In concomitanza con la prima romana dello spettacolo teatrale Nuda e Cruda per la regia di Livio Galassi, che si è tenuto al Piccolo Eliseo ( Roma, Via Nazionale 182 ), è stato presentato fresco di stampa il libro “Nuda e Cruda” di Anna Mazzamauro edito dalla Diamond Editrice. Il libro inaugura la collana “People”, dove le biografie e/o autobiografie, oppure ancora, le vite, i pensieri di altri messi su carta, vengono raccontati fosse anche solo per strappare un sorriso. Tema chiave del libro l’esortazione a spogliarsi, ora dei ricordi cattivi, ora degli amori sbagliati, dei tabù del sesso, della paura, attraverso le storie dei personaggi che l’attrice interpreta vestendosi e svestendosi non solo dei loro panni, ma anche delle proprie emozioni. E così nel libro, come nello spettacolo teatrale, si avvicendano le vite di “uomini” qualunque, specchio della nostra società, specchio delle nostre vite in un incalzare di battute serie e semiserie, comiche e semicomiche che strizzano l’occhio ad una realtà troppe volte ancorata ai vecchi tabù.
“E se, dopo aver visto lo spettacolo, un piccolo libro diventa palcoscenico, gli stessi occhi di chi ha guardato ritroveranno quei trasalimenti che solo il teatro può dare. Allora io, in quei lettori, ritroverò spettatori più attenti, più curiosi di vedermi ancora come un’antica amica nuda e cruda. Oppure soltanto cruda, o cruda e nuda, o soltanto nuda. No, solo nuda è meglio di no! Affettuosamente, Anna”.
Già in cartellone in diverse città italiane, la kermesse ha stupito e riscosso grande successo restituendoci una grande attrice, che trova nella dimensione teatrale la sua misura più congeniale.
“Vogliamo giocare con il titolo? Vogliamo come al solito sbriciolare in tante perline la collana che invece come donna indosserei volentieri intera e luminosa? Lo faccio. Soffro ma mi diverto. L’autoironia è la disciplina con la quale mi sono allenata a rompere gli specchi e l’imbecillità di quelli che…! “Nuda e Cruda” è il titolo che ho voluto dare al mio spettacolo. Avrei potuto intitolarlo semplicemente “Nuda”, ma avrei corso il grande rischio di usare le parole con l’eco che regalano i teatri vuoti! Io ho scritto questo spettacolo per raccontare come ci si spogli dei ricordi, della gioia quando è troppo forte, si spalma sul petto e provoca dolore come un infarto. Come liberarsi dei pregiudizi, dei principi e degli amori guasti, come levarsi dai piedi il peso della diversità ( non sono io che sono diverso, sono gli altri che sono troppo uguali ) per raccontare come si impari a mostrare quel fascino struggente della donna brutta, a sentirsi come una sovrana, un’imperatrice delle brutte misure. Spogliarsi degli abiti anche quando si è carnosi. Credo che uno dei momenti più divertenti dello spettacolo sia quello in cui appaio nel corpo fuori misura della donna che ama la cioccolata, in dissapore con le diete e felice con la sua ciccia, padrona del suo corpo e capitano della sua cellulite. Esegue uno scompigliato spogliarello tutto scuotimento e rimbalzi. Ma io amo dar rilievo al divertimento trascinando sul palcoscenico anche i furori, la collera e la rabbia delle creature che hanno subito la crudeltà altrui. E ho dedicato alla madre di Melania un brano. E un altro passaggio alla donna stuprata. Non ci assale così forse anche la nostra esistenza, con i suoi giorni di festa o le sue ore penose? Anna”.
Nuda e Cruda, grazie ad una narrazione profonda e toccante, invita il lettore a confrontarsi su se stesso e ad esibirsi anche attraverso la propria diversità, sia essa sessuale o sociale. Il libro dello spettacolo contiene un’intervista esclusiva a cura dell’editore Simone Di Matteo e un inserto a colori con le foto di scena a cura di Pino Miraglia.
Un nuovo “diamante” per la Diamond Editrice, che conferma il costante lavoro di ricerca per un’editoria di qualità e spessore.