia ‘di qualità’ che quello più commerciale. D’altronde il cinema ti espone tutto esplicitamente, lasciando poco all’immaginazione, per cui lo prendo come un momento di relax passivo. Molte saghe sono delle bellissime favole moderne, altri film cult (Blade Runner, Tenet, Interstellar, solo per citarne alcuni) lasciano comunque un’impronta importante.

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