Beppe Convertini è stato senza dubbio il mattatore dell’estate televisiva di Rai1 per l’ansia elegante ed equilibrata conduzione de La vita in diretta Estate che lo ha consacrato ufficialmente nelle case degli italiani che lo hanno ripagato con una media del 18% di share. Dal prossimo autunno sarà il nuovo volto di Linea Verde insieme a Ingrid Muccitelli, un programma che lo riporterà alle sue tradizioni, agli usi e costumi della sua terra, della sua famiglia. Umiltà, sacrificio, dignità: tutti elementi che hanno reso Beppe Convertini l’uomo che è oggi.
Beppe qual è il tuo bilancio di questa nuova esperienza televisiva a La vita in diretta Estate?
Sono entrato in punta di piedi a condurre un programma così importante della rete ammiraglia ed ho utilizzato il mio garbo, il mio
rispetto ed il mio sorriso. È stata una grandissima emozione perché ogni giorno ho avuto modo di confrontarmi con delle storie, a volte drammatiche, e altre a lieto fine. Spero che tutta l’umanità e l’emozione che ho provato siamo stati percettibili al pubblico da casa.
Il telespettatore vi ha ripagati con una media del 18% di share.
Si e ringrazio di cuore per tutto quello che ci hanno donato. È una grande gioia,
A cosa si deve tutto questo successo?
Noi parliamo di cronaca e di attualità ma anche di usi, costumi, tradizioni, città d’arte, i Iuoghi dei vacanzieri, di musica. Un programma molto vario insomma. La squadra di lavoro è straordinaria, incredibilmente professionale, dalle maestranze, ai parrucchieri, i truccatori, redattori, inviati.
Come ti sei trovato con la tua compagna di viaggio Lisa Marzoli?
C’è un grande feeling umano e professionale.
Ti piacerebbe condurre La vita in diretta tradizionale?
Sarebbe un’emozione meravigliosa. Ma ci sono già i conduttori, pertanto faccio il mio
In bocca al
Lupo a Lorella Cuccarini e Alberto Matano.
Terminata ormai La vita in diretta Estate sarai il nuovo conduttore di Linea verde. Come ti stai preparando?
Facendo molto tournée teatrali, spettacoli nelle piazze come conduttore, viaggio moltissimo e conosco l’Italia come le mie tasche.
Amo conoscere posti nuovi, nuovi angoli della nostra Penisola. Quindi è il programma ideale per una persona come me. Sarà un bellissimo viaggio all’interno dell’agricoltura, dell’enogastronomia delle nostre regioni.
Dopo la Marzoli avrai al tuo fianco come
Partner televisiva Ingrid Muccitelli per Linea verde. Cosa pensi di lei?
È una grande professionista, una straordinaria persona e sicuramente faremo un’ottimo lavoro insieme.
A cosa ti riporta Linea verde?
I miei nonni erano contadini, finita l’estate facevamo la vendemmia, le provviste per l’inverno ( olio, sottaceti, marmellate, salsa etc ). Da piccolo avevo il mio orticello di verdure alle quali davo acqua tutto il giorno, molto spesso succedeva che il mio era più rigoglioso del loro. Nei trulli della mia Martina Franca jo sempre avuto contatto con il mondo animale ( cani, gatti, galline dalle quali prendevo le uova per mangiarle al mattino ) e quello agricolo. Sarà un ritorno alle emozioni della mia infanzia.
Quanto legame conservi ancora oggi con la tua terra dopo aver vissuto per anni tra Roma e Milano per il tuo lavoro?
Sono molto legato alla Puglia e a Martina Franca, ai suoi sapori, agli odori, all’ospitalità. Non dimentichiamo che la Puglia ha ospitato migliaia di Albanesi che sono scappati dalla loro terra e che si sono integrati nella nostra regione grazie all’accoglienza delle persone. La Puglia è bella anche per questo motivo, oltre che per la bellezza artistica, architettonica, paesaggistica e culinaria.
E i tuoi affetti familiari?
Appena posso scappo lì dove c’è mia mamma, le miei sorelle, i miei 4 nipoti e 3 pronipoti.
Grazie al tuo background firmerai il programma anche con il tuo nome a livello aurorale?
Lavoro sempre in punta di piedi.
Negli ultimi anni hai dedicato tutto il tuo tempo nelle varie missioni umanitarie che hai compiuto. Considerati gli impegni televisivi sei pronto a rinunciarvi?
Le mie ultime tre missioni umanitarie sono raccolte nel mio libro “I bambini di nessuno”edito da Ad maiora in cui racconto, attraverso un diario di bordo e fotografie, quelle che sono state le mie emozioni a contatto con i bambini siriani profughi e orfani. Tutto questo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma della guerra siriana che non ha fine e sulla sorte che spetta a questi bambini che sono meno fortunati dei nostri. Continuerò a fare le mie missioni umanitarie perché questa cosa mi fa sentire vivo, utile. Spero di andare presto in Mauritania dove si parlerà di argomenti come le spose bambine, l’infibulazione, e altre tematiche delicate.
Traspare dalle tue parole un forte senso di paternità. Ti piacerebbe diventare padre?
Credo che sia la cosa più bella in assoluto che possa accadere ad un uomo. Comunque si può anche padre non biologico: ho cresciuto i miei nipoti, per esempio Donato è stato da me a Milano per cinque anni, così come Vitalba per tre anni a Roma durante il Master.
Ho perso mio papà quando avevo 17 anni a causa di un cancro ai polmoni che lo ha consumato in sette mesi. Ho perso prematuramente una guida importante, e solo grazie all’unione della nostra famiglia e alla figura di mia mamma siamo riusciti a superare questo grande dramma. Ricordo una scena in cui io e mia sorella maggiore abbiamo rotto il salvadanaio per pagare le bollette. È stata dura.
Dopo aver condotto programmi come Chi c’è c’e, Estate sul 2, e altri programmi per Rete 4 e Canale 5, così come altri programmi in radio, è arrivata la grande consacrazione a conduttore di Rai1. Come vivi questa cosa?
Sono molto felice e spero di fare del mio meglio per farmi apprezzare dal
pubblico che è sovrano.
INTERVISTA RILASCIATA DA BEPPE CONVERTINI A SIR FLAVIO IACONES PER IL MENSILE TUTTO.