La mia mattina a Jodhpur inizia sorseggiando un gustosissimo lassi, una bevanda nutriente a base di yogurt frullato con zucchero che gli indiani bevono regolarmente durante il giorno…Scoprirò poi che tutti quei fermenti lattici saranno la mia salvezza dai virus intestinali, ma questa è un’altra storia..
Terminata la colazione vengo invitato a visitare una piccola comunità locale chiamata Bishnoi, dove gli abitanti vivono in totale armonia con i frutti che la natura ha da offrirgli, nel totale rispetto degli animali e quindi in assoluto vegetarianesimo..Mi fermo a parlare con i due capo-famiglia i quali in modo molto orgoglioso mi mostrano i loro 20 figli e mi invitano a prendere parte alla cerimonia dell’oppio…Penserete “Ecco il solito 25enne che va in India per evadere gettandosi tra le più impensabili droghe” invece con molto piacere scopro che non dovrò fumare nulla di devastante ma bere un infuso di semi di papavero, quindi solo lievemente oppiaceo…La cerimonia dedicata a Shiva rappresenta l’amicizia e viene sigillata bevendo l’intruglio a base di oppio dalla mano di un altro per tre volte..È stata la prima volta che ho temuto per il mio stomaco, ma avevo il buon lassi a proteggermi!
Lasciata Jodhpur parto per Udaipur e nel tragitto mi fermo a Ranakpur per visitare un tempio Gianista.. Vi confesso che ho una grande passione per lo yoga e la meditazione quindi l’idea di entrare lì mi affascinava tremendamente..
Il tempio di Ranakpur è un capolavoro di architettura, un esplosione di energia che ti invade non appena ci metti piede..Appena entrato vengo avvicinato da un giovane monaco il quale mi chiede se avessi avuto voglia di recitare qualche mantra insieme a lui..Lo seguo in un angolo un pó defilato del tempio, un piccolo luogo di pace e silenzio…In tutto trascorriamo circa due ore insieme, tra meditazione e racconti affascinanti sul mondo Gianista…Provo un senso di pace e gioia in quel luogo, sensazioni che mi porterò dentro a lungo..Pur volendo restare ancora un pó, mi rimetto in viaggio verso Udaipur e finalmente dopo diverse ore tra i monti del Rajasthan raggiungo questo luogo magico verso sera…Ad accogliermi un meraviglioso tramonto, accompagnato da centinaia di pipistrelli che sorvolano il lago adiacente al mio hotel..Molto suggestivo ed emozionante.
Lo splendido hotel in cui mi trovo, un tempo era la residenza invernale del Maharaja di Udaipur e vi lascio immaginare la bellezza di quel palazzo…Terminata la cena rigorosamente a base di curry, decido di fermarmi a godere di quell’atmosfera incredibile che quel luogo offre…Sorseggio un drink insieme a una mia compagna di viaggio iniziando scambiarci sensazioni ed emozioni provate fino a quel momento..Noto con piacere che anche lei è scioccata positivamente dall’impatto con l’India, segno che il viaggio stava raggiungendo il suo scopo…Il tempo, sotto le stelle e in compagnia di qualche gin tonic, vola e a notte fonda torno in camera..La sveglia sarebbe stata 3 ore dopo e la voglia di vedere Udaipur il giorno seguente mi accompagna per quelle poche ore di sonno…Apro gli occhi e sono pronto per Udaipur, la città dei laghi!
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