Le Marche: una regione tra le più eterogenee d’Italia che nasconde una scena musicale tra le più vive dello Stivale. Bazzicando la scena locale da anni, ci siamo presi l’impegno di stilare una speciale classifica delle 5 migliori band (Top Five) – Cantanti Marchigiani Famosi della Regione Marche. Un po’ per gioco e un po’ per amore. Quinto posto in classifica per gli ZIO PECOS (in fondo al nostro report la gallery delle 5 band). Con 4 album all’attivo e più di 15 anni di attività, sono ormai una certezza nel panorama musicale della regione del Picchio. Suonano da anni nei più svariati contesti, dalle sagre di paese ai matrimoni.
Dalle rassegne musicali cantautorali (vedi Musicultura) alle aperture a grandi artisti Pop Italijordan’s store rams super bowl ring nike air max 97 new style wigs wig shop custom jerseys custom soccer jerseys adidas yeezy boost 700 customize jersey basketball cheap nfl jerseys adidas outlet online custom baseball uniforms jordan 4 cheap black hair wig nike air maxes ani. Non potevamo non menzionare Zio Pecos nel novero delle migliori band regionali, se non altro per la decennale esperienza. E per i numerosi riconoscimenti ricevuti. Ne è passato di tempo da “Il berretto de paja” (loro primo vero successo discografico). Ma questi ragazzi sembrano essere come il vino buono, più maturano e più migliorano.
Salendo in classifica, al quarto posto troviamo i BRUTTI DI FOSCO. Come poteva la regione sede di uno dei più importanti festival di musica Celtica d’Italia – Montelago – non avere almeno un rappresentante di questo genere nella top 5? Non poteva. E infatti, ecco i Brutti di Fosco. Basterebbe il nome a dare un’idea dell’attitudine dissacrante del gruppo. Ma il carisma e la simpatia non sono gli unici elementi vincenti della band. Questi ragazzi suonano, e di brutto. I loro brani sono tutt’altro che mere imitazioni ai clichè del genere.
All’interno delle loro composizioni troviamo una marea di richiami ad altri generi che hanno sicuramente influenzato la crescita artistica di questi ragazzi. Heavy metal, folk, progressive rock, blues… I cinque suonano di tutto e lo fanno più che bene, con la cornamusa di Lorenzo Carducci a far da collante al sound e al carattere della band. Sul palco sono pura energia. Saltano, corrono, incitano il pubblico. Non si può restare indifferenti davanti a un live come il loro.
Al terzo posto ci sono i XGIOVE. I nostrani XGIOVE, e scusate se è poco, hanno di recente aperto il concerto di un artista del calibro di Zucchero Fornaciari a Campovolo. Tra gli altri riconoscimenti che questi giovanissimi ragazzi hanno ottenuto spicca la vittoria al Tour Music Fest e al Cantagiro 2022 come miglior band italiana. E anche un prestigiosissimo terzo posto a “Una voce per San Marino”, festival che – se vinto – gli avrebbe garantito l’accesso dalla porta principale all’Eurovision Song Contest. Insomma, avrete capito che non stiamo parlando del gruppetto della Parocchia sotto casa. Questi ragazzi erano già attivi da anni come “Contrabband”. Un gruppo folk con cui hanno girato le Marche in lungo e in largo facendo grossa esperienza di palcoscenici di tutti i tipi.
Il tutto prima di cambiare nome e di dare un’identità più precisa e focalizzata al progetto. I XGIOVE fanno musica inedita, scrivono ed arrangiano i loro brani e lo fanno con un carattere indiscutibile. Sul palco sono una bomba ad orologeria, sembra di vedere una coreografia degna del miglior Nureyev vedendoli muoversi e alternarsi nel ruolo di protagonisti. La fisarmonica di Nicolò Buccioni è ciò che li distingue a livello sonoro dalle altre band con la loro attitudine indie pop e li rende unici nel loro genere.
Al secondo posto LITTLE PIECES OF MARMELADE Saliti alla ribalta nazionale con il loro secondo posto assoluto all’edizione 2020 di X Factor, i LPOM valgono in realtà molto di più di quanto un format televisivo abbia da offrire. Possiamo assicurare che un loro live è una pura scarica adrenalinica dall’inizio alla fine. Sono soltanto in due ma sul palco sembra di sentire un’orchestra sinfonica Wagneriana di 100 elementi sotto effetto di acidi. Si viene travolti da quintali di feedback di chitarra, riff infernali, intrecci ritmico-armonici tra la batteria, la chitarra super distorta e la voce. Ad un certo punto diventa difficile distinguere dove comincia uno e dove finisce l’altro dei due componenti della band.
La loro collaborazione artistica con Manuel Agnelli ha dato al duo quella marcia in più che li ha fatti compiere il salto di qualità definitivo. Il loro ultimo disco “Ologenesi” è forse uno dei più interessanti degli ultimi anni nel panorama musicale italiano. Insomma, non potevano assolutamente mancare in questa top 5 relativa a cantanti marchigiani famosi – Top Five migliori band.
E al primo posto della graduatoria cantanti marchigiani famosi – top five migliori band nella nostra speciale classifica, troviamo i CAPABRÒ. Quella che viene definita da Porfirio Rubirosa (cantautore ed istrione Veneto) “La migliore Live Band del Centro Italia” lo è anche secondo il nostro modesto parere. Uno spettacolo imprevedibile, travolgente dalla prima all’ultima nota. Una vera live band indipendente, mai scesa a compromessi con l’industria musicale (e si sente). Le loro canzoni sono una serie di tormentoni underground che sembrano usciti da un frullatore con dentro i migliori anni ‘60 italiani. E la poetica dei grandi cantautori a la De Andrè, Paolo Conte, Gaber e Jannacci, i ritmi esotici dello ska, del reggae e della dancehall.
Infine una spruzzata di buon vecchio rock’n’roll a fare da collante al tutto. La loro apparente anarchia sul palco, il loro modo di interagire – solo apparentemente – sconclusionato e casuale, cela in realtà anni e anni di interplay e una maestria che neanche gruppi che hanno calcato palcoscenici molto più ambìti e di grande caratura hanno. Scambi di battute continui, balletti scoordinati senza soluzione di continuità, gag divertenti, interazione col pubblico. Sono solo qualcuno degli ingredienti usati dai Capabrò per cucinare un live incredibile. Insomma, una vera chicca dal sottobosco marchigiano che probabilmente mai verrà compresa fino in fondo da un pubblico mainstream affezionato ai tormentoni usa e getta e alla musica di facile presa. E forse è meglio così…
Ma siamo sicuri che – storpiando una citazione di Roberto Freak Antoni – “La storia gli darà ragione”. Ovviamente questa classifica è una nostra selezione e vuole soltanto rappresentare uno spunto per attirare l’attenzione su una realtà musicale locale. Realtà che è viva più che mai e sempre in fermento ed evoluzione, seppur spesso passi in sordina. W le Marche! W la migliore Musica Italiana!