Sabrina Salerno, ospite a Verissimo, ricorda il rapporto tormentato con il manager che la scoprì all’inizio della sua carriera:

A 17 anni ho incontrato un uomo manipolatore, verbalmente violento, che cercava i miei punti deboli per colpirli e rendermi sempre più fragile. Era un uomo che riusciva a soggiogare tutte le persone che aveva a fianco. Non si dovrebbe parlare male di chi non c’è più, ma non posso perdonarlo perché non ha giustificazioni per il male che mi ha fatto”.

A Silvia Toffanin confida: “Era una sorta di manager, che guadagnava da tutti i miei proventi. Mi ha rubato tantissimi soldi e ha fatto delle cose che non si possono nemmeno raccontare. Non mi ha fatto avances sessuali, anche se avrebbe voluto, ma credo che abbia abusato di altre ragazze”.

Un tunnel dal quale la cantante è riuscita a uscire dopo anni difficili: “Ero controllata, non potevo vedere nessuno e non potevo fare niente.  Per lui ero la sua creatura e dovevo fare quello che mi diceva: ma su di me non aveva effetto e facevo il contrario. Mi ha fatto vivere un incubo per anni. Poi, a 24 anni, grazie anche all’aiuto degli avvocati, sono riuscita a liberarmi di lui. Ho vinto la causa dopo undici anni anche se non è servito a molto perché i miei soldi li aveva già rubati e li aveva anche già spesi”.

Sabrina Salerno racconta, inoltre, uno spiacevole episodio relativo al furto della sua identità digitale accaduto poco tempo fa: “Mi hanno rubato le foto dal mio profilo e le hanno postate su un social russo che non conoscevo. Poi hanno preso anche le foto di mio figlio e hanno scritto delle frasi molto volgari, lasciando intendere che io avessi dei rapporti speciali con lui, che tra l’altro è ancora minorenne. Solo una mente malata può arrivare a fare una mostruosità del genere. Sono andata alla polizia postale per cercare di recuperare l’identità di questa persona. Spero di poterla denunciare anche se questo social risponde in modo evasivo alla polizia: speriamo si risolva tutto il prima possibile”.

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