BAREZZI FESTIVAL DAL 6 AL 10 NOVEMBRE
THE NOTWIST 6 novembre
MASHROU’ LEILA 7 novembre
THE PLASTIC FLOWERS + PHIA 7 novembre
THE IRREPRESSIBLES 8 novembre
EUGENIO BENNATO 8 novembre
ANTUN OPIC + SUS DUNGO 8 novembre
FRED WESLEY 9 novembre
JUNIOR– 9 novembre
ARTO LINDSAY 10 novembre
ll Barezzi Festival, manifestazione di musica di qualità a Parma e dintorni giunta alla sua ottava edizione, riparte il 6 novembre per offrire un calendario fitto di appuntamenti con alcuni dei più importanti nomi del panorama musicale contemporaneo internazionale: The Notwist, Arto Lindsay, Mashrou’ Leila, The Irrepressibles, Fred Wesley ed Eugenio Bennato. Il festival è dedicato ad Antonio Barezzi, suocero e luminosa figura di mecenate di Giuseppe Verdi, e come ogni anno, punta alla contaminazione, alla sperimentazione musicale e al recupero della tradizione. Organizzato da E’-Motivi a.p.s., sotto la direzione artistica di Giovanni Sparano, nell’edizione 2014 si concentrerà in una sola settimana, dal 6 al 10 novembre, in diversi luoghi suggestivi: il Teatro Regio di Parma, la Galleria San Ludovico di Parma – chiesa sconsacrata del 985 che sarà inaugurata come sala d’ascolto – l’Arena del Sole di Roccabianca, Il teatro Verdi di Busseto, il teatro Magnani di Fidenza, piazzale San Bartolomeo e l’aula dei Filosofi dell’Università di Parma.
Il 6 novembre l’unico concerto italiano dei The Notwist darà il via al Barezzi Festival in una location d’eccezione: il Teatro Regio di Parma. Il tempio della lirica per eccellenza, accoglierà dunque per una sera i bit elettronici e le melodie emozionanti della pioneristica band tedesca che presenterà al pubblico l’ultimo album “Close to the glass”, per un live che è stato definito dalla critica “perfetto, un trionfo di minimalismo estetico ma con la massima cura per ogni singolo dettaglio”.
Il 7 novembre un’altra grande novità: alla Galleria San Ludovico dal Libano arrivano i Mashrou Leila, la più famosa band indie-rock mediorientale, simbolo della “Primavera Araba”. “I Mashrou’ Leila sono la band libanese che sta cambiando la faccia della politica Araba”, così The Guardian, descrive i cinque ragazzi che negli ultimi anni grazie ai loro testi e al loro travolgente indie-rock, sono riusciti a creare un incredibile movimento giovanile trasversale che va dal Libano al Marocco, passando per Giordania, Palestina, Egitto, Tunisia e persino Israele. Fino a conquistarsi l’onore della copertina di Rolling Stones.
Ma le sorprese non finiscono qui: l’8 novembre a salire sul palco della galleria San Ludovico saranno i The Irrepressibles, collettivo baroque-pop londinese dell’istrionico leader Jamie Mcdermott, una delle band più creative e visionarie dell’universo british. Canzone d’autore elegante, un impianto sonoro pop-orchestrale, supportato da un vero e proprio ensemble cameristico, in cui s’innestano elementi di musica ambient ed elettronica, insieme a un’attitudine spiccatamente teatrale, fanno di questa proposta un affascinate progetto ricco di sfumature e di bellezza.
Per mantenere vivi il rapporto con la tradizione sempre l’8 novembre all’Arena del Sole di Roccabianca, si esibirà Eugenio Bennato, uno dei fondatori della Nuova Compagnia di Canto Popolare, all’epoca il più importante gruppo di ricerca etnica e revival della musica popolare dell’Italia del Sud. Nel 1998 fonda il movimento “TARANTA POWER” che, sulla scia di uno straordinario rinnovato interesse del pubblico giovanile per il ritmo della tarantella rituale, propone la diffusione di questo ballo in tutto il mondo.
Il 9 novembre al Teatro Verdi di Busseto la serata sarà affidata a un ospite d’eccezione, uno dei nomi tutelari del jazz ma soprattutto del funk: Fred Wesley, tra il ‘ 68 e il ’75 trombonista e compositore fondamentale del gruppo di James Brown con cui firma il celebre brano “Hot pants”. Nel 1975 lascia il gruppo per collaborare con due progetti – i Parliament e i Funkadelic – di un altro artista destinato a lasciare un segno indelebile nella storia del funk e della black music, il grande George Clinton.
