Perché l’India? È questa la domanda che in molti, se non forse tutti, mi hanno fatto al momento in cui ho svelato quale sarebbe stata la mia prossima meta…Molte persone mi avevano detto che l’India sarebbe stata sconvolgente, una meta che nel bene o nel male lascia comunque un segno….Ma la decisione di partire in effetti nasce da dentro, ispirata dalla sensazione che in quella terra avrei davvero trovato qualcosa di diverso… E allora perché l’India? Spero che questo mio racconto aiuti tutti voi a dare una risposta a questa domanda…
L’impatto con l’India, o come piace definirlo a me, l’imprinting, si ha non appena si varca la scritta exit dell’aeroporto. Il primo passo fuori dal terminal di Delhi è un insieme di sensazioni tanto strane quanto piacevoli…Il caldo torrido e il peso di quell’aria così carica di smog e odori vari è accompagnato dai rumori dell’infernale traffico della metropoli e dai colori vivaci che caratterizzano il paesaggio…Il tutto crea un mix indescrivibile, una bomba di emozioni contrastanti che lo rendono unico al mondo!
Arrivato piuttosto tardi in quel di Delhi, mi concedo qualche ora di sonno in un albergo non molto distante dall’aeroporto, in quanto la mattina seguente avrei avuto il volo per Jodhpur e il mio viaggio sarebbe davvero iniziato!!!
Spinto dall’entusiasmo alle prime luci dell’alba apro gli occhi e dopo un buonissimo tè sono pronto a conquistare il Rajasthan! Salito su un aeromobile alquanto discutibile ma comunque efficace, arrivo nella città di Jodhpur chiamata la città blu e caratterizzata appunto dal colore blu vivace delle abitazioni della casta bramina del luogo…Tappa obbligatoria per chi visita la città è il palazzo Merhagarh, antica dimora del Maharaja di Jodhpur che sorge sulla montagna che domina la città, dal quale è possibile ammirare, oltre alle meravigliose stanze, la vista di tutti i tetti blu delle case…Tutto molto bello, ma come avrete capito, il motivo per cui sono partito era sentire qualcosa di diverso, di forte, e così prendo la decisione di avventurarmi per le viuzze della città antica…l’impatto è stato sconvolgente. Mi ritrovo improvvisamente catapultato in un mondo diverso, una realtà lontana dalla comune idea di “passeggiata in centro”. Un insieme di odori, colori, rumori, fanno da contorno a centinaia di persone che vivono letteralmente in strada..Ogni azione quotidiana viene svolta in strada,ma non pensate a nulla di triste al riguardo, è così perché in India la vita è in strada! ( ma anch’io l’ho capito dopo )
Passeggiando tra la gente e schivando qualche bovino qua e là, noto subito qualcosa che caratterizzerà tutto il mio viaggio da quel momento, il sorriso della gente! Non c’è diffidenza negli sguardi delle persone, solo curiosità e gioia nel vedere uno straniero passeggiare in quel gran casino!
Vi starete probabilmente chiedendo in che modo circolano auto e moto per le strade, e qui arriviamo a un punto molto interessante…Non a caso prima ho usato la parola casino, bhe in quel “casino” sono compresi anche centinaia di veicoli che scorrono senza regole precise( o almeno che non seguono delle regole a noi comprensibili ) e che rendono la passeggiata tanto suggestiva quanto affascinante…
Finalmente verso sera arrivo al mio hotel, dove trascorro una splendida serata a gustare il primo di una lunga serie di riso con verdure al curry…La serata si conclude con la vista di un piacevolissimo spettacolo di magia eseguito da un anziano del luogo…Faccio quasi fatica ad addormentarmi, preso dall’entusiasmo di queste prime ore indiane non vedo l’ora di scoprire cosa mi attenderà il giorno seguente!
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