Cristina Roncalli chiarisce un volta per tutte la sua parentela con Papa Roncalli.
Cristina sono anni che sei bersagliata dai media riguardo la tua reale parentela con Papa Roncalli.
Sappiamo che hai approfittato di questo lungo periodo di quarantena per ritrovare fonti precise per risalire alle tue origini.
Ci spieghi meglio facendo espliciti riferimenti alle figure che ti legano a lui?
Ciao Flavio, con piacere rispondo alle tue domande, così da mettere a tacere voci maligne che speculano sul cognome che appartiene da sempre alla mia famiglia da parte di padre.
Ebbene sì, dopo un’attenta analisi sono riuscita a sapere, anche se ormai non esiste quasi più nessun parente diretto in vita, che mia nonna Caterine Cecile Roncalli, nata a Redange (FR) il 19 05 1899 e morta a Bologna il 28 01 1983, era figlia di Cesare Roncalli, cugino diretto del nostro amato zio Santo Papa Giovanni XXIII.
Lei insieme ai primi tre figli, ricevette addirittura il telegramma che ti allego e che la mia famiglia conserva gelosamente, dove addirittura era stata invitata alla cerimonia papale.
Come hai vissuto gli attacchi, le critiche che ti ha portato questa parentela?
Sinceramente?
Non me ne frega nulla, anche perché gli attacchi arrivano, da preti o da biografi che dovrebbero informarsi meglio sulla mia parentela, dato che non e’ stato inventato nulla, ma usato un cognome d’arte che comunque mi lega alla mia famiglia
Pensi che abbia giovato alla tua carriera svelare questa parentela?
Nulla ha giovato, ma dato che ho dovuto scegliere quando muovevo i primi passi nel mondo dello spettacolo, un cognome d’arte, e il mio era fuori da ogni forma d’arte, ho pensato di chiamarmi per lo show e lo spettacolo CRISTINA RONCALLI, e non permetto a nessuno di mettere in dubbio nulla.
Ma poi, anche se non fosse stato vero, se la parentela fosse di 5 o 10 grado a chi importa?
Io sono parente, punto!
Poi che i maligni la pensassero come credono, anch’io in questi giorni mi sono documentata meglio perché sono da tre mesi in Sardegna e ho avuto modo di vedere dei parenti da parte di mio padre che mi hanno dato le informazioni in merito.
Poi, ripeto, a me basta che mio zio Santo Papa Giovanni XXIII sappia che non sto inventando nulla.
Lo prego tutte le sere, e mi rivolgo a lui come zio non come un estraneo.
Comunque sia, nelle mie vene scorre anche un po’ del suo sangue e ne vado fiera.
Hai avuto delle pressioni da parte del Vaticano per aver legato la tua immagine a quella di Papa Roncalli?
Ogni volta che rilascio un’intervista i giornalisti legano ormai il mio nome a quello del Papa, non sono io a chiederlo anzi, anche a te spesso ho chiesto di evitare proprio per mettere a tacere certe vipere.
Mi hanno chiamato preti, prelati, gente che si spaccia per associazioni del Papa, e ogni volta una minaccia.
Mi portassero in tribunale e vediamo chi la spunta stavolta.
A me non ha portato nulla questo cognome, solo un nome un po’ più carino per il lavoro artistico.
Per il resto non voglio e chiedo nulla.
Hai mai pensato di utilizzare il tuo vero cognome per ripartire da zero?
Non ci penso proprio, sono vent’anni che mi chiamo CRISTINA RONCALLI e a prescindere, anche solo per identificazione personale, sono CRISTINA RONCALLI per tutti quelli che mi seguono e non rinuncerò mai a questo cognome.
Grazie a Star People News per avermi permesso di fare chiarezza.
Viva la Vita e Viva Papa Giovanni XXIII