La Festa del Cinema di Roma si è chiusa il 24 ottobre 2015 con
un’intensa programmazione tra cui è spiccata la Giornata della Critica
Sociale “Sorriso Diverso”. Si è svolta nello spazio Rai Movie ed ha
focalizzato l’attenzione di giornalisti e pubblico sulle eccellenze
cinematografiche che si sono occupate di presentare tematiche sociali
tra le pellicole presentate alla rassegna romana. Il tema trattato
“l’educazione dei Giovani attraverso il Cinema” ha dato ampi spunti di
discussione e dibattito che hanno infervorato i presenti. Il ciak
d’inizio è stato dato da Niccolo’, il piccolo cambogiano adottivo
italiano, e la conduzione e moderazione è stata affidata all’ormai
storica conduttrice dei “Tulipani” Metis di Meo che ha dato il via
alla proiezione delle clip dei quattro film e del cortometraggio
fulcri della giornata: “Registro di classe” di Gianni Amelio, “E-bola”
di Cristian Marazziti, “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti
e “Land of Mine” di Martin Zandvlie. Durante il dibattito è stato
presentato anche il cortometraggio “Il fotografo” diretto da
Alessandro Genitori e Elis Karakaci, in collaborazione con
l’Associazione culturale Cinemage e prodotto dal CIFA per Rai Gold,
sul tema delle adozioni internazionali. La giornata è stata aperta
dalle parole del direttore del festival Antonio Monda: “… Nel
momento in cui questi temi riescono ad arrivare al pubblico, il cinema
può essere educazione. È fondamentale però che gli autori siano liberi
di raccontare”. Diversi gli interventi e contributi da parte dei
critici cinematografici ed esperti Paola Dei, Catello Masullo, Luigi
de Filippis, Franco Alberto Cucchini, Massimo Nardin, Franco Mariotti,
Giorgio Arlorio e Carlo Brancaleoni, ma anche da parte di Elisabetta
Scala del Moige – Movimento Italiano Genitori, ha dato la sua
esperienza su quanto sia difficile canalizzare correttamente l’uso
dell’immagine dei piccoli e dei giovani da parte dei mass media ed ha
espresso la propria opinione su quanto la scuola e la famiglia non
abbiano più l’esclusività dell’educazione dei giovani: “I giovani oggi
sono nativi digitali … Il cinema, la fiction, tutto quello che può
essere comunicazione visiva sono mezzi che vanno utilizzati perché
possono fare moltissimo da un punto di vista pedagogico”. Si interseca
l’intervento di Janet De Nardis direttrice del Roma Web Fest e anche
vice presidente CNA Cinema, la quale ha offerto in chiusura la sua
opinione sull’educazione dei giovani focalizzando l’importanza che ha
oggi la rete. “Il web non è nemico del cinema, anzi i ragazzi tornano
volentieri al cinema se gli si danno dei contenuti vicini al loro
mondo”. “Registro di classe” di Gianni Amelio: docufilm di grande
valore storico e rievocativo di epoche scolastiche a noi molto vicine
(1859 – 1960) eppur concettualmente tanto lontane. Differenze di
linguaggio e generazionali, differenza di metodi educativi, differenze
di classi sociali. Un’analisi attenta e tenera al tempo stesso con gli
occhi interlocutori dei bimbi dell’epoca. Presente in sala Cecilia
Pagliarani, co-autrice con Gianni Amelio, la quale interviene “…
rianalizzare questi aspetti (della scuola e della società di allora)
deve essere un modo per capire la nostra storia e parallelamente per
risolvere alcuni aspetti dell’educazione”. “E-bola” di Cristian
Marazziti: film realistico di formazione ed informazione sulla grave
malattia che ha recentemente prodotto effetti distruttivi, ma
soprattutto inno agli operatori sanitari (a vari livelli) che sfidano
la patologia per mettersi a servizio degli altri. Carattere fortemente
scientifico oltreché umano. Presente in sala il regista Cristian
Marazziti “Abbiamo coinvolto un team proveniente da tutto il mondo,
con l’unico scopo di abbattere barriere e diversità e combattere un
nemico comune”. “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti: film
ambientato nella periferia romana in cui si baciano i tratti surreali
e realistici di fatti e personaggi. In ogni persona, oltre il lato
oscuro, può nascondersi un lato da “supereroe”. La trama, che avrebbe
potuto essere scontata, è stata lavorata in un gioco di equilibrismo
che lo rende, invece, unico. Presente in sala il giovane regista
Gabriele Mainetti “I giovani vengono influenzati dal cinema e dai
media ed è proprio per questo che il cinema non deve mai smettere di
fare ricerca”. “Land of Mine” di Martin Zandvlie: film ambientato
nella guerra danese del 1945 con i giovani adolescenti usati per
disinnescare le mine. Crudo ma dalla fotografia poetica … come gli
occhi di quei ragazzi combattenti in guerra e con il cuore
dell’adolescenza. Ragazzi costretti ad essere eroi e con il desiderio
di essere bambini. “Il fotografo” di Alessandro Genitori e Elis
Karakaci: cortometraggio prodotto dal CIFA per Rai Gold in
collaborazione con l’Associazione culturale Cinemage. Un bambino
adottivo “apre le porte” della sua vita a lei … con l’aiuto della sua
macchinetta fotografica. Presenti in sala Alessandro Genitori e Elis
Karakaci, con il lancio curato da Roberto Nepote, direttore Rai Movie
“Questo lavoro vuole far riflettere su un dato molto importante
riguardante le adozioni internazionali in Italia: dal 2003 in Italia
oltre 35.000 bambini hanno trovato famiglia”. La Giornata del Cinema
Sociale ha proposto, come di consuetudine del progetto, tematiche
forti ed interventi e partecipazione attenta ed autorevole per
proporre, nel cinema e con il cinema, argomenti di qualità. La
giornata è un evento del Festival dei Cortometraggi Tulipani di Seta
Nera per l’associazione UCL. Il prossimo appuntamento con le
iniziative della UCL è con il Festival Tulipani di Seta Nera dal 29
aprile al 1 maggio 2016.