Non gli fa piacere essere definito la versione maschile di Daniela Del Secco, meglio conosciuta come la Marchesa d’Aragona nota a tutti per la sua geniale trovata della sua “nobiltà per identificazione personale” durante la sua partecipazione alla terza edizione del Grande Fratello Vip. Lui è nobile per davvero. Antony Iannuzzi, all’anagrafe Antonio Iannuzzi, Barone, appartenente ad una delle famiglie più influenti della Murgia, ma oriunda della Spagna come recita il suo certificato araldico, senza considerare la sua discendenza da una nobile famiglia calabrese da parte della nonna materna. Eppure la nobiltà del trentenne Antony oltre ad essere certificata, è anche, e soprattutto, una nobiltà d’animo, che egli riflette sicuramente nella sua arte. Antony oltre ad aver un curriculum vitae artistico colmo di successi in ambito cinematografico, teatrale e televisivo, ama anche dipingere, tanto da essere definito dalla critica dei salotti frequentati dall’aristocrazia romana, dove ha esposto le sue opere, il Claude Monet 2.0. Antony, originario della provincia crotonese, vive e lavora ormai da oltre quindici anni nel cuore della Capitale, dove ha una casa colma di tanti oggetti di famiglia degni del suo titolo nobiliare, tanto da essersi accaparrato anche il titolo di Ambassador assegnatogli direttamente dal sito di glamour, bon-ton e lifestyle www.starpeoplenews.it
Antony ci racconti la storia del tuo titolo nobiliare?
Sono nobile a tutti gli effetti. Barone per l’esattezza. Già mia nonna materna era appartenente ad un Casato nobiliare della Calabria. Quindi nel mio sangue scorre sangue blu, e secondo alcune ricerche che ho fatto nel corso degli anni ho scoperto di essere nobile anche da parte paterna, nobili che dalla Spagna si sono insidiati in Italia, dapprima nella zona della Murgia pugliese, per poi ramificarsi in Calabria.
Conosci il caso della Marchesa d’Aragona che ha preso in giro tutti con la sua pseudo nobiltà ?
Certo, a parte che la sua faccenda è balzata agli onori della cronaca durante la terza edizione del Grande Fratello Vip, ma nell’ambiente, soprattutto aristocratico, tutti sapevamo chi lei fosse. All’interno della Casa di Cinecittà avrei dovuto esserci io a rappresentare un rango nobiliare. Avrebbe avuto sicuramente più senso, e non una falsa come lei, che per giustificarsi si è inventata il marchesato per “identificazione personale”.
Cosa sai di lei che gli altri non sanno?
So per certo che sull’Albo d’Oro si trovano i “Secco d’Aragona”, stirpe milanese, ma nessuna Daniela risulta all’appello dell’edizione 2005 (o di quelle precedenti).
Invece hai qualcosa che possa attestare il tuo titolo nobiliare?
Si, peraltro consultabile e leggibile. Di lei invece non esiste nulla. È solo una estetista, pr di se stessa che dalle televendite e dai quotidiani di provincia si è trasformata in una “Marchesa” nazional popolare. Infatti lei crede di essere conosciuta dal grande pubblico, ma invece probabilmente ancora non ha compreso che tutti deridono la sua convenzione di essersi creata un personaggio, e di interpretarlo anche con pessimo gusto. I veri nobili non hanno quel tipo di atteggiamento.
Tu come ritieni di essere a differenza sua?
Ritengo di essere una persona distinta, elegante e raffinata. Ho insita dentro di me una nobiltà di animo che la signor sopra citata sicuramente non ha.
Se Daniela Del Secco è fondamentalmente una estetista, tu invece nella fattispecie di cosa ti occupi?
Io ho fatto degli investimenti nel campo immobiliare e gestisco anche con l’aiuto di uno staff varie attività imprenditoriali in tutta l’Italia che sinceramente mi garantiscono un tenore di vita degno del mio titolo nobiliare. Mi piace molto viaggiare, per un periodo ho vissuto a Montecarlo, ed un altro periodo a New York per seguire dei corsi di recitazione. E poi nel tempo libero coltivo anche la mia passione per la pittura.
Quando è nata questa tua passione?
Da quando ero piccolo ho sempre amato rifugiarmi nella casa di campagna della mia famiglia per dipingere. Ho esposto oltre che in Italia, anche al Babilon di New York e la mia tecnica, del tutto naturale, è stata associata alla corrente impressionista, tanto da essere definito dalla critica statunitense come il Claude Monet 2.0
Rispetto al tuo c.v. qual è il tuo profilo professionale?
Sono un attore. Ho lavorato in rappresentazioni teatrale, e cinematografiche. Tra l’altro per la mia somiglianza con Nicolas Cage ho fatto anche la sua controparte in un film. Di recente ho lavorato nell’ultimo 007, “Spectre” al fianco di James Bond Daniel Craig. Inoltre per il fashion-system sono Ambassador del sito www.starpeoplenews.it per il mio lifestyle.
Sir Flavio Iacones
ph: Domenico Pisani