Tommaso Zorzi non ha dubbi su chi sia il personaggio della settimana:

“Il personaggio della settimana è Drusilla che è stata meritissimamente messa tra le 5 conduttrici del Festival. E’ sconcertante il bisogno che c’è con tutte le drag queen, le trans o tutte quelle persone in cui l’identità di genere o l’aspetto non rispecchiano il sesso anagrafico di specificarlo: nessuno ha scritto la donna biologica Sabrina Ferilli.

A parte che stai riducendo l’artista a quello che ha in mezzo alle gambe, che saranno poi affari suoi, o alla parrucca che si vuole mettere o non mettere, e poi soprattutto lo paragoni con una normalità che non esiste. Che cos’è poi una normalità? Io conosco tante coppie normali che magari stanno insieme normalmente per 25 anni tradendosi da 18.
Allora è più normale una coppia di uomini che sta insieme 25 anni senza tradirsi, se proprio vogliamo usare questo termine normale.
La parola ‘normalità’ secondo me andrebbe abolita e sostituita con la parola ‘etica’: una roba è giusta ed è normale se è etica, se non è etica allora è sbagliata, ma non perché è normale, ma perché va a ferire qualcuno o è lesiva di qualcosa o di qualcuno.

A proposito del papà normale, ognuno è padre a modo, suo ci sono 100 modi di essere un buon padre ma ce n’è uno solo per essere un cattivo padre che è quello di fregarsene del figlio.

Alla domanda di Costanzo “Vai a Sanremo?”, Zorzi ha risposto: “No, io ho una scaramanzia su Sanremo:  detesto fare le attività satellite a Sanremo perché dato che l’obiettivo ultimo di tutti noi che facciamo televisione è calcare il palcoscenico dell’Ariston, io voglio andare a Sanremo solo per calcare quel palco”.

 

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