Il tema della Chirurgia Estetica è un tema tanto complesso quanto delicato.
E’ certamente un tema che possiamo considerare “caldo” e che attira un’ampia fascia di pubblico che, sappiamo ormai molto bene, non è più solo femminile.
Ma facciamo un passo indietro.
Mi chiamo Samanta Asquini, sono del 1974 e sono nota alle cronache come Miss Chirurgia Estetica 2013.
Ritengo dunque di essere “titolata” a trattare questo tema, seppur non dall’alto di una professionalità scientifica, in maniera approfondita e “certificata” da esperienze vissute direttamente sulla mia pelle.
Branca della Chirurgia Plastica, la Chirurgia Estetica nasce come determinante ausilio al miglioramento di determinati aspetti fisici.
Da disciplina atta essenzialmente a risolvere menomazioni dovute a malattie, incidenti o malformazioni, a ramo della Chirurgia tra i più redditizi delle professioni mediche.
Si pensi che sono stati oltre 1.000.000 gli interventi di chirurgia estetica in Italia nel solo 2015. Un dato che pone il nostro Paese in posizione decisamente importante nel panorama mondiale.
Appare dunque evidente che, seppur ci siano ancora persone decisamente contrarie al ritocco del proprio corpo per soli fini estetici, il successo di questa branca della chirurgia è sotto gli occhi di tutti.
Così come sotto gli occhi di tutti appaiono alcuni risultati ottenuti da alcuni esponenti del mondo del cinema e della televisione che, evidentemente, si sono rivolti al “professionista” sbagliato.
Ecco dunque il primo tema che ritengo sia assolutamente di eccezionale importanza:
come scegliere il chirurgo plastico a cui rivolgersi.
Anche se banale, non possiamo non ammettere che una certa fama del chirurgo è spesso, di per se, sinonimo di sicurezza. Sia ben chiaro però: la salute prima di ogni altra cosa.
Che si tratti anche solo di un piccolo intervento, magari in anestesia locale, sempre di intervento chirurgico si tratta; quindi le precauzioni non sono mai troppe.
Diffidare nella maniera più assoluta di quei professionisti che esercitano in ambienti non consoni a quello che, a tutti gli effetti, è sempre un intervento chirurgico.
Secondo tema che non deve assolutamente essere sottovalutato è la specializzazione del chirurgo. Sempre e in ogni caso, anche non estetico, il chirurgo, la struttura sanitaria (privata o pubblica) dovrebbe essere scelta in base alle casistiche trattate.
Mi spiego meglio.
Vi fidereste di più di un chirurgo che in un anno esegue 300 appendicectomie o di un chirurgo che ne esegue solo 20?
La risposta sono certa sia palese. Ecco dunque che, anche nella chirurgia estetica, l’esperienza, le casistiche, la consuetudine nel trattare certe difficoltà rappresentano di per se, generalmente, elementi da tenere in forte considerazione.
Ciò vuol dunque anche dire che, non in assoluto ma piuttosto spesso, un ottimo chirurgo esperto in mastoplastiche additive non è detto sia altrettanto bravo, ad esempio, nelle tecniche di liposuzione dell’addome. Ho dunque toccato, seppur in manier molto succinta, alcuni temi decisamente importanti, ma c’è ancora moltissimo da dire.
Nei prossimi articoli, sulla scorta di esperienze anche personali, parleremo di seno,
naso e glutei.
Seguitemi e, “senza veli”, ci racconteremo tutto.
S.A.
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