Le ‘Cartellate’ fanno parte della tradizione natalizia pugliese, si pensa che rappresentino l’aureola o le fasce che coprivano il Bambino Gesù nella culla, oppure la corona di spine posta sul capo di Gesù, quando lo crocifissero. Il nome è legato alla loro forma ‘incartocciate’, ‘incartellate’, la loro origine è molto antica e lo testimonia la raffigurazione nella pittura rupestre del VI secolo a.C. In essa veniva riprodotta la preparazione di un dolce molto simile denominato ‘lanxsatura’, che veniva offerto agli Dei secondo il culto di Cerere associato alle offerte fatte a Demetra, dea della terra. Successivamente questi dolci vennero tramutati in doni alla Madonna, una sorta di preghiera per chiedere a Lei di intervenire sulla riuscita del raccolto.
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Le cartellate pugliesi
Ingredienti:
1 kg di farina
200 g di vino bianco dolce
100 g di olio d’oliva
1 kg di mosto cotto
cannella e chiodi di garofano in polvere q.b.
olio per friggere q.b.
Formate la tipica fontanella con la farina, al centro disponete l’olio, impastando aggiungete poco a poco il vino, se l’impasto risulterà duro, potete mettere l’acqua,procedete finché esso non è omogeneo. Ricavate delle pagnottelle, stendetele aiutandovi con la macchina per stendere la pasta fresca, la sfoglia dovrà essere di 3-4mm. Poi ripartitele in fascette da 1,5 – 2 cm ricavate con la rotellina a smerli. Poi prendete ciascuna di esse e congiungete gli estremi sia superiori che inferiori, pizzicando l’intera fascetta ad intervalli, poi arrotolatele su se stesse, formando delle rose. A questo punto prendete le cartellate e friggetele in olio bollente, dopo aver fatte scolare immergete nel vin cotto ( il vin cotto dev’essere prima bollito), adagiatele su un piatto ed eventualmente polverizzatele con cannella e chiodi di garofano in polvere.