Le metamorfosi imperfette scritto da Gianfranco Angioni, è un romanzo in cui si intrecciano vicende di persone comuni e del loro vivere l’esistenza secondo le proprie attitudini e il proprio sentire. L’essere umano riconosce i suoi limiti e le sue deviazioni, cerca anche di migliorarsi, di cambiare. Ma la natura umana è immutabile a dispetto dei condizionamenti cui l’uomo stesso la può sottoporre, le trasformazioni repentine degli esseri viventi riescono solo nella mitologia e nella letteratura. Nel caso degli esseri umani sono, appunto, metamorfosi imperfette.
La vicenda descritta avviene tra il 2010 e il 2016.
Un dettaglio da non trascurare è che Arianna è schizofrenica, infatti al momento della conclusione del racconto si trova in una situazione di contenzione psichiatrica.
Glauco M., sessantaduenne coniugato, immaturo e infedele, senza grossi problemi finanziari giunge alla pensione. Stanco e insoddisfatto della vita che conduce decide di cambiarla radicalmente scomparendo improvvisamente. Lo fa senza avvertire nessuno, salvo la sua amante Sheila.
In seguito vive da semi-eremita su un’isola greca del mare Egeo. È lì da due anni ma non è contento nemmeno di questa esperienza e decide di tornare. Stavolta coinvolge un gruppo di amici e anche Arianna, che conosce da lungo tempo. Con Arianna nasce una storia d’amore e Glauco lascia la Grecia. Non torna da sua moglie…
Gianfranco, parlando di Arianna…La paragoni ad un’opera d’arte di Wildt. Cosa le lega? Come mai fai riferimento a questo artista?
Per la bellezza tragica delle sculture di Wildt, soprattutto quando ritrae le donne. E Arianna è un personaggio di una tragedia.
Stefano e Arianna, una coppia riuscita o no?
Decisamente no. Anche Stefano non ha capito Arianna e l’ha tradita.
La storia di Arianna: è fondamentale la sua presenza nel racconto per capire la fine del libro o può definirsi un personaggio secondario alla pari degli altri?
Direi che è il personaggio principale, ma si rivela completamente più avanti.
Come mai hai voluto parlare delle misure restrittive che Arianna subisce?
Perché era la sospettata principale della fine di Stefano e descrivere quei metodi di interrogatorio fa parte del mio stile tra il thriller e il noir.
Glauco e i suoi amici: preferisce la vita tranquilla da esiliato o rimpiange la sua vecchia vita?
Glauco è ondivago: gli piace decidere di fare qualcosa, salvo poi cambiare quando pensa di trovare qualcosa di meglio. Gli piaceva la vita tranquilla, poi ha rimpianto il contatto con i suoi amici. Senza immaginare dove questi cambiamenti da lui provocati l’avrebbero condotto.
Gianfranco, vista la tua passione per la scrittura, se dovessi pensare ad un libro che hai letto della tua libreria, quale mi consigli e perché? Cosa ti ha colpito?
Ulisse di James Joyce perché segna la nascita del romanzo moderno, per la sua complessità e per la capacità dell’autore di portarci nei vari momenti della quotidianità del protagonista, un’odissea che è il ricercare in noi stessi, nella nostra psiche verità o abissi che forse non sappiamo nemmeno di avere. Ciò è importante per chi ama la psiche umana e lo studio dei comportamenti umani, con le premesse, i compimenti e le conseguenze di ogni singola azione umana.
In Ulisse mi ha colpito e influenzato il monologo interiore, la capacità di Joyce di cambiare e fondere stili diversi.
Gianfranco Angioni, nasce a Cagliari nel 1947.
- Ha vissuto a Cagliari, a Milano e provincia dal 1978. Dal 2014 vive a Sassello (SV).
- E’ chimico di formazione, frequenta il corso di pittura per Artefici dell’Accademia di Brera a Milano per quattro anni.
- Inizia presto a dipingere e a scrivere, inizialmente poesie e poi romanzi e racconti.
- Dal 2014 si dedica al 100% alla pittura e alla scrittura.
- Espone dipinti a Londra, Parigi, Zurigo e a Milano, Savona, Genova, Bologna, Piacenza, Modena, Venezia. Oltre a vari centri in Liguria, Veneto e Piemonte.
- Ha uno spazio espositivo personale a Sassello, SV
- Su galleriamilanese.com espone dipinti e collabora come curatore e con articoli su Arte e Cultura .
- Ama l’arte e crede che perseguire ideali di bellezza contribuiscano al personale e all’altrui bagaglio culturale.
- Non scrive o dipinge per vendere, ma lo fa solo per esigenza personale, senza dimenticare che i prodotti artistici devono essere mostrati e fruiti da lettori e spettatori.
- I prodotti dell’attività artistica possono attrarre o respingere il fruitore, ma lo scopo è creare comunque emozione e, se questo accade, la persistenza di tale emozione nella memoria può stimolare gli altri, accrescere conoscenza.
- Studia i comportamenti umani e le relative implicazioni psicologiche e psichiatriche.
Segui Gianfranco Angioni su
Loc. Prabadurin 51, 17046 Sassello SV
angionigf@hotmail.com
www.gianfrancoangioni.com
cell. 392 9783404