Jole Santelli

Jole Santelli presidente della Regione Calabria, si è spenta durante la notte del 15 ottobre, nella sua casa a Cosenza. Da tempo però combatteva in silenzio la sua battaglia contro il tumore. Una notizia che ha lasciato tutta l’Italia incredula. Jole Santelli è nata a Cosenza il 28 Dicembre 1968. Finito il liceo classico si trasferisce a Roma, dove studia Giurisprudenza all’università “La Sapienza”. Nel 1992 si laurea, dopodiché si specializza in diritto e procedura penale. A 25 anni, nel 1994 decide di iscriversi a Forza Italia e, rimane sempre fedele al suo partito. Dal giugno 1996 ha collaborato con l’ufficio legislativo del gruppo di Forza Italia al Senato, per poi passare a quello della Camera nel 1998. Nel 2000 assume l’incarico di coordinatrice del dipartimento giustizia del partito azzurro e diventa assistente parlamentare di Marcello Pera. Nel 2001 viene eletta deputata nella circoscrizione Calabria, riconfermata alle successive elezioni del 2008, venendo eletta vice-capogruppo alla Camera dei Deputati del gruppo. Membro della commissione Giustizia della Camera, sottosegretaria di Stato al Ministero della giustizia dal 2001 al 2006 nei governi Berlusconi II e III.  Sottosegretaria al Ministero del lavoro e delle politiche sociali da maggio a dicembre 2013 nel Governo Letta. Il 6 Dicembre chiede le dimissioni, per aderire al nuovo progetto di Forza Italia che si colloca all’opposizione del Governo. È stata coordinatrice regionale della Calabria di Forza Italia. Dal 28 Giugno 2016 ricopre l’incarico di vicesindaco e assessore alla cultura della città di Cosenza nella giunta guidata dal sindaco Mario Occhiuto. Nel 2018 è rieletta alla Camera nel proporzionale in Calabria. Il 9 dicembre 2019 si dimette da vicesindaco di Cosenza e il 19 dicembre viene scelta da Forza Italia come candidata a presidente della regione Calabria. Il 26 gennaio 2020 vince la competizione elettorale con il 55,3% dei consensi contro Filippo Callipo (PD e civiche), fermo al 30,2%. La sua vittoria assume un significato molto importante, non solo nella sfera politica ma anche sociale, in quanto è la prima donna eletta presidente della Regione Calabria, nonché la seconda donna eletta presidente di una regione dell’Italia meridionale, e la prima eletta direttamente dai cittadini. La sua storia è sovrapponibile a quella di molti giovani che lasciano la propria terra per intraprendere un percorso di studi, professionale, e per realizzare i propri sogni. Ma  che portano con loro l’amore per la Calabria. Un legame profondo, indissolubile, che per Jole è divenuto dovere di riscatto e di rinascita. In linea con le decisioni del governo, ma nello stesso tempo coraggiosa nel prendere decisioni autorevoli, mai succube, per consentire ai calabresi di vivere e non sopravvivere. Ricordiamo la scelta di aprire la regione Calabria dopo due mesi di lockdown, dopo aver effettuato attente analisi del caso.

“Noi siamo un’economia depressa, dobbiamo dare una speranza alle persone”.

Stiamo vivendo un momento di crisi sociale, economica, in cui le linee ideologiche di partito non esistono più, vige la regola di tutti contro tutti. Jole invece durante il suo funerale, è riuscita a creare un momento di riflessione e di unione. In questi giorni il mondo della politica si è fermato, è stato posto davanti un momento emblematico. Siamo tutti fragili davanti alla malattia, siamo un soffio di vento, non esistono immortali. Jole Santelli ha dimostrato che nella vita bisogna essere coerenti, coraggiosi, la paura è come un leone che si impossessa dei nostri sogni, dei nostri progetti, ragion per cui non bisogna dargli agio di farlo. Analizzare, riflettere e agire, finché non è troppo tardi. Nella sua semplicità ha inaspettatamente fatto sì che per qualche giorno, i politici hanno messo da parte il colore di appartenenza e di abbracciare quello dell’unione, della speranza e della collaborazione. È stato un momento di grande orgoglio, si sono orgogliosa di poter dire che Jole ha rappresentato l’animo calabrese.  L’omelia del suo funerale ha toccato le corde del cuore, ed ha portato le alte cariche politiche a riflettere, a fare capire che sono ancora in tempo a cambiare la rotta, gli atteggiamenti e di essere in primis umani, di essere animati dagli stessi valori della Santelli. Jole era in primis una donna, umana, e poi una politica. Lontana dall’immagine della donna in carriera di cui siamo abituati a vedere. Solo ora abbiamo capito che era animata dalla voglia di riscatto per la sua terra, lontana dalla voglia di protagonismo, solo diventando qualcuno poteva avvicinare i vertici politici a favore della sua terra, poter porre l’attenzione alla Calabria. Nonostante abbia ricoperto alte cariche politiche, è rimasta la donna di sempre.Tollerante, rispettosa nei confronti di altri partiti e e mai polemica. Ecco il suo pensiero sulla malattia, che porta anche a capire alcune sue scelte:

“(La malattia)Ti dà dolori ma ti fa un grande regalo: ti fa conoscere la libertà, ti aiuta a non avere paura di niente, a non rispettare più le convenienze. La malattia, oltre alla disgrazia, mi ha dato la fortuna di non avere paura della libertà, di essere libera e di sentirmi tale. E non ho paura del coraggio che serve perché quello l’ho dovuto conoscere così bene che è diventato un amico fraterno”

Maria Vittoria Corasaniti

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