Nonostante gli sforzi delle autorità giudiziarie le indagini giudiziarie sono piuttosto lunghe e difficilissime da realizzare in tempi brevi , soprattutto quando si parla del caso più recente di  truffa aggravata del trading online , frode informatica . Infatti mi riferisco alla classica telefonata fatta da persone / truffatori da parte di falsi broker che assicurano ingenti guadagni con piccoli investimenti! Truffe ben articolate con mezzi sofisticati avviate a danno delle povere vittime.  Da uno studio peculiare avviato al momento le truffe nel trading online costituiscono il 18% di quelle informatiche denunciate in Italia nel 2025.  Questo significa che sono moltissime le persone che cadono vittime di società e broker fittizi che promettono grandi guadagni e sottraggono denaro a risparmiatori e investitori con una abilità scientifica . Dietro queste facciate di perbenismo si cela il male . Eppure la difficoltà stanno proprio nell’individuare dall’inizio gli abusatori i malfattori .
Negli ultimi tempi un caso ha riguardato una persona di grande spessore che nonostante le sue capacità e doti di elevatura professionale è stata vittima di una truffa ben articolata che è iniziata con una telefonata da parte di un presunto broker, il quale ha avuto il coraggio di presentare una proposta davvero allettante. Esistono queste forme di truffe di trading on Line accompagnate da pubblicità ingannevoli con utilizzo di strumenti sofisticati . Nel caso di specie la persona ripeto di grandi doti umane e di nota cultura è stata truffata dopo una breve introduzione e presentazione di un sistema di un investimento apparentemente redditizio , mascherato da riferimenti inesistenti,  proponendo alla vittima di effettuare una prova, dapprima con un piccolo investimento.
Il presunto broker con audacia  nel tempo, e’ rimasto in costante contatto con la vittima, spingendola a investire somme sempre più consistenti. Utilizzando un escamotage : quello di persuadere il futuro investitore nonché vittima , attraverso un sito  della società (falso) con tanta dí pubblicità ingannevole presentata da una piattaforma con grafici e tabelle di rendimenti in crescita veloce. Purtroppo questa truffa non si è consumata all’istante e’ proseguita per lungo tempo . Scoperta solo allorquando  la vittima ha deciso di incassare quanto investito che è tutto diventato evidente !  Per poter incassare, e’ stato  richiesto l’ulteriore pagamento per sbloccare le somme investite . Naturalmente l’amara scoperta di essere stata vittima di una truffa genera dei dispiaceri forti . Innanzitutto perché dalla scoperta si è capito che il controllo delle piattaforme da parte degli addetti al cyber crime ancora è scarso . Si getta la responsabilità sulla vittima e non su chi doveva esercitare il controllo ! Sbagliatissimo questo atteggiamento di colpevolezza . Le banche devono monitorare i risparmi dei propri clienti e garantire loro giusti interessi evitando commissioni alte. E’ difficile in Italia difendersi dalle truffe nel trading online quando si è vittima . Il sistema bancario è carente rispetto alla mole di lavoro che serve per la ricostruzione dei passaggi delle varie transazioni .
Il sistema in Italia e in Europa consente in generale il trading online , di per sé non è una truffa. Ciò costituisce il motivo per cui una persona di mente elevata può cadere nella trappola .  Parliamo, infatti, di un’attività regolamentata in Italia e non solo  talvolta, può effettivamente portare a buoni guadagni. Proprio perché regolamentata, però, ci sono diversi consigli che si possono  seguire per difendersi  dalle truffe. Ma nonostante tutto, ciò che manca è il controllo a tappeto di tutti i siti e piattaforme.
Pur sapendo la vittima che non  ci sono investimenti privi di rischi, è facile cadere . Tuttavia la presentazione falsa di una piattaforma non è ancora sotto il mirino attento dei controllori bancari . Basterebbe poco se ci fosse più controllo da parte delle banche a monitorare i flussi di denaro in uscita verso quali operatori bancari esteri . Ci vorrebbe un severo controllo sull’uscita dei soldi , sulle varie movimentazioni all’estero . Occorrerebbe un controllo severo a garanzie dei risparmiatori !
Infatti per proteggere un risparmiatore bisognerebbe attivarsi con degli alert , sempre tenere a mente, specialmente quando il cliente e’ un neofita in campo di investimenti e di trading online: nessun investimento è esente da rischi. Il problema forte è che le banche dovrebbero assicurare più protezione nei confronti dei propri clienti risparmiatori che costituiscono il motore dell’economia . Grazie ai risparmi dei clienti si possono fare ulteriori investimenti e mettere in circolo operazioni finanziarie . Si chiede alle vittime un comportamento diligente ! Giustamente viene chiesto tutto ciò , senza tener conto che i truffatori  cercano di persuadere la vittima promettendo grandi rendimenti a fronte di piccoli investimenti iniziali . Il flusso in uscita verso l’estero dovrebbe essere attenzionato con verifica immediata e blocco delle somme . Tutto ciò avviene  solo in rarissimi casi.
La vittima non può essere lasciata da sola e colpevolizzata . Il primo campanello d’allarme, quindi, dovrebbe scattare non appena si scopre l’uscita della transazione verso l’estero . il consulente e gli uffici bancari dovrebbero con immediatezza verificare anche in presenza di bonifici istantanei da tenere sotto controllo con sistemi immediati . Esiste l’autenticazione forte e la doppia verifica di controllo , che individua subito il cliente caduto in  un’opportunità per guadagnare a zero rischi. Nel nostro caso la nostra vittima è caduto a causa di una falsa rappresentazione di ottenere guadagni rapidi e significativi che sembrava essere allettante, come nella maggior parte dei casi era semplicemente troppo bella per essere vera e perfetta .
