The Chvurches_Photo_Recover_300CMYK_3_foto di Christina Kernohan_m

CHVRCHES_cover ALBUM The Bones of What you believe

“The bones of what you believe è tra i dischi più belli usciti negli ultimi mesi. E forse anche tra i migliori usciti quest’annoInternazionale

È uscito  “THE BONES OF WHAT YOU BELIEVE”  il disco di debutto dei CHVRCHES, un album che si muove tra le atmosfere anni ottanta, rock e l’elettronica hipster dei club di Londra.

Il disco è ricco di ottime melodie, di canzoni orecchiabili. Ogni brano è frutto di un lavoro molto accurato. I sintetizzatori e i loop elettronici che accompagnano i brani sono profondi, mai banali. Perfetti per bilanciare la voce fanciullesca di Lauren Mayberry, volto femminile del trio scozzese accanto ai due polistrumentisti Iain Cook e Martin Doherty. La forza dei CHVRCHES è quella di evocare tutte queste influenze con grande semplicità, quasi con naturalezza forse anche grazie al fatto che mentre il gruppo si potrebbe definire Synthpop tutti i componenti arrivano dal mondo Indie rock. Questa la tracklist del disco: “The Bones of What you believe”, “The mother we Share”, “We Sink”, “Gun”, “Tether”, “lies”, “under the tide”, “Recover”, “night Sky”, Science/visions”, “Lungs”, “By the Throat”, “You caught the light”. L’album è stato anticipato dal singolo “The mother we Share”che ha raccolto ottime critiche tra gli addetti ai lavori che attendevamo questo disco con grande curiosità. Nel disco spiccano brani come l’intensa “Recover”, accanto a “Tether” dal crescendo elettronico e “LIes”, la canzone più cupa del disco.

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