Quasi due ore di concerto. Con i bis concessi, ventidue brani in cui ha ripercorso le tappe più importanti del suo itinerario artistico, instaurando un rapporto empatico con il pubblico che ha cantato, dialogato, sorriso e riflettuto, tributandole, alla fine, una meritata standing ovation. Arisa non cambia davanti alle telecamere. Non cambia se la incontri per strada e nemmeno se è protagonista di un concerto in un teatro importante come il Politeama di Catanzaro, in una serata attesa come può essere la prima di un Festival ormai storico, il Festival d’Autunno giunto alla XV edizione. E’ semplicemente lei. Ironica e autoironica. Con una voce che non può non emozionare soprattutto quando canta l’amore in tutte le sue sfaccettature: quando comincia e quando finisce, quando è tradito e quando lo si cerca e non lo si trova. O quello che si prova per una figlia appena nata che Arisa racconta in “Piccola rosa”, il brano che ha aperto la sua esibizione. Accompagnata da un band collaudata (alla chitarra Placido Salomone, Sandro Rosati al basso, Giulio Proietti alla batteria, Alessio Graziani polistrumentista e Giuseppe Barbera al pianoforte), ha proposto classici del suo repertorio che hanno fatto cantare la platea: “Meraviglioso amore mio”, “Controvento”, “La notte”, “Guardando il cielo”. Ma anche pezzi meno conosciuti che sono delle “poesie” in musica come “Gaia” o “Pace”, un testo del 2010 scritto da Giuseppe Anastasi che fa riflettere sull’esigenza di non piegarsi a tutti quei sentimenti che la pace contrastano.
Arisa ha la capacità di condividere, con la sua musica, emozioni comuni a molti e con la gente ride, scherza, recita: commuove. E riesce a far diventare protagonista chi sta in platea come Azzurra Conforto, una giovane chiamata sul placo per cantare con lei la canzone che l’ha lanciata nel 2009, “Sincerità”; o come Mattia Venturino, all’apparenza timidissimo ma capace di duettare senza timori nel tormentone estivo “L’esercito del selfie”, in cui ha sostituito, alla grande, Lorenzo Fragola.
Alla fine c’è spazio per fotografie, autografi, strette di mano, baci e abbracci: Arisa è così, semplice e mai banale. Ed è per questo che piace, per la sua normalità e per la capacità di essere sempre uguale a se stessa. Oltreché per una voce straordinaria. Ed è per questo che il direttore artistico, Antonietta Santacroce, l’ha voluta in apertura di un cartellone ricco di tante novità che ha illustrato al pubblico nei suoi saluti iniziali.
«Per sintetizzare al meglio lo spirito e le finalità di questa XV edizione del Festival d’Autunno – ha spiegato – abbiamo coniato un hastag, ilritmoalcentro, che contiene due parole chiave le quali caratterizzano gli eventi: il ritmo è dato dai concerti che abbiamo previsto, tutti con protagonisti molto amati dal pubblico, in particolare da quello più giovane; “centro” perché abbiamo puntato tutto sul centro storico della città cambiando, direi anche coraggiosamente, il periodo di collocazione del Festival e “tradendo” anche il nome stesso della rassegna. Partiamo d’estate e finiamo in Autunno perché abbiamo voluto regalare alla città momenti di aggregazione, pura energia e divertimento nel periodo dell’anno in cui il centro storico di Catanzaro tradizionalmente si svuota.
Una metamorfosi che, comunque – ha aggiunto – conserva alcuni tratti distintivi del progetto artistico tradizionale come le produzioni originali e le conferenze sulla nostra identità e che va nella direzione di valorizzare ancora meglio il territorio. Certo, avremmo preferito esaltare una location a mio avviso magica, la Terrazza del Complesso Monumentale del San Giovanni, ma come saprete la Commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli ha dato un parere negativo e, nonostante il mio grande rammarico, ho accettato serenamente la decisione perché la sicurezza viene prima di ogni cosa. E così siamo tornati al Politeama che, ormai da anni, ospita il Festival d’Autunno, e dove, comunque, nel mese di Novembre concluderemo un cartellone che si snoderà per ben cinque mesi».
Il direttore, dopo aver ringraziato partner istituzionali e privati, ha ricordato tutti gli appuntamenti in programma, a cominciare da quello che nel tardo pomeriggio di oggi, alle 19, si terrà, con ingresso gratuito, nel Chiostro del Complesso Monumentale del San Giovanni. Si intitola “A historia du samba” e avrà come protagonista il duo “EfeitoBrasil” composto da Roberta Piccirillo (voce e percussioni) e Giovanni Guaccero (pianoforte, percussioni). Si tratta di un omaggio al paese sud americano e alla sua musica caratterizzata da una straordinaria commistione di generi.
Si ritornerà invece al Politeama giovedì 20 luglio con i ritmi incalzanti di Goran Bregovic e la sua “Wedding & Funerals Band” e il 30 con l’attesissimo concerto dei Baustelle, per la prima volta in Calabria.
Stabilita la nuova location per Max Gazzé: i suoi fan potranno assistere alla sua esibizione nella “Sammer Arena” di Soverato il prossimo 10 agosto.
I biglietti per tutti gli eventi sono acquistabili nelle 46 rivendite sparse per la Calabria e sui siti www.ticketone.it e www.festivaldautunno.com. Su quest’ultimo e sull’app attiva da qualche giorno troverete anche tutte le informazioni relative al Festival.
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