Un viaggio tra moda, emozioni e voglia di esprimersi
Davide Fusco è un giovane ambizioso, guidato da una profonda passione per la moda, la fotografia e l’espressione autentica di sé. Il suo percorso è iniziato da uno sguardo critico allo specchio, da quella sensazione di insicurezza che spesso segna l’inizio di una rinascita. Oggi, con maggiore consapevolezza e fiducia in sé stesso, Davide ha scelto di raccontarsi, e di raccontare la realtà, attraverso l’immagine.
Non cerca solo di apparire: vuole comunicare. Ogni scatto, ogni sogno, ogni progetto è un modo per trasmettere emozioni e valori. E se da un lato la fotografia è stata la scintilla, dall’altro il cinema, la televisione, lo sport e l’imprenditoria sono i mondi nei quali sogna di lasciare il segno.
Davide, quanto credi in te stesso oggi?
Credo in me perché ho imparato a piacermi. Ma è stato anche grazie a tante persone che mi hanno incoraggiato a intraprendere questa strada, convinte che avessi le carte giuste. Il mondo della fotografia mi affascina da sempre: adoro scattare foto di me stesso in ambienti e situazioni diverse, è un modo per esprimere chi sono.
Qual è stato il tuo primo vero approccio alla moda?
In realtà non ho ancora avuto una vera esperienza nel settore. E per tanto tempo non ho avuto neppure l’ispirazione per farlo: non mi piacevo, mi guardavo allo specchio con tristezza. È da lì che ho cominciato a lavorare su di me, per cambiare la mia percezione.
Oltre alla moda, cosa ti affascina?
Mi affascina l’idea di essere riconosciuto per quello che sono, per ciò che trasmetto. Mi piace l’idea di emanare la mia essenza in qualunque cosa faccia. Credo molto nella costanza e nella dedizione: una cosa diventa impegnativa solo se glielo permetti. Quando ami davvero ciò che fai, non lo vivi come un peso.
Hai mai pensato a una carriera nel cinema o in TV?
Assolutamente sì. Il mondo cinematografico, la televisione, il calcio e il motorsport sono da sempre tra i miei sogni più grandi. Mi piacerebbe esplorarli tutti, perché in ognuno vedo una possibilità di esprimere qualcosa di profondo.
Hai un modello a cui ti ispiri?
Sì, Jim Carrey. Amo il modo in cui riesce a coinvolgere il pubblico nei suoi film, a far provare emozioni autentiche. Insieme a Keanu Reeves è uno di quegli attori che comunicano non solo con le battute, ma con il modo in cui vivono e vedono la vita. Spesso seguono l’istinto, non solo il copione.
Hai obiettivi a breve e lungo termine?
In realtà, per me gli obiettivi non hanno una scadenza netta. Devo sentire quello che faccio, viverlo pienamente. Detto questo, i miei sogni sono chiari: diventare imprenditore, calciatore, pilota. Non per fare tutto “così, tanto per”, ma per trasmettere qualcosa di autentico in ogni esperienza, in ogni campo. Voglio che ogni mia azione abbia un significato.
Come ti prepari ad affrontare nuove sfide?
Come faccio prima di una partita di calcio: visualizzo me stesso, mi parlo in modo positivo e mi concentro sul momento presente. Essere nel “qui e ora” mi aiuta a dare il massimo.
Credi nella forza dei social media?
Credo che i social saranno fondamentali nella mia carriera, ma mai più importanti della vita reale. Bisogna trovare un equilibrio: i social possono essere uno strumento potente se usati con intelligenza, ma se diventano tossici, rischiano di allontanarci da chi siamo davvero.
Come vivi le critiche?
Le critiche non mi scalfiscono troppo, anzi, spesso mi spingono a migliorarmi. Non possiamo piacere a tutti, ma dobbiamo piacere a noi stessi. E quando parti da lì, tutto il resto ha meno potere su di te.
Davide è un ragazzo che non si limita a sognare: ha una visione e una filosofia chiara. Che si tratti di moda, cinema, sport o imprenditoria, vuole lasciare il segno. Un segno che non è solo estetico, ma profondamente umano. E chissà, forse proprio questo renderà il suo cammino unico.
A cura di Mario Altomura
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