image001Alla già copiosa collana letteraria dedicata alla città, il giornalista e scrittore Giovanni Mercadante si fregia ora del prestigioso premio internazionale “Città di Castello” che gli è stato assegnato sabato 25 ottobre 2014 con un saggio letterario dal titolo “Altamura e il suo pane, tra tradizione e lavorazione artigianale”. Ancora un omaggio alla regina della Murgia, da cui traspare senza dubbio la sua profonda “altamuranità”.

La cerimonia si è svolta nella cittadina umbra a pochi chilometri da Perugia, nel Salone degli Specchi in uno antico e nobile palazzo medievale dove ha sede il Circolo Tifernate “Accademia degli illuminati”. Il concorso letterario è promosso dall’Associazione culturale “Tracciati virtuali”.
L’opera di G. Mercadante si è confrontata con scrittori provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero (Francia, Inghilterra, Germania e Spagna).

La Giuria dell’VIII edizione 2014 è stata presieduta da Alessandro Quasimodo, critico letterario, regista e attore teatrale, e completata dallo scrittore di romanzi storici Valerio Massimo Manfredi; dal critico d’arte e segretario generale della Società Dante Alighieri Alessandro Masi; dall’Ambasciatore d’Italia Claudio Pacifico; dalla giornalista, scrittrice e reporter Antonella Appiano; dal docente di Storia contemporanea all’Università per stranieri di Perugia Alberto Stramaccioni e dalla giornalista Daniela Lombardi. A far da cornice esponenti istituzionali del territorio e il Rettore dell’Università di Perugia, prof. Giovanni Paciullo.

Tra gli ospiti il Presidente del Consorzio Panificatori di Altamura, Cav. Giuseppe Barile, che si è complimentato con l’autore per aver storicizzato un prodotto alimentare antico quanto l’uomo, ma nello stesso tempo con la sua opera ha gratificato il Consorzio e l’intera filiera che da decenni si adoperano alla sua diffusione e valorizzazione.
Il lavoro di G. Mercadante presto prenderà forma con una pubblicazione, in cui vedremo presenti tutti gli attori del settore: panificatori, molini, costruttori di molini, forni tradizionali a legna e non, con una nota esplicativa sul disciplinare della certificazione D.O.P. evidenziando i personaggi che si attivarono alla stesura di detto progetto. Un’opera organica che darà lustro ai fornai, categoria umile e bistrattata nella scala gerarchica sociale, su cui si illumineranno i riflettori della comunità locale e della penisola. L’autore fa appello al GAL-TERRE DI MURGIA affinché il lavoro di stampa possa trovare il suo sostegno, visto il suo impegno nella promozione del territorio e di tutte le eccellenze che lo costellano.

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