Forte dei Marmi è uno di quei luoghi in cui, per certi versi, sembra che il tempo si sia fermato. Un angolo d’Italia dove, in pochi chilometri, si passa dal mare ai monti, immersi in un paesaggio unico. Uno spazio capace di generare emozioni e connessioni profonde.

È una giornata di metà estate. Un gruppo di amici, storie da condividere e una vecchia Defender 88 del 1982, targata Roma. Al volante c’è Paolo Pinchetti, romano di nascita ma fortemarmino d’adozione, che passa a prendermi per un giro alla scoperta degli angoli più autentici di questo luogo incantevole.

Con Paolo l’amicizia è nata nel tempo, alimentata da una passione comune: l’abbigliamento vintage, gli oggetti dal sapore retrò… e naturalmente i motori. Come dico spesso, le passioni uniscono. E il vintage, ormai, non è più una moda passeggera: è uno stile di vita, un fenomeno culturale quotidiano.

Durante il nostro tour, ci fermiamo a prendere Whitney, cara amica e DJ di fama, che in consolle fonde moda, cultura e musica in un’unica armonia magnetica. Cresciuta tra i colori e i ritmi di Malindi e Nairobi, classe ’94, inizia con la danza per poi innamorarsi della musica. Nel 2017 si trasferisce a Firenze per studiare moda, ma trova nei club il palcoscenico perfetto per esprimere la propria identità artistica.

Dal 2021 è DJ resident in locali iconici come The Lodge e Colle Bereto, e conquista le scene di tutta Italia, dalla Toscana alla Sicilia. Nel 2022 arriva la svolta: diventa DJ ufficiale del tour Chopard e suona per brand come Red Bull, BMW, Mercedes e Audi. Nei suoi set Afro House e House c’è il legame vivo con le origini: ogni anno torna in Kenya per assorbire nuove energie e ritmi, intrecciandoli alle sue performance.

Durante il tour italiano, Whitney viaggia a bordo di una Land Rover Defender 90 S 3.0d Mild Hybridda 200 CV. Compatta nelle proporzioni ma imponente nella presenza, che incarna lo spirito di chi non teme le strade inesplorate. A renderlo possibile è la collaborazione con il Gruppo Peragnoli, storica realtà toscana attiva dal 1956, con sedi a Empoli, Siena e Firenze.

Anche Whitney, appassionata di moda, motori e vintage, mi chiama poco prima: è a Forte e vuole che l’accompagni a scegliere alcuni outfit per le sue serate. Decidiamo così di passare dagli amici di Vintage 55, il brand fondato da Roberto Dalla Valle, nato dall’amore per gli Stati Uniti e lo sportswear d’oltreoceano. Jeans, t-shirt e felpe americane usate furono il loro punto di partenza. La prima maglia da football americano portava il numero 55: il destino del nome era segnato.

Negli anni, Vintage 55 ha intrecciato moda, cinema, musica e movimenti culturali, mantenendo vivo il legame con le icone senza tempo degli anni ’60 e ’70 e aprendosi alla bellezza senza età del Giappone. La qualità è il loro mantra: denim e indaco giapponesi, lane e cotoni italiani, produzioni limitate e curate. I loro store sono luoghi caldi e vissuti, più simili a case di amici che a negozi.

E oggi questa storia arriva a Forte dei Marmi, dove lusso e semplicità convivono con un’eleganza naturale. Qui, tra mare e viali alberati, il tempo scorre lento e ogni gesto diventa parte di un rituale fatto di gusto, qualità e cura.

Mentre io e Whitney ci perdiamo tra le bancarelle del mercato, Paolo va a salutare gli amici del Bagno Cesare, dove abbiamo deciso di pranzare. Lì ci raggiunge, quasi per caso, Massimo Landi, chef eclettico e proprietario del rinomato Ristorante Tre Stelle, che abbiamo conosciuto lo scorso anno. Con lui c’è Robert Lovin, ex allievo e oggi chef del Bagno Cesare. Insieme ci preparano un classico della tradizione, un piatto spettacolare per occhi e palato.

Curioso quale sono e affascinato dalla location dove abbiamo pranzato, mi intrattengo con Gabriele Matteoni, proprietario del Bagno Cesare, che cita durante la nostra chiacchierata Beppe Severgnini: “In un luogo di vacanza, vogliamo essere trattati come casi unici, in un posto unico, per un’occasione unica”. Una frase che racchiude lo spirito di Forte e la filosofia del locale: eccellenza gastronomica e servizi di altissimo livello in spiaggia, che sono un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione.

«Ogni cena è un viaggio nei sapori autentici della Versilia», racconta Gabriele, «usiamo solo ingredienti nella loro massima espressione, pesce sempre freschissimo e la creatività del nostro chef Robert Lovin». Autenticità e accoglienza, hanno reso questo pranzo unico.

Il sole inizia a calare su Forte dei Marmi. Whitney e Paolo si congedano, ma proprio in quel momento ricevo un invito da Gianmarco, organizzatore di eventi e amico di lunga data, per un aperitivo al Riviera. Con lui, lo so, un “ci vediamo per due chiacchiere” si trasforma sempre in una serata di aneddoti, progetti e musica.

Laureato in comunicazione e marketing, ha sempre avuto una passione sfrenata per organizzare eventi: oggi è il suo lavoro accompagnato dal motto : we are all young dreamers.

Chiama Forte dei Marmi “il Paesello” e lo descrive come parte della sua vita: scuole, primi lavori, ricordi d’infanzia e giacca e cravatta per le grandi occasioni. «Forte mi ha visto crescere e io l’ho vista evolversi. Ora è un’icona mondiale, una boutique a cielo aperto, ma si vive ancora alla vecchia maniera: in bici, tra supercar e Vespa Primavera, con i pescatori che portano le reti sul pontile accanto a chi sfoggia shopping bag di brand di lusso» mi racconta Gianmarco

Mi parla del suo nuovo progetto, Disco Mare, che va in scena ogni mercoledì, dove si celebra una Dolce Vita fatta di sguardi, champagne e musica senza tempo: dalle italiane iconiche all’italo-disco più frizzante.

La console del nuovo progetto, come di molti altri, è affidata a Luca Pedrini, artista cresciuto tra passerelle di moda e club, capace di trasmettere leggerezza e ottimismo. «Lavoriamo insieme da quattro anni con un obiettivo comune: riportare la musica sulla pista da ballo. Con il nostro collettivo Spasso proponiamo funky, disco e house, la musica del ballo per eccellenza».

Concludiamo la serata con un rinfrescante Gin Tonic ai sentori del tartufo con Gin Black Gold, mentre Forte dei Marmi si veste della sua anima notturna. E io mi lascio trasportare, ancora una volta, dalla sua magia senza tempo.

di Cristiano Gassani

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