Mercoledì 16 dicembre, in seconda serata, su Retequattro, quarto appuntamento con le inchieste di Stella Pende e «Confessione Reporter». Un’edizione dedicata al dolore dei più fragili, degli invisibili, di chi ha subito nel silenzio e nello strazio una grande violenza.
Ragazzi di provincia, arrabbiati, sedotti dal culto della violenza, come unica religione. La puntata è in memoria di Willy Monteiro Duarte, il ragazzino che a Colleferro è stato ammazzato a calci in faccia da due, forse tre giovani uomini senza umanità, e di Maria Paola Gaglione, vittima dell’ultima barbarie, uccisa per vendetta dal suo stesso fratello a Caivano, a soli 18 anni.
Per commentare e per approfondire fatti terribili e scioccanti come questi, l’inviata Mediaset ha incontrato Stefano Dambruoso, magistrato che di delinquenza minorile si occupa da decenni, e si è recata nelle realtà più nascosta e buie della provincia italiana: dalla Puglia alla Campania, fino al Lazio e alla Lombardia.
Le giornaliste di «Confessione Reporter», Giulia Pezzolesi e Sandra Magliani, in questi piccoli paesi hanno scoperto come una piccola gang di adolescenti può terrorizzare un’intera comunità, un intero quartiere. Può maltrattare per mesi pensionati indifesi, invalidi soli, pestare fin quasi alla morte un povero ragazzo generoso.
«Come è possibile – si chiede Stella Pende – che un solo sguardo non gradito a questi ragazzini-boss, che un gesto qualunque o il solo incrociarli in una strada isolata, possa scatenare la loro furia omicida? Le cause di tanta ferocia ed efferatezza sono molteplici, prosegue la giornalista». Le famiglie e la noia, la scuola, la strada e la mancanza di affetto, ma – conclude – queste sono «piccole vite dannate che potrebbero ancora essere salvate».
«Confessione Reporter» è un programma di Stella Pende, a cura di Sandra Magliani, realizzato da Videonews.