Chiude il Barezzi Festival lunedì 10 novembre Arto Lindsay, un’ occasione eccezionale per vedere dal vivo un grande artista che dopo essere stato protagonista del movimento No Wave, portato alla luce da una compilation prodotta da Brian Eno nel 1978, dal titolo “No New York”, è riuscito a creare una sintesi particolarissima tra la musica sperimentale e le influenze popolari che ha assorbito negli anni di gioventù trascorsi in Brasile. Un artista unico con uno stile inconfondibile che nella sua carriera ha collaborato con artisti del calibro di John Lurie, Ryuichi Sakamoto, John Zorn e Caetano Veloso, solo per citarne alcuni e che nel nel 2002 ha ricevuto il Latin Grammy Award, per la produzione del disco di Marisa Monte “Memorias, Cronicas e Declaracoes de Amor.
Ma il Barezzi non finisce qui: ai già citati concerti veri e propri del festival si aggiungono anche quelli de BarezziOff, contenitore pensato per valorizzare angoli suggestivi e nascosti del centro storico, dando spazio alla nuova musica underground internazionale con dei concerti gratuiti: il 7 l’8 e il 9 novembre Piazzale San Bartolomeo si riempirà delle singolari note di alcuni gruppi europei che si sono contraddistinti per loro originalità: dalla Germania arriveranno Antun Opic e Junior, dalla Grecia Plastic Flowers, dalla Lettonia Sus Dungo, dall’Australia Phia.
Altra bella novità di quest’anno il Barezzi Contest, in collaborazione con il M.E.I. (Meeting delle Etichette Indipendenti), concorso rivolto a musicisti e gruppi, con l’obiettivo di promuovere realtà musicali di spessore artistico, ma spesso poco note. In questo modo si restituisce significato ed importanza ad uno dei fondamenti del festival stesso, il mecenatismo: Antonio Barezzi è stato il mecenate di Giuseppe Verdi, colui grazie al quale il “Maestro” ha potuto essere ciò che è stato.
Con BAREZZI INCONTRI l’8 novembre il Mei concentrerà la sua collaborazione con il Barezzi Festival sull’analisi delle nuove forme di mecenatismo con un incontro su Musicraiser, la piattaforma di crowdfunding più importante in Italia, con quasi 200 progetti discografici realizzati in meno di 2 anni.
Tania Varuni e Giovanni Gulino (Marta sui tubi), ideatori e promotori di Musicraiser, presenteranno la loro creatura, le modalità di realizzazione e partecipazione dei progetti discografici. Parteciperà all’incontro Giordano Sangiorgi, ideatore ed organizzatore del M.E.I.
Dopo Caterina Caselli e Gary Lucas il Premio Barezzi sarà consegnato quest’anno l’8 novembre a Mauro Pagani compositore e produttore discografico, tra i più importanti ed influenti musicisti italiani contemporanei, per la sua attività di mecenatismo e sostegno della musica. Modererà l’incontro John Vignola.
Il Barezzi Festival nasce nel 2007 a Busseto, comune del parmense che diede i natali ad Antonio Barezzi e a Giuseppe Verdi. Con l’obiettivo di avvicinare mondi solo apparentemente distanti, il Barezzi Festival propone una formula unica e originale: interpretare in chiave contemporanea temi del repertorio classico che costituisce una radice comune della cultura europea. La manifestazione è organizzata da E’-Motivi a.p.s., la direzione artistica di Giovanni Sparano e realizzato grazie al contributo del Comune di Parma, Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma, i comuni di Busseto, Fidenza, Roccabianca, l’associazione MateriaOff, il Mei di Faenza e l’Udu Parma, Chiesi Farmaceutici, Caffè Milani, Gran Caffè dei Marchesi, Caffè Fantastico.
Nelle precedenti edizioni del festival, il connubio tra la spinta innovatrice di nuove generazioni di musicisti e il rigore e la spiritualità della musica classica ha dato vita a una produzione musicale di altissima qualità. In otto anni sono stati ospitati grandi nomi della musica italiana e internazionale, da Franco Battiato a Brad Mehldau, da Brian Auger a Raphael Gualazzi, da Stefano Bollani a Herbie Hancock fino ad arrivare a Morton Subotnick e Gary Lucas.
Tutte le info e il programma completo su www.antoniobarezzilive.it
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