Di seguito la trascrizione dell’intervista, in onda a “Fuori dal coro”, questa sera su Retequattro:
Parlando della protesta dei ristoratori e degli imprenditori, Silvio Berlusconi dichiara: «Molte categorie dono davvero allo stremo delle forze. E in questi giorni mi capita spesso di parlare con imprenditori, professionisti e commercianti e molti di loro sono davvero disperati. E come loro sono disperati anche molti lavoratori dipendenti che hanno perso il posto o che rischiano di perderlo. Questa preoccupazione più che giustificata sta diventando superiore a quella della malattia. Obiettivamente qualunque governo sarebbe in difficoltà nell’affrontare una tempesta come questa. Una recessione così grave, ogni chiusura, ogni fallimento, ne mette in moto altri: significa meno occupati, meno consumi e meno fatturato per le aziende. Il rischio è anche per le attività che riescono a riaprire e che poi falliscono perché non hanno più clienti, perché le persone non hanno denaro da spendere o se ce l’hanno preferiscono non spenderlo. Per questo noi, da opposizione responsabile, abbiamo offerto la nostra collaborazione per fronteggiare una crisi che non ha precedenti in tempo di pace. Ci siamo astenuti da polemiche di parte perché non è questo quello di cui gli italiani hanno bisogno, ma nessuno deve scambiare il nostro senso di responsabilità per remissività e tantomeno per disponibilità a sostenere una maggioranza e un governo che sono palesemente inadeguati. Ci vuole qualcosa di diverso, oggi più che mai l’Italia avrebbe bisogno della competenza, dell’esperienza e dell’autorevolezza che solo noi potremmo offrire. L’ideologia grillina dimostra tutta la sua inadeguatezza ma il problema non sono solo i 5 Stelle perché tutto il governo delle quattro sinistre è prigioniero di una visione statalista che è del resto nella sua natura. Ma questa logica non funziona mai, neanche nelle piccole cose, come il prezzo fissato delle mascherine a 50 centesimi. Secondo loro doveva servire ad evitare speculazioni su un bene diventato di prima necessità. Invece è successo che le mascherine sono sparite dalle farmacie e dal mercato. Questi del governo non conoscono neppure le leggi più semplici del mercato. Il mercato globale ha le sue regole, i produttori non vendono più le mascherine all’Italia perché a quel prezzo non sarebbe conveniente produrle e poi perché ci sono altri Stati che le comprano a un prezzo maggiore. Noi avevamo detto che doveva essere lo Stato a comprarle al prezzo di mercato o a produrle direttamente in italia, oppure distribuirle anche gratis attraverso le farmacie a chi ne ha bisogno. Ma non ci hanno ascoltato come è successo in molte altre cose. Questo governo oltre ai pregiudizi ideologici ha dimostrato incompetenza e approssimazione in tutti i settori».
Sulla fase 2 il leader di Forza Italia afferma: «Vedo in giro molta confusione, la gente è disorientata e gli italiani non sanno cosa si può e cosa non si può fare. Abbiamo visto delle immagini di assembramenti, soprattutto di ragazzi, in diverse località e sono immagini che preoccupano. Ma la colpa non è dei cittadini, anzi la maggior parte degli italiani si sta comportando con rigore e disciplina. Ma il problema sono le norme confuse e l’assenza di controlli nelle situazioni a rischio. Dobbiamo stare molto attenti perché il virus non è scomparso e una seconda fase di contagi è un pericolo dietro l’angolo e basta pochissimo per scatenarla».
Sulla questione del Molise che ha subito un boom di contagi, Berlusconi risponde: «E’ una vicenda davvero emblematica. Il Molise fino a pochi giorni era una regione rimasta quasi indenne. Il 30 aprile è venuto a mancare, per altre cause, un esponente della comunità rom. Si sono svolti i funerali con grande assembramento di persone nonostante i divieti. Il sindaco di Campobasso, un grillino, pur informato non ha fatto nulla per impedirlo e non ha nemmeno mandato i vigili per evitare gli assembramenti. Il risultato che oggi a Campobasso c’è è un focolaio di almeno 70 nuovi infezioni, tutti nella comunità rom. E questo è un problema per tutta la cittadinanza, per colpa della negligenza di un sindaco che ha trascurato di applicare una legge varata dai suoi colleghi di partito al governo. Non possiamo lasciare la responsabilità dei governi nazionali e locali in mano a chi è privo della competenza e del senso di responsabilità necessari».
Infine, un commento sugli imprenditori disperatiper la crisi economica Berlusconi commenta: «L’imprenditore che si è suicidato lo capisco perché per un imprenditore vero l’azienda è la sua vita, i collaboratori sono la sua famiglia. Il suo lavoro significa costruire qualcosa di importante per sé, per i propri discendenti e per la comunità. Ed essere privato di tutto questo senza colpa e senza aver commesso degli errori è davvero un dramma assoluto. Per questo lo Stato ci deve essere per tutte le aziende e per tutti i lavoratori, con contributi a fondo perduto e non solo con crediti che non arrivano mai, che sono molto difficili da ottenere e sono gravosi da restituire come quelli stabiliti dal “Decreto Liquidità” che fa acqua da tutte le parti. Ai miei colleghi imprenditori posso solo dire di farsi forza e tenere duro. L’Italia ha dimostrato tante volte di sapersi risollevare proprio grazie al nostro lavoro, alla nostra tenacia e alla nostra capacità degli imprenditori. Noi di Forza Italia siamo dalla parte e ci saremo fino in fondo».