Michele cellaro Monica Notarnicola

Noi di ‘Culture and Event’, l’abbiamo incontrato, in ottima forma, nelle vesti di direttore d’orchestra, al concerto dell’Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari, del 28 settembre scorso, organizzato dalla Città Metropolitana di Bari, in collaborazione con l’Università degli Studi, per il 90°Anniversario dell’Università degli Studi ‘Aldo Moro’.
Stiamo parlando del direttore del Conservatorio monopolitano ‘Nino Rota’, nonché noto contrabbassista e docente ‘affabile e appassionato’, Michele Cellaro.
Vediamo cosa ha risposto ai nostri microfoni…
So che hai composto diversi pezzi come ‘Virgole, Punti e…’, per contrabbasso e voce recitante…hai composto altro? Cos’è una virgola, un punto?
“‘Virgole, Punti e…’ per contrabbasso e voce recitante è scritto a quattro mani da me (la musica) e dal prof. Raffaele Valentini (il testo). Così, Raffaele Valentini, presenta il nostro lavoro- anche le virgole possono diventare folli e scegliere di accendere guerre cruenti, mentre gli uomini saggi vivono di altre ragioni e sanno morire anche solo per amore – Se vuoi sapere la mia opinione, invece, preferisco le virgole, mi danno un senso di “riposo”, mi fanno respirare. I punti, invece, sono certezze, fissano un qualcosa, sono esattamente il contrario di me , infatti, nella vita e nel lavoro, continuo a pormi domande e a ricercare qualcosa di nuovo. Con Raffaele abbiamo scritto altri lavori: ‘Il mio amore’ per solo contrabbasso e voce recitante; ‘Neve in un giorno di marzo’, in due versioni, per voce recitante, quartetto di contrabbassi e percussioni e per voce recitante, orchestra d’archi e percussioni; ‘Un contrabbasso e il sogno’ per voce recitante, contrabbasso solo, quintetto d’archi e ballo.”
Ti piace di più suonare o insegnare?
“Non so dare una risposta, sono due cose che faccio con tanto, tanto, tantissimo piacere.”
Cosa vorresti dire alle istituzioni che non rispettano la musica?
“Mille e mille cose, comunque, a me basta che gli uomini che compongono le istituzioni, comincino a frequentare le sale da concerto, non solo per fare passerella ma per ‘ascoltare’ il messaggio universale della musica e della cultura, in genere; il resto, ne sono sicuro, viene da sé.”
Cosa hai provato quando hai perduto durante il famoso e disastroso incendio del Petruzzelli, il tuo prezioso Bernardel?
“Ho pianto.”
Com’è cambiato il conservatorio, oggi?
“Questa è una nota dolente. Purtroppo, stiamo pagando una ‘riforma epocale’ che porterà all’esaurimento della musica in Italia. La nazione che ha insegnato la musica a tutto il mondo, fra poco, non avrà più scuole musicali pubbliche.”
Ho notato che, durante l’ultimo concerto, c’era gente che canticchiava, che parlottava e che fumava, anche in prima fila…esiste un’etica durante i concerti? si può bere o fumare?

“La giusta etica è…l’educazione ed il rispetto.”

Foto di un altro concerto che vede Cellaro
esibirsi al contrabbasso…

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