tommaso-gavazziAutore, compisitore, cantante, musicista, producer. E’ così che si presenta Tommaso Gavazzi, uno dei concorrenti della prima edizione di The Voice of Italy, attualmente in onda su Rai2 ogni mercoledi alle 21,10. Nonostante l’opportunità televisiva avuta lo scorso anno, il giovane ventottenne romano tiene duro e continua a lavorare con impegno al suo Ep dalle sonorità rock e atmosfere intime e acustiche nelle quali Tommaso Gavazzi si esprimerà. 
È avviata da poco la nuova edizione di The voice, il talent di rai2. Tu sei stato uno dei protagonisti della Prima edizione. Raccontaci come e’stata la tua esperienza? 

Sicuramente molto divertente, formativa per certi aspetti. Si imparano diverse cose sul mondo televisivo e si impara a gestire l’ansia! Ho iniziato molto giovane a fare concerti, sono abituato a diversi tipi di stages ma la tv è tutt’altra storia.


Prima di The voice avevi preso parte alle selezioni di altri talent Show ?
Si avevo intenzione di entrare nella scuola di Amici di Maria De Filippi ma purtroppo ero fuori con l’età.

Fino a questo momento e’ stato prevalentemente Amici a lanciare nel mercato discografico cantanti che vendono i loro album conquistando le vette delle classifiche. Secondo il tuo parere cosa manca invece a talent come X- factor e The voice per far si che i concorrenti possano uscire davvero vincenti?
Ma in realtà credo che Amici sia il padre della discografia one shoot. Un usa e getta per un’ estate o poco più, eccezion fatta per Emma.Penso sia invece X- factor a detenere il titolo di trampolino d’artisti duraturi e vincenti, vedasi Mengoni e Noemi. Attualmente la discografia vive un momento di profonda crisi, non credo siano i talent ad avere qualcosa che non vada, bensì le persone ad avere pochi soldi da spendere per acquistare album e comprare biglietti per i concerti. Io stesso negli anni passati lavoravo come musicista turnista per diversi artisti, ora resto a casa. Troppi performers si esibiscono su base, scelta delle major che devono far quadrare i budgets.
Come hai lavorato con il giudice che lo scorso anno ti ha scelto? 
Nonostante il difficile incontro stilistico ho lavorato alla grande con Piero! E’ davvero una persona stupenda, dalla grande umanità e dalla sensibilità spiccata, un uomo d’altri tempi. Poi veniva affiancato da quel pazzo di Gaudi, simpaticissimo e geniale.

Cosa pensi dell’ingresso di J-ax tra i giudici di questa edizione?

Non conosco Jax come persona, e non seguo molto il suo genere. E’ portavoce di un rap che a volte percepisco come troppo commerciale, ma questo non è necessariamente un male,soprattutto per la tv.

Condividi che la concorrente di un talent come Noemi, possa essere in breve tempo inserita tra i giudici di un altro talent? 
Ha fatto molta esperienza come cantante e come performer, anche se in pochissimo tempo! E’ stata brava, simpatica e spontanea anche se non m’ ha scelto ( ride). Durante il programma ha dimostrato di essere anche una buona musicista ed ha fatto diverse belle scelte di repertorio per i suoi cantanti…Penso che la qualità non abbia bisogno di un curriculum lunghissimo…la qualità, il talento, l’intelligenza sono doti che nutrono la loro stessa fame.

Quali sono i tuoi progetti attuali? 
Attualmente sono in studio per il mio Ep. Sono tornato alle origini. Un disco in inglese di rock potente ed emotivo.  Grandi melodie e concitazione, alcune parti orchestrali quasi sinfoniche, altre intime ed acustiche… Sognavo da tempo di poter realizzare un album simile. Era nella mia testa e nel mio cuore da anni e finalmente ne ho la possibilità. Inviterei i lettori interessati ad iscriversi alla mia pagina fb sulla quale posterò il video del primo singolo che è ora in registrazione e col quale inaugurerò il mio canale you tube!
https://www.facebook.com/Tommiofficial

Oggi un giovane artista dove trova la possibilità di esprimere il suo talento, se non riesce a trovare il suo spazio negli show televisivi?
Non la trova, la crea. Piccoli palchi, concorsi, jam sessions, si trovano contatti interessanti.  Come dicevo prima la discografia in Italia sta morendo, riportando il mio esempio, ho 28 anni, ho fatto il mio primo concerto da professionista che ne avevo 18 (I-tim tour 2003) Aprivo con una piccola band di compagni del liceo concerti di grande portata: Neffa, Carta, Alexia lo stesso Pelu’ come raccontai in trasmissione. Ma in dieci anni, mese dopo mese, ho assistito al declino di uno dei mestieri piu’ belli del mondo! ed è per questo che il mio album si rivolge ad un pubblico estero, qui la situazione è davverpo troppo complicata! consiglio di non incastrarsi a cercare una major oppure la partecipazione ad un talent che potrebbe non arrivare mai o, come nel mio caso, servire a poco e niente! Cercate etichette indipendenti ed interlocutori che credano nella musica anche se non strettamente congiunta al denaro.

 

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