E’ stato proprio un evento storico quello avvenuto nella distesa di Tor Vergata , area periferica di Roma , che è stata in grado per la sua ampiezza di ospitare un milione di giovani venuti dai Paesi più lontani che hanno saputo con coraggio manifestare la voglia di incontrare il Papa e far comprendere i loro valori , ideali , le loro emozioni e le loro problematiche.
Come possiamo non capire l’importanza di quanto accaduto , dal tramonto all’alba quella amicizia che può cambiare il mondo. In effetti tantissimi giovani si sono conosciuti e si sono avviati verso la conquista di un cammino comune , ovvero quello di cambiare e di trasformare le guerre in un mondo di pace .
Il direttore dell’Osservatore Romano nella persona di Andrea Monda ha focalizzato l’attenzione su alcuni momenti che hanno sostanzialmente portato alla conclusione del Giubileo dei giovani. Assistere di persona alla folla immensa , dove i canti e le musiche hanno sprigionato calore nei cuori ! Che dire di più ! Abbiamo visto Roma con un volto diverso , l’amore ha prevalso sull’aridità , l’amicizia ha vinto sulla asocialità, le emozioni e i canti e le danze hanno fatto sentire le anime pulsanti di un cambiamento dentro di noi . Tutto può essere amore”. Il motto vincente è stato :” Non per “fare” qualcosa, ma per “stare”!
Sono arrivati un milione di ragazzi e ragazze hanno colmato ogni angolo di terra di Tor Vergata per stare insieme a Papa Leone XIV per tutta la veglia del Giubileo dei giovani e per partecipare domenica mattina alla messa celebrata dal pontefice. Ed ero lì con gli occhi pieni di lacrime di gioia . Quanti giovani hanno risposto agli interrogativi lungo le interviste realizzate . I loro modi di esprimersi singolari , con la loro energia festosa lungo le strade, le piazze, i luoghi e i mezzi pubblici della Città Eterna, una gioia e un “chiasso” come affermavano i predecessori Giovanni Paolo II e Papa Francesco , un rumore “che rimarrà a lungo scolpito nella memoria dei romani “ e della provincia di Roma ! I pullman erano ovunque ad accompagnare i giovani ! Proprio durante la veglia, molteplici domande di senso sono state poste al Santo Padre , il quale non ha esitato a rispondere , li ha abbracciati e accompagnati, non li ha lasciati soli. Infatti a più riprese è stato fatto riferimento a ciò che amava ripetere Benedetto XVI: “chi crede non è mai solo”! In quanto la stessa religione è soprattutto relazione tra le persone . Il focus centrale del dialogo durante la veglia di sabato sera, alimentata dalla voglia di una vera conversazione al tramonto, come quella della sera di Emmaus, allorquando “ il giorno già volgeva al declino” ! Ebbene si , il “ pensiero speciale ”ricorrente e intenso di vita della Chiesa alla periferia di Roma è racchiuso nei versi della poesia Emmaus di David Maria Turoldo.
Versi che esprimono la sapienza e la tenerezza attraverso delle semplici parole
”Mentre il sole già volge al declino,
sei ancora il viandante che spiega
le scritture e ci dona il ristoro
con il pane spezzato in silenzio.
Cuore e mente illumina ancora
perché vedano sempre il tuo volto
e comprendano come il tuo amore
ci raggiunge e ci spinge più al largo”!

Il passaggio dal volgere al tramonto all’alba, dal buio che scende nella notte in attesa di vedere una nuova luce ricca di speranza! In questi momenti decisivi Papa Leone non ha fatto altro che evidenziare anche nell’omelia della messa di domenica mattina il passaggio esistente nell’animo dei due discepoli dal timore e dalla disillusione alla gioia per la sorpresa di un incontro inaspettato e insperato, un incontro faccia a faccia. Che dire di quella immensa partecipazione dei giovani che si è avventurata con coraggio a piedi per giungere a Tor Vergata alla ricerca di un volto nuovo . Hanno portato valori ed emozioni con tantissimo amore. Ripetiamo “ Non per “fare” qualcosa, ma per “stare”! Interroghiamoci sul senso del “Non fare”! Vuol dire “ Stare anche in silenzio. Non parlare. Semmai cantare. Stare in silenzio e cantare, insieme. Non da soli. Abitare da protagonisti le relazioni, riconoscendo che tutto è relazione”
Parole raccolte , che hanno dato il senso del discorso di Papa Leone , il quale soffermandosi lo ha detto con chiarezza rispondendo alle loro domande : «…tutti gli uomini e le donne del mondo nascono figli di qualcuno. La nostra vita inizia grazie a un legame ed è attraverso legami che noi cresciamo! Cercando con passione la verità, noi non solo riceviamo una cultura, ma la trasformiamo attraverso scelte di vita. La verità, infatti, è un legame che unisce le parole alle cose, i nomi ai volti. La menzogna, invece, stacca questi aspetti, generando confusione ed equivoco». Anche la verità è dunque un legame, una relazione, che oggi vive una grande crisi nell’epoca che viviamo del nichilismo (da nihil, cioè da ne-hilum: nessun filo, nessun legame). Verità che non può mai essere disgiunta dall’amore che è la relazione per eccellenza. Papa Leone con queste frasi ha voluto significare moltissimo : “quando una persona dice di “avere una relazione” sta dicendo che ama qualcuno. Ancora una volta quando si tratta di amore non si tratta di “fare” qualcosa, ma di “stare”, stare con qualcuno. Ribadendo le parole piene di amore verso l’altro e il prossimo !
Non c’è niente di più bello, i giovani soprattutto lo sanno, che “stare con”, con il proprio amato, con i propri amici. Quando si sta insieme il tempo sparisce, la sua catena si spezza, il krònos diventa kairòs, un tempo ricco di promessa e di significato, di gioia piena, e il senso riprende il terreno perduto dal troppo fare e dover fare che occupano la vita quotidiana. L’esperienza gratuita dello stare in compagnia è già un anticipo di paradiso. Parole del Santo Padre testimonianza del suo amato Agostino, che ha centrato le sue parole sul tema dell’amicizia, questa dimensione che è il cuore dell’esistenza dei giovani e a loro ha ricordato che il grande santo africano «Anche lui è passato attraverso una giovinezza burrascosa: non si è però accontentato, non ha messo a tacere il grido del suo cuore. Mi piace tantissimo rievocare questa citazione che fa sognare ognuno di noi : “ Cercava la verità che non illude, la bellezza che non passa. Come l’ha trovata? Come ha trovato un’amicizia sincera, un amore capace di dare speranza? Incontrando chi già lo stava cercando!! Come ha costruito il suo futuro? Seguendo Lui, suo amico da sempre». E ha concluso con queste parole piene di speranza: «L’amicizia può veramente cambiare il mondo. L’amicizia è una strada verso la pace».
Ecco l’amore che raggiunge e spinge più al largo. Sono fiduciosa e spero nel futuro che verrà attraverso l’operato dei giovani attenti alle dinamiche sociali . I giovani del futuro sapranno raccogliere la buona eredità del passato , catturando ciò che di più bello offre il presente per arrivare a mietere negli anni che dovranno venire . Il tempo scorre inesorabile , ognuno istante merita vissuto con la consapevolezza di non poter vivere da soli e di continuare a volerci bene e aiutarci per eliminare quei sentimenti negativi e di paura.
L’amore vince ovunque !
Avv.Patrizia Valeri – Patrocinante in Cassazione – Giurisdizioni Superiori