Solo dopo si è compreso che la truffa nel trading online è partita da  soggetti non autorizzati!
I servizi di investimento in Italia, vengono controllati  da una società che deve essere autorizzata dalla CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa). I truffatori, invece, operano senza alcuna autorizzazione e si spacciano per broker. Ma nessuno li ferma ! Quando contattano le vittime , propongono forme di investimento allettanti e mostrano siti web ben costruiti per sembrare affidabili , ma dietro c’è il mondo oscuro nulla corrisponde al vero . Si dice che una società davvero autorizzata, dovrebbe essere nell’elenco ufficiale presente sul sito della CONSOB, se il nome della stessa non compare tra quelle regolarmente registrate, si tratta con ogni probabilità di una truffa ed è meglio interrompere subito ogni contatto. Tuttavia a parole è molto semplice , ma gli strumenti esistenti per la tutela della vittima sono insufficienti e non solo. Si parla di verificare sul sito della possibilità di controllare l’elenco dei soggetti già segnalati alla CONSOB e ai quali è stato ordinato di cessare l’attività. Ma a volte fare questi indagini appare difficile per chi non sa navigare in rete e non ha un occhio pratico sui siti  , tante sono le vittime non in grado di attivarsi ! ! Il tempo necessario che serve per verificare
se la società in questione non fa parte di nessun elenco dei soggetti autorizzati redatto dalla CONSOB, e’ insufficiente , rispetto alla capacità dei truffatori molto più abili di agire alle spalle delle autorità e delle vittime . Ci dovrebbe essere una maggiore tutela che potrebbe portare la vittima ad interrompere immediatamente ogni tipo di rapporto. Sarebbe necessario creare un pool di esperti informatici per cercare tutte le informazioni e le  testimonianze online sulle società che creano false illusioni e magari contattarle direttamente che può essere un buon modo per scovare eventuali truffe di trading online.
Non si può lasciare la vittima da sola . Le stesse banche dovrebbero tutelare molto di più i propri risparmiatori. Ci sono domande che possono salvare dalla truffa del trading online il proprio risparmiatore cliente.
È evidente che la vittima sia scioccata dal fatto di aver perso i suoi risparmi , può avere dolore! Tuttavia aiutarlo a ricostruire i passaggi  potrebbe essere  utilissimo . Non tutti hanno la possibilità di avvalersi di avvocati e consulenti . E’ qui che nasce l’esigenza  di porsi queste domande. In ogni caso, eventuali incertezze e risposte tardive possono far scattare subito il campanello d’allarme. Il comportamento serio di un vero risparmiatore dovrebbe generare subito un alert . Non dare la colpa al cliente , ma ha il sistema ahimè e’ carente vista la numerosa presenza delle vittime . Le banche hanno in mano tante di quelle informazioni che hanno raccolto, possono effettuare più ricerche sui i siti che esistono in rete e confrontarsi con la CONSOB per verificare se le società esistenti in rete sono realmente autorizzate a operare.
Preme sottolineare che le truffe nel trading online non riguardano solo i neofiti, ma  anche figure specializzate che sono vittime  di questi tranelli. La motivazione è molto semplice: si tratta anche di truffe sofisticate e complesse come quella fatta ad esempio a danno  di D.M . Persona eccezionale,  seria di grande elevatura professionale e statura , di grande intelligenza ed istruzione .  Questo è potuto accadere solo perché il truffatore ha  utilizzato il nome di una vera società di investimento autorizzata e presentato alla vittima un sito web del tutto simile a quello originale.
In questi casi, le banche avrebbero dovuto allarmarsi con delle indagini per  controllare i movimenti, facendo verifiche dirette , magari rintracciare attentamente l’indirizzo URL del sito web. Nel caso di D.M.  i truffatori hanno creato copie quasi identiche di siti legittimi, modificando solo piccoli dettagli dell’URL, come l’aggiunta di trattini, numeri o domini leggermente diversi (ad esempio ‘.net’ invece di ‘.it’ o ‘.com’). Non basta per evitare di cadere nella trappola, confrontare sempre l’indirizzo web con quello riportato sui canali ufficiali della società di investimento o sul sito della CONSOB, quando i siti sono così simili e generano confusione . Non bisogna mai perdere la speranza
quando si cade vittima di una truffa di questo tipo, spesso l’epilogo può sembrare uno solo quello di non recuperare i propri soldi.  Oltre a denunciare tutto, segnalare il soggetto e il sito falso alla CONSOB perché in questo modo si può evitare che la stessa società fasulla possa danneggiare  altre vittime o effettuare un secondo tentativo proprio nei confronti della vittima o più tentativi , dovrebbe scatenare l’intervento di tutti gli organi dalla Polizia Postale finoraagli organismi internazionali a quelli italiani . Dovrebbe esserci più solidarietà e unione per la protezione di chi è vittima , aiutare con mezzi sofisticati a trovare i truffatori e ripercorrere con velocità i passaggi dall’Italia all ‘estero . Infine, dare più speranze di recuperare i soldi, attraverso indagini a tappeto su piattaforme e siti. Assistiamo in questi giorni alla denuncia di alcuni siti , alla fine si è dato un nome e cognome all’autore del fatto riprovevole . Sono sicura che chi opera il male , non avrà vita lunga e la legge e la giustizia potranno chiudere con un finale giusto e riparare il dolore di tante vittime malcapitate . Le truffe vengono attuate con mezzi sofisticati e complessi sapientemente mascherati e generano tanti di quei reati finanziari lesivi di un mercato finanziario e bancario , oltre che un disvalore economico ai malcapitati . Si confida nelle autorità giudiziarie e nei grandi esperti informatici attraverso la loro capacità si potrà salvare il mondo .

Avv.Patrizia Valeri  – Patrocinante in Cassazione – Giurisdizioni Superiori